Shoto's pov.
Da dopo il compleanno, io e Momo abbiamo passato altre notti insieme, sempre coperto dai miei fratelli in modo tale che mio padre non mi scoprisse. Mi hanno ripetuto più volte che mi sarai cacciato in guai seri, ma io non li ho voluti ascoltare, perchè per la prima volta nella mia vita mi sentivo libero, amato, apprezzato e notato. Finora sono sempre stato nell'ombra, sempre stato il figlio meno interessante, il fratello che dava più problemi, ma da quando lei è entrata nella mia vita tutto è cambiato.Mio padre ancora era convinto che avesse avuto la meglio su di noi, seduto sulla sua poltrona a casa con aria soddisfatta ogniqualvolta incrociasse il mio sguardo. Povero coglione, se sapesse quante cose facciamo a sua insaputa si metterebbe a piangere ogni giorno.
Fatto sta che continuava a voler prendere in mano la mia vita e decidere per me, infatti avendo notato che con la nuova assistente io non avessi attaccato bottone, decise di punto in bianco di cambiarla e di assumerne un'altra, almeno questa volta era più tranquilla e meno barbie come l'ultima e come Hisa.
Ovviamente anche questa nuova ragazza viene da una famiglia ricca e rispettabile, sempre per farmi capire che per lui Momo è niente, Momo è solo di intralcio. Ma rimanevano sempre e solo sue convinzioni. Perchè ero fermamente convinto che lei sia quella giusta, quella che ha deciso di abbattere ogni mio muro e volermi conoscere per quello che sono, lei è l'unica che mi guarda senza mai giudicare, vede solo me, il vero Shoto.
"Buongiorno Capo".
Ogni mattina ormai appena arrivavo davanti al mio ufficio, Asuna, la nuova assistente, mi attendeva con un sorriso stampato in faccia e piena di energie, mi chiedevo sempre dove lei e Momo trovassero la forza di vivere in quel modo, come se niente e nessuno potesse toccarle, scalfirle.
"Buongiorno Asuna, come va oggi?" Era un semplice lunedì mattina, io più stressato e incazzato che mai, ma non volevo risponderle male, non volevo più essere antipatico a prescindere con tutti, dovevo pur dare una possibilità al genere umano.
"Tutto bene, ti prendo un caffè e ti elenco le cose che devi fare oggi va bene?" si alzò dalla sedia e lasciandomi un sorriso dolce andò verso la caffetteria della sede, ed io già potevo immaginare il sapore del caffè lungo con due bustine di zucchero, il mio preferito. Una volta entrato nel mio ufficio mi sedetti alla mia solita scrivania e presi il telefono, di Momo quella mattina nessuna notizia. Di solito il fine settimana provavamo a stare insieme, sempre all'oscuro del mondo, ma questa volta entrambi a causa di imprevisti non passammo del tempo insieme. Potevo scendere al decimo piano, ma a quest'ora in qualunque momento mio padre si sarebbe palesato in questa sede, e volevo evitare anche solo di incontrarlo.
Perso nei miei pensieri mentre fissavo lo schermo nero del mio telefono, l'odore del caffè e di lavanda mi fecero tornare con la mente nel mondo reale. "Ecco a te il caffè" poggiò la tazza bollente sulla scrivania, sull'apposito posa bicchiere e accese il suo tablet. Mi mancava l'agenda di Momo. "Allora, per oggi hai tre riunioni, due la mattina ed una dopo pranzo, a proposito, pranzo con tua sorella a quanto mi hai riferito e poi dovresti andare a fare il colloquio al decimo piano per il nuovo assistente della signorina Yaoyorozu, Natsu mi ha riferito che la signorina ha molto lavoro e le serve aiuto essendo il capo di quel reparto. Per oggi è tutto".
Nuovo assistente? quindi sarà un maschio? che starà sempre tra i piedi a Momo? vabbè niente di che, alla fine anche io ho una assistente, femmina, non succederà niente, poi lei mi vuole bene, ma si andrà bene, deve andare bene, e se invece arriva qualcuno più interessante di me? magari la farà ridere, cosa che io non so fare molto, e se...
"Emh, Shoto tutto okay? di colpo sei sbiancato, hai bisogno di zuccheri?" scossi la testa e cercai di tornare con un viso rilassato, ma fallì miseramente. Ringraziai Asuna per il resoconto dei miei impegni e le chiesi di lasciarmi qualche minuto da solo prima dell'inizio della prima riunione giornaliera.
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ti stavo aspettando || todomomo
Hayran KurguShoto Todoroki, di anni 28, è il vicecapo dell'azienda di famiglia, la quale ha reso lui e la sua famiglia i più conosciuti e più temuti di tutta Tokyo. Nonostante il suo ambiente familiare non sia dei migliori, considerato i problemi e i drammi, co...