Terzo capitolo

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Adele's Pov

Nonostante il fatto conoscessi Alex da una vita non avevo mai visto in volto suo fratello. Poche volte eravamo capitati a parlare dell'argomento e sapevo solo che si era trasferito negli USA da piccolo. Tutto qua. Non si era mai sbilanciato più di tanto sul dirmi come fosse o cosa facesse. Ed ora eccolo lì, riapparso dal nulla.

Afferrai il braccio di Leila e la portai in disparte, precisamente bisognava dire che la rinchiusi in bagno e a chiave.

- Perché non mi ha detto che c'era anche quello lì?- le chiesi

- Perché neanche io sapevo che venisse...ma voi due come fate già a conoscervi? - mi chiese

- Facciamo lo stesso corso di latino - risposi

- Wow questa non me l'aspettavo- disse Leila

-...e per giunta la prof l'ha messo seduto vicino a me capisci?- sbottai

- E com'è ?- domandò

-Fastidiosamente arrogante...e ora vengo a scoprire che è il fratello di Alex, quello che studiava ad Oxford...penso sia lui...grande!- esultai retoricamente

-A me non sembra arrogante sembra gentile- affermò Leila

"L'apparenza inganna"

-beh meglio andare...prima finiamo e meglio è - risposi

Io e Leila ritornammo in soffitta . Il modellino architettonico della scuola era perfettamente montato e sembrava davvero realistico per il poco tempo che avevamo impiegato a farlo. Dovevamo solo mescolare le vernici e passarle a Stefany che avrebbe dovuto pitturare le pareti. Lei ci sapeva fare in questo. Mi proposi io per andare in cantina e prendere i barattoli di pittura. Cosi scesi due rampe di scale e mi misi in cerca.

"Noo...uffa!"

Un barattolo di pittura mi cadde e si precipitò diritto a terra colorando il pavimento di viola. Gli altri quattro che avevo in braccio a momenti avrebbero fatto la stessa fine.

-Ehi Adelaide attenta con quella roba-

"Ed ecco il rompicoglioni che giustamente rompe i coglioni"

-Ancora con questa storia...ti ho detto che devi chiamarmi A-D-E-L-E-

- Non ti piace Adelaide? Forse hai ragione è meglio ladra di mele, ritorniamo alle origini- rispose ridendo ma senza scomporsi eccessivamente. Aveva un atteggiamento altezzoso.

"Ma chi si crede di essere?"

Feci un respiro profondo e mi trattenni dal lanciargli uno dei barattoli di vernice.

- Rilassati che ti si vede la vena sul collo pulsare sangue- disse lui

-Sei solo uno stronzo del cazzo a cui piace fare battute di merda- risposi esausta del suo atteggiamento presuntuoso.

- Ah hai anche un bel caratterino...oltre a qualcos'altro- mi guardò dalla testa ai piedi

"Ma questo ci fa o ci è?"

- Non sei bravo a fare complimenti...risparmiati la fatica-

Aron alzò gli occhi dal pavimento, i quali erano concentrati a raccogliere la vernice con un secchio. Fece qualche passo verso di me e si avvicinò giusto a due centimetri dalla mia faccia.

- Adelaide devo farti vedere ciò in cui sono veramente bravo?- chiese sarcasticamente e sfacciatamente.

-...peccato che ti trovo veramente irritante... - ritornò serio

"Io a questo gli spacco la testa"

- Oltre che arrogante sei anche un egocentrico maleducato- bisbigliai infastidita

-Non sfidarmi...-ribatté

- Altrimenti?- osai rispondere

-Ehi...voi due...vi siete persi?- sentii Alex scendere le scale e richiamarci

Aron prese due dei tre barattoli che avevo tra le braccia e se li caricò su una spalla sola. Nel dirmi quelle parole da saccente non si scompose neanche per sbaglio, i suoi capelli erano perfettamente tirati all'indietro e lucidi, gli occhi sembravano fatti di ghiaccio, come se non potessero essere penetrati e la sua espressione impassibile ti rimaneva addosso, sempre. Salimmo dagl'altri e mi comportai come se nulla fosse, come se non mi si prosciugò tutta la saliva che avevo in bocca e come se non riuscissi a deglutire con fatica.

- Ma dove cavolo eravate finiti- chiese Anthony

-Mi è caduto un barattolo di vernice- risposi

- Aron spero che non sei stato a guardare mentre Adele raccoglieva la vernice da sola- domandò Alex

- In realtà ho guardato qualcosa di più interessante- rispose Aron sottovoce e ammiccandomi

- Abbiamo perso tempo a ripulire e Aron mi ha dato una mano vero?-

- Le ho offerto anche un ulteriore aiuto ma la ragazza è testarda vuole fare tutto da sola- rispose prendendosi gioco di me

Fu così che le mie guance divennero peggio di un pomodoro maturo e i miei occhi si sgranarono per l'imbarazzo.

- Smettila o ti faccio vedere quanto sono brava io ad offrire aiuti del tipo che ti mando all'ospedale- bisbigliai al suo orecchio

- Alex ma tuo fratello è sempre così coglione?- chiesi

- A volte è pure peggio...- rispose sottovoce

-Ora datemi la pittura e fatemi finire questo benedetto modellino- disse Stefany

Stefany era un potente talismano acchiappa ragazzi, a quest'ultimi ovviamente piaceva rincorrere le belle ragazze dalla chioma bionda e dagli occhi verdi ma c'era da dire che neanche lei perdeva tempo a farsi pregare. Anzi certe volte si esibiva in atteggiamenti ammalianti perché sapeva fin troppo bene di poterselo permettere. Così una delle sue aspiranti prede divenne proprio Aron Harris.

-Allora Aron ti trovi bene qui a scuola?- chiese Stefany sfoggiando il suo sorriso smagliante

-Beh...è solo una settimana...staremo a vedere come andranno le cose- rispose lui

-A quali corsi sei iscritto?-

"Come dicevo... eccola che parte all'attacco"

-Filosofia, matematica, scienze e...latino- rispose

Guardò fortuitamente nella mia direzione, incrociando i suoi occhi celesti con i miei per un attimo.

-Che bello anche io seguo quello di arte se vuoi ti do una mano con i disegni- chiese Stefany

-Ma certo...grazie mille- e lui non perse tempo a dire di sì.

"Che falso! Ora fa anche la parte del bravo ragazzo..."

* Salveee con questo capitolo iniziamo ad addentrarci nella storia...eh eh Aron sta dando proprio del filo da torcere... secondo voi che vuole da Adele? Vi aspetto nei commentiii e grazie per la lettura ❣️*

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