"Penso che dovrà bastare," sussurrò Starlight Lowell, guardando il foglio di carta e mordendo la penna che teneva in mano da un bel po'. "Cos'altro dovrei dire? Forse la verità... Sì, come no..."
Per due interminabili ore, aveva cercato le parole giuste e quelle quattro righe erano tutto quello che era riuscita a produrre. Quattro dannate righe che sembravano tanto false quanto i soldi del Monopoli.
Alzò la testa e si guardò intorno. Meno male che il parcheggio era ancora vuoto e tranquillo. Mandò giù tutto il dolore che stava sentendo e chiuse gli occhi per un attimo, appoggiando la testa contro il poggiacapo del sedile della sua amata Mini.
Starlight sospirò di nuovo. Da lì a tre giorni avrebbe dovuto fare il suo discorso davanti a parenti e amici. E non trovava le parole... Non riusciva a trovare le parole per dire quello che sapeva e non ferire persone innocenti.
No, in realtà, le parole c'erano, ma nessuna che suonasse sincera, perché la verità... Be', la verità... No, non poteva svelarla. Non poteva dire a nessuno la verità... Non poteva dire che, negli ultimi tre anni, la sua vita era stata una colossale, maledetta bugia.
Per cui, non c'era da stupirsi che il suo cuore le battesse forte nel petto ogni volta che pensava all'intera situazione o che le sue dita tremassero ogni volta che tentava di scrivere, a causa delle menzogne che avrebbe dovuto perpetuare per salvare le apparenze.
Ma cosa poteva fare? Purtroppo non aveva scelta... Non poteva ripagare la gentilezza ricevuta con l'umiliazione... Perché, se avesse scelto di fare diversamente, se avesse scelto di dire al mondo tutto quello che nascondeva nel suo cuore, avrebbe portato solo devastazione nella vita di tutti ed era un pensiero che Starlight non riusciva a sopportare.
La rabbia si mescolò alla disperazione. Con un gesto secco, strappò il foglio in due, poi in quattro e infine, in otto pezzi e quel rumore catartico riecheggiò all'interno dell'abitacolo della piccola automobile per poi, disperdersi nell'aria della notte.
A quel punto, Starlight affondò il viso nelle mani aspettando finalmente l'arrivo delle lacrime, che invece rimasero saldamente al loro posto, come del resto era successo nelle ultime due settimane, prendendola in giro, punendola per avere osato anche desiderarle, quando invece, dentro di sé, in realtà, si sentiva sollevata per tutto quello che era capitato.
In questo momento, doveva piangere disperatamente, doveva sentirsi devastata dal dolore, ma lei sentiva una leggerezza inimmaginabile del suo essere.
Lentamente abbassò le mani e guardò fuori dal parabrezza mettendo a fuoco il palazzo elegante di fronte a sé. Malgrado la ristrutturazione, aveva mantenuto il suo antico fascino inglese, insieme al suo club a cui si accedeva soltanto su invito. L'unica zona accessibile ai comuni mortali era il cocktail-bar, aperto al pubblico dalle sette a mezzanotte.
Starlight inspirò a fondo, poi fissò i pezzi di carta ammettendo, con un certo senso di colpa, di sentirsi troppo bene a lasciarsi andare... Per una volta... Essere normale...
Per una sola dannata volta non voleva più fare la donna 'per bene', non voleva star a controllare ogni parola che diceva o sorriso che faceva, quando invece avrebbe voluto imprecare contro il destino.
Sapeva che era una sensazione che non sarebbe durata in eterno. Purtroppo c'era ancora l'indomani e poi il giorno successivo e quello seguente ancora.
Solo per questa volta... Prima di offrire al mondo uno spettacolo degno di un Oscar...
Prese di colpo la borsa, ma si fermò ancora prima di scendere dalla macchina. Era abbastanza lontana da casa da non essere riconosciuta. In fondo, era per quello che aveva guidato per più di un'ora...
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PASSIONE AL PRIMO BACIO (2 LIBRO - I FRATELLI KRALIDIS)
ChickLit(2 LIBRO - I FRATELLI KRALIDIS) Una notte può cambiare tutto! Alexandros 'Alexis' Kralidis ha sempre tutto sotto controllo, non lascia mai nulla al caso. MAI! Ma, per una volta, decide di concedersi una notte di tentazione con una splendida sconosci...