Le mie intenzioni questa sera erano buone, non ero là per rovinare una famiglia o mettermi in mezzo ad una coppia, ma non riuscivo a capire come Dabi potesse fare questo a Shoto, come potesse tradire la sua fiducia andando a letto con quella Hisa...In più mi domandavo se mai Shoto lo fosse venuto a sapere come avrebbe reagito difronte alla mancanza di rispetto da parte di suo fratello.
Persa nei miei pensieri non mi resi conto del fatto che Natsu mi stesse porgendo un bicchiere di prosecco, "Hei Momo, è tutto okay?" scossi leggermente la testa come per tornare con i piedi per terra e sorrisi delicatamente, "Si scusami, è che mi fa strano essere qua, ad una cena così elegante con tutte queste persone di alto ceto sociale, alla fine io non sono niente" feci spallucce e presi il bicchiere assaporando quelle bollicine super costose, "Momo, non devi sottovalutarti così, non sono i soldi a definire una persona, tu sei meravigliosa" mise una mano sulla mia spalla e mi sorrise per poi spostare lo sguardo dietro di me, "Scusa Momo, ti lascio un attimo da sola, vado a salutare un'amica" mi fece l'occhiolino ed io ridacchiai, capì che sicuramente fosse qualcuna di speciale. Rimasi in piedi a bere il bicchiere e a guardarmi intorno, la sala era molto grande, con dei lampadari sul soffitto che emanavano luce gialla in tutta la stanza, un grande camino al centro con della legna che stava bruciando per dare calore in quella sera fresca, solitamente la sala era piena di tavoli tutti apparecchiati in modo elegante e in chiave antica ma per la comodità di questa serata la cena era a buffet, quindi un solo tavolo grande con tutte le portate di quella sera e poi dei piccoli tavolini qua e là dove ognuno poteva sedersi dove meglio credeva, erano state piazzate anche delle poltroncine accanto al camino in modo tale da dare anche una atmosfera romantica, quindi non ci saremmo dovuti sedere tutti insieme al tavolo e di questo ne fui felice considerata la mia goffaggine soprattutto a tavola.
Mi avvicinai al tavolo del buffet, dando il meno possibile nell'occhio e mandai giù un pezzo di formaggio, poggiai il bicchiere vuoto su un vassoio allestito appositamente per i calici di vino utilizzati, e mi guardai un po' intorno vidi tutti parlare tra di loro, e sentendomi a disagio decisi di uscire fuori, da uno dei finestroni della sala, essendo al piano terra.
C'era un piccolo giardinetto con delle panchine, luci gialle, una piccola fontanella, sembrava un parchetto in miniatura, davvero bello. Ero sola là fuori e assaporai l'aria fresca di quella sera, fino a quando non sentì qualcuno alle mie spalle, chiusi gli occhi e sospirai, "Shoto" lo sentì ridacchiare appena e si mise accanto a me, "Come hai capito che fossi io?" inumidì le mie labbra e alzai gli occhi al cielo "Dal tuo profumo ovvio, come potrei non riconoscerti, anche in mezzo a tante persone" alzai lo sguardo verso di lui e il chiarore della luna misto alle luci gialle esterne misero in risalto il bianco dei suoi capelli e soprattutto la sua cicatrice.
"Che ci fai qua fuori tutta sola?" mise le mani dentro le tasche dei pantaloni continuando a guardarsi intorno, come per accertarsi che davvero fossi sola, "Avevo bisogno di un po' d'aria, non sono abituata a queste cose e..." non volevo dirgli spudoratamente della mia ansia, non volevo apparire debole ai suoi occhi, era abituato ad essere circondato da persone forti e di valore, non volevo essere da meno ai suoi occhi, "E dovevi calmare la tua ansia vero?" sussultai appena bloccando per qualche secondo il respiro, mi girai completamente verso di lui e alzai un sopracciglio "E tu che ne sai?" fece spallucce e si girò anche lui verso di me "Anche Fuyumi soffre di ansia, riesco a riconoscerne i segni, quando ti torturi le mani, quando giochi con la tua collanina, quando arrotoli il ciuffo che lasci sempre fuori dalla coda, quando abbassi lo sguardo mentre parli con me e gli altri della mia famiglia, mi ricordi lei in certe circostanze" mi mordicchiai il labbro e mi accarezzai un braccio con fare imbarazzato, per quanto io cercassi di indossare una maschera lui era in grado di vedere olte, "Ed è una cosa brutta?" non riuscì questa volta a distogliere lo sguardo dai suoi occhi, lui scosse la testa e spostò una ciocca di capelli liberi che mi cadde davanti agli occhi.
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ti stavo aspettando || todomomo
FanficShoto Todoroki, di anni 28, è il vicecapo dell'azienda di famiglia, la quale ha reso lui e la sua famiglia i più conosciuti e più temuti di tutta Tokyo. Nonostante il suo ambiente familiare non sia dei migliori, considerato i problemi e i drammi, co...