Capitolo dieci

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Mi emoziono

All'interno della stanza si sentiva solo il click del mouse e il respiro dei tre ragazzi, Jisung picchiettava nervosamente con le dita il bordo della sedia di Chan mentre quello fissava assorto lo schermo del computer. Changbin invece se ne stava pigramente disteso sul letto aspettando che uno dei due ragazzi dicesse qualcosa.

Erano passati solamente due giorni da quando Jisung aveva inviato il testo completo al maggiore, che già aveva creato un beat solo per lui.

''Non è definitivo ma se ti piace lo posso perfezionare così puoi iniziare a provarci sopra il testo.'' esordì Chan alzando di poco la testa per guardare il moro dietro di lui. Jisung annuì più volte impaziente di ascoltarlo, fece per prendere le cuffie che gli stava porgendo il biondo ma Changbin prese parola obiettando. ''Niente cuffie voglio ascoltare anche io.''

Bang Chan alzò gli occhi al cielo con un sospiro. ''Mi chiedo perché sei voluto venire anche tu oggi.''

''Perché ormai siamo un trio, tu canciones es mi canciones.''

''Non funziona proprio così, però...'' fece partire la musica con un doppio click. ''Non ho voglia di discutere con te.'' mormorò e si sistemò sulla sedia, Jisung ascoltò attentamente la musica canticchiando le parole che ricordava metalmente, muovendo la testa a ritmo.

''Non è nulla di troppo elaborato, parte molto tranquilla, il ritornello mi piace particolarmente.'' spiegò Chan. ''Voglio che si presti più importanza alla tua voce che alla melodia.''

''Hyung mi sembra perfetta, andiamo subito a registrare.'' si entusiasmò il più giovane desideroso di avere tra le mani la canzone finita. Chan ridacchiò girando la sedia verso i due ragazzi. ''Calma gli ormoni, sono contento che ti piaccia ma prima sentiamo l'importantissima opinione di Bin.''

Il corvino si alzò dagli occhi la visiera del cappellino che stava indossando per guardare l'amico. ''Mi sono distratto e non ho ascoltato.'' Chan lo guardò per qualche secondo con le labbra premute insieme in una lunga linea buffa, si voltò verso il ragazzo al suo fianco. ''Va bene Ji l'importante è che piaccia a te.'' disse ignorando totalmente Changbin che espresse il suo dissenso a gran voce.

''La adoro.'' confermò Jisung.

Chan annuì con un sorriso soddisfatto, aveva passato le nottate in bianco pur di creare il prima possibile qualcosa di decente per il suo amico, ben sapendo il motivo del suo utilizzo futuro. ''Bene, dammi solo qualche altra ora per sistemarla e te la invio. Prima la provi prima si vola a registrare.''

''Possiamo usare lo studio dove registra la band di mio padre, almeno non dobbiamo pagarne uno.''

Chan si voltò a guardarlo stupito, neanche Changbin si risparmiò un'occhiata curiosa. ''Tuo padre ha una band?'' chiese proprio il corvino.

''Beh sì ma diciamo erano più famosi da giovani, ora sono più una band di quartiere. Però mio padre scrive canzoni per altri artisti.'' spiegò loro.

''Quindi sei un figlio d'arte.'' disse Chan con ghigno, Jisung ridacchiò assumendo un'aria pretenziosa. ''Che non si vede? Grazie a lui ho la strada spianata.''

''Grazie a te abbiamo gli agganci per suonare alle sagre, finalmente possiamo sfondare come si deve.'' Changbin parlò pieno di gratitudine.

''Già immagino noi rappare vicino ad uno stand dei formaggi.'' sospirò sognante Chan.

''Se ci pagano va bene ovunque.'' disse Jisung con un sorriso furbo.

''Questa è la mentalità giusta!'' esclamò Changbin alzandosi dal letto per passare il braccio intorno alle spalle di Jisung, stringendolo sorridente.

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