Capitolo quattro

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Vamos Florencia 

Quel sabato mattina era piuttosto freddo e l'appartamento di Minho era avvolto nella tiepida luce mattutina, gli unici rumori udibili provenivano dalla cucina. E forse erano stati proprio quei piccoli suoni impacciati, di chi cerca in tutti i modi di evitare di fare casino, a svegliare Jisung dal suo sonno. Quello e anche la mancanza di un corpo caldo di fianco a sé. 

Con la vista ancora sfocata per il sonno cercò di mettere a fuoco il mondo circostante, riuscì solo ad identificare un corpo dall'altro lato del divano letto, che grazie ai suoi capelli colorati riconobbe come Hyunjin. La mancanza di calore lo convinse ad alzarsi dal letto per andare a catturare Felix e riportarlo sotto le coperte, anche perché era decisamente troppo presto per essere già svegli secondo i loro standard.

Molto pigramente si infilò le pantofole pupazzose e strisciando i piedi sul pavimento freddo si diresse verso la cucina, dove trovò il biondo intento a fare colazione. Felix sorrise dolcemente al moro mentre questi abbracciava lo stipite della porta.

''Come mai già sveglio?'' gli chiese Felix con un tono di voce basso mentre tra le mani stringeva una tazza di latte caldo con disegnati sopra dei biscotti sorridenti che si tenevano per mano.

''Dovrei farla io questa domanda.'' mugugnò in risposta il ragazzo cominciando a mettere a fuoco gli oggetti presenti sul tavolo della piccola cucina, c'erano dei termos e confezioni di biscotti di vario tipo ordinatamente disposti.

''Sono stato svegliato da Minho che preparava la colazione, visto che ormai ero in piedi mi sono fatto mettere il miele nel mio latte.''

''E' già uscito?''

''Yep, sta già facendo il suo solito giro.''

Il più grande a differenza loro era davvero una persona mattutina e puntualmente dopo aver fatto colazione passeggiava per il quartiere portandosi dietro una busta di cibo per gatti, con cui riempiva le varie ciotole che aveva strategicamente posizionato in giro per nutrire i gatti randagi.

Durante i primi mesi della loro conoscenza Jisung si era proposto di accompagnarlo, deciso a stabilire un contatto, nonostante per lui alzarsi così presto era una vera impresa dal momento che nel weekend dormiva filato fino all'ora di pranzo. Minho aveva anche accettato per nulla reticente, ed era andato tutto liscio, avevano chiacchierato tranquillamente riscaldati dalla tiepida luce del sole, finché non era spuntata una gatta con quattro piccoli gattini con sé. Jisung gli era corso incontro fin troppo entusiasta, non riuscendo a trattenersi alla vista di quei batuffoli neri, spaventandoli e facendoli scappare senza nemmeno aver toccato cibo.

Il rosso si arrabbiò davvero tanto con lui quel giorno e per una settimana non gli rivolse nemmeno la parola. Jisung si ritrovò costretto a chiedere a Seungmin notizie della famigliola pelosa, per essere sicuro che Minho si fosse calmato, dopodiché lo tartassò di messaggi scusandosi promettendo che per penitenza si sarebbe flagellato la schiena. Il ragazzo gli rispose che voleva un video come prova, quindi con l'aiuto di un Hyunjin armato di pantaloni di pelle neri, maschera di carnevale e frustino di quando ancora praticava equitazione, tale video venne girato. Da allora comunque per Jisung era vietato accompagnare Minho durante le sue passeggiate.

Il Jisung del presente sporgendo il labbro inferiore fece il giro del tavolo per ritrovarsi dietro il biondo così da abbassarsi per poterlo abbracciare e strofinare una guancia sulla sua testa.

''Daaaii torniamo a dormire, non riesco se non ci sei tu a riscaldarmi.'' lo pregò il moro.

''Solo se dormi tu al centro.''

''Aishh, ma perché?''

''Perché Hyunjin ogni volta vuole a tutti costi abbracciarmi e lo sai che ha la stessa temperatura corporea di un blocco di marmo. Non è giusto che sono sempre io quello che muore di freddo.''

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