Capitolo sei

448 31 139
                                    

E ancora nessun limone tra Jisung e Minho, che vergogna

Alla fine quella sera non successe un bel niente.

Chan riuscì a scambiare solo due parole con il piccolo Jeongin prima che questo venisse circondato da Hyunjin e Minho.

Il rosso forse aveva acquisito una sorta di sesto senso che lo avvertiva quando dei brutti ceffi (ovvero loro) volevano portargli via il suo favorito. E così, era rimasto seduto con loro al tavolo e ogni tanto lanciava occhiate al trio Felix-Jisung-Chan, non lasciando per un istante il fianco di Jeongin.

Hyunjin dal canto suo aveva solo peggiorato le cose.

Convinto di proteggere il suo amico d'infanzia sia da Minho che da Chan (che doveva soffrire perché aveva involontariamente rifiutato Jisung), si era seduto vicino al piccoletto con un braccio intorno alle sue spalle, guardando male sia il rosso che il povero Chan, il quale si era trovato impossibilitato ad avanzare una singola mossa. Jisung aveva provato a consolarlo coinvolgendolo nel puzzle 3D che aveva portato Seungmin.

Almeno era abbastanza divertente vedere ogni tanto Changbin passeggiare disinvolto nei pressi del loro tavolo, ogni volta con un bicchiere diverso in mano e il passo sempre meno stabile.

Alla fine di quella serata, almeno Jisung poteva dire di aver costruito la versione puzzle della torre di Astronomia di Hogwarts senza perdere nessun pezzo. Bang Chan non era dello stesso avviso, da quando si erano salutati aveva continuato a mandargli foto con espressione triste da diverse angolazioni, non che al moro dispiacesse venire fornito di sue foto, sia chiaro.

E mentre l'altro ragazzo si divertiva inviando foto, Jisung era impegnato a struccarsi con delle salviettine, seduto a gambe incrociate sul divano letto di Minho. Hyunjin al suo fianco era profondamente addormentato con la faccia premuta contro un cuscino, ancora vestito. La tv accesa lasciata di sottofondo, trasmetteva un programma di arte barocca che gli teneva una discreta compagnia, anche se bastavano gli schiamazzi divertiti provenienti dal bagno, dove Felix, Jeongin e Seungmin si erano rinchiusi.

Il moro tutto ricurvo tentava di tenere dritto lo specchietto sulle coperte per togliersi l'ombretto blu che non molte ore prima Felix gli aveva accuratamente applicato.

''Jisung?'' lo chiamò la voce soffice di Minho, il moro alzò lo sguardo sul ragazzo che era appena sbucato dalla cucina con indosso un felpone nero e i capelli rossi spettinati, sembrava essersi appena svegliato e tutto di lui irradiava comfort.

''Vuoi del the? Ne sto per fare un po'.'' gli chiese.

Jisung, con tanto di mollettine tra i capelli per tenere la frangia lontana dagli occhi di cui uno ancora truccato, annuì ringraziando con un sorriso il suo hyung, che tornò velocemente in cucina.

Il ragazzo dalle guance paffute dopo aver gettato le salviettine usate e aver risposto a Chan con un suo selfie, rimase un attimo seduto sul letto indeciso, ascoltando il leggero russare di Hyunjin mescolarsi con le parole del conduttore in tv. Poi deciso si alzò per spegnere il televisore e dirigersi anche lui nella piccola cucina, trovando Minho di spalle frugare tra gli armadietti, il quale si girò per guardare il nuovo arrivato prima di tornare alla sua ricerca. Jisung si sedette su una delle sedie poggiando la testa sul tavolo continuando ad osservare il maggiore.

''Mentre cerco le bustine perché non ti scegli una tazza?'' gli propose con voce gentile. ''Ogni volta che mia madre viene a trovarmi mi sposta tutto, è incredibile.''

Il ragazzo annuendo in silenzio si alzò per avvicinarsi al fianco di Minho, alzandosi sulle punte dei piedi per avere una giusta visuale dello scaffale contenente la collezione di tazze colorate del rosso. Jisung ne scelse una per sé con disegnati dei pinguini con indosso sciarpe e cappelli.

Rainbow Magic Land //minsung//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora