Elle si svegliò, si stropicciò gli occhi e si mise seduta sul letto, per poi guardarsi intorno un attimo.
Il ragazzo che aveva incontrato in discoteca, Liam, dormiva beatamente a pancia in giù sul lato sinistro del letto. Era in boxers, schiena e gambe scoperte. Lei indossava solo un reggiseno senza spalline – stava oltremodo scomoda – e degli slip chiari.
La notte prima, erano stati entrambi parecchio ubriachi e in un attimo di lucentezza avevano optato per dormire soltanto.
La realtà dei fatti era che Liam pensava che si fossero fermati per via dell'ubriachezza di entrambi, ma non era stato solo quello a fermare Elle: aveva proposto lei stessa quella motivazione, in un attimo di pausa tra un bacio e l'altro, solo e unicamente come scusa.
La verità era che era stanca, così stanca di fingere di poter cancellare i suoi dispiaceri con del sesso non particolarmente sicuro.
Di cercare di ingannarsi di poter dimenticare suo fratello. Di cercare di dimenticare che non aveva mai provato un amore simile a quello che sentiva per lui, e che probabilmente non avrebbe mai provato nulla di simile.
Perché di ragazzi finora c'erano stati a centinaia, e persino qualche ragazza, eppure un sentimento così reale, così completo e talmente profondo.. non l'aveva travolta mai, né con questo impeto, prima di realizzare che era maledettamente attratta dal suo unico e tanto perfetto fratello.
Un ultimo atto di piacere, si era detta la notte prima, mentre lambiva Liam in discoteca. Un ultimo atto, giusto per dire addio al piacere carnale fine a se stesso che non la saziava ormai più. Si sarebbe poi rassegnata a questi dannati sentimenti, finché suo fratello non avesse accettato la realtà, o finché non avesse imparato a ignorarli e coesistervi.
Era allora che si era resa conto che non ne poteva più di cercare di sostituire e dimenticare la persona più splendida che avesse mai avuto il piacere di incontrare.
E, colto lo sguardo sconfitto di Emmanuel, aveva deciso che d'ora in avanti avrebbe fatto di tutto per attirare la sua attenzione nella speranza di suscitare anche solo un minimo di quell'interesse che sapeva nascondere fin troppo bene.
Avrebbe reso ingelosirlo lo scopo della sua vita.
L'idea era di renderlo geloso a tal punto da sgretolare ogni dubbio, profondamente radicato in lui, che quello avrebbero voluto assaporare era un amore impossibile, da seppellire e tacere per sempre. Lo avrebbe conquistato a tutti gli effetti, senza lasciargli scampo né possibilità di tornare indietro. Tanta era la sua cupidigia, tanto era il suo struggimento... e così profondo era il suo amore per Emmanuel.
Elle si alzò dal letto lentamente, lasciando le coperte sgualcite dietro di sé. Liam era un bel ragazzo, ma non voleva rimanere in sua presenza un attimo di più. Cercò i vestiti che aveva sparso sul pavimento la notte precedente, e si rivestì con molta calma per non rischiare di svegliare il ragazzo assopito.
Se ne andò in punta di piedi, i tacchi ebano stretti ferreamente in una mano.
Milano era fosca e uggiosa quel mattino. Si erano fatte appena le sette quando Elle riuscì finalmente ad uscire dal portone deturpato del condominio dove abitava Liam. Reggendosi a malapena in piedi su gambe tremanti, iniziò a percorrere a passi stentati il marciapiede cinereo. Impiegò un lasso di tempo che le parve interminabile a raggiungere la fermata del tram e sospirò una volta arrivata.
Aveva bevuto troppo la notte prima, e ne stava pagando le conseguenze abbondantemente. Respirava affannosamente, le girava la testa, aveva le vertigini, la nausea.
La fermata del tram era desolata, così come le vie che aveva percorso per arrivarvi. Elle si sedette giusto il tempo di riprendere fiato, prese una Vigorsol dalla borsa e iniziò a masticarla lentamente mentre giocherellava col cellulare nel tentativo di deconcentrarsi anche solo da uno dei sintomi che la volevano sofferente.
Passarono vari minuti prima che il tram comparisse incespicando e rumoreggiando con arroganza ed Elle si avvicinò trepidamente alle porte. Fortunatamente anche il tram era deserto: sprofondò immediatamente su un sedile a caso.
Rieccoci ❤️🔥
Spero abbiate passato tutt* buone vacanze 💕
STAI LEGGENDO
Un amore impossibile
RomanceMi chiamo Axelle. Ho diciotto anni, frequento l'ultimo anno di liceo, sono una ballerina classica. E ho un segreto. Provo dei sentimenti per una persona con cui non potrò mai stare. È disgustoso, lo so. Ma questi pensieri non svaniscono. Penso di...