CAPITOLO 18

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Il resort Kralidis Bermuda era un altro capolavoro dell'architettura. I piani, le immagini e le cianografie che Alexis le aveva mostrato non erano per nulla paragonabili alla realtà che si estendeva davanti ai suoi occhi.

Il viale privato, costeggiato da palme, conduceva ad una serie di costruzioni collegate da sinuosi ponti in legno. Suite con più stanze, ognuna di esse dotata di una larghissima e privatissima terrazza in legno, con una piscina a sfioro che si affacciava verso l'oceano ed una lussuosa SPA, fronteggiavano una meravigliosa spiaggia di sabbia bianca esclusiva.

Nelle stanze da letto c'erano degli enormi letti a baldacchino, costruiti espressamente per il resort Kralidis, decorati a mano da maestri carpentieri. I letti erano stati sistemati sotto soffitti a volta, coperti da raffinati lavori di stucco, uno stile che donava al posto un'antica eleganza, qualche spunto del vecchio mondo, riunendo in modo molto armonioso l'antico e il nuovo in una squisita simmetria.

Il casinò esclusivo su tre piani, interamente costruito in triplo vetro era stato alzato su palafitte molto alte e molto robuste, a qualche metro di distanza dal resort. Il posto si poteva raggiungere con barche condotte da discrete guardie di sicurezza. Guardandola dal resort principale, il casinò sembrava che fluttuasse sull'acqua.

Una volta che i loro bagagli furono messi nel portabagagli della SUV mandata a prendergli, Alexis si girò verso di lei. Il suo sguardo l'accarezzò leggermente e lei si sentì prendere fuoco. In silenzio, Star ringraziò chiunque avesse inventato e messo l'aria condizionata nelle macchine.

"Faremo il tour completo un po' più tardi," le disse Alexis sistemandosi meglio nella sedia comoda del fuoristrada. "Per adesso, come prima cosa, vorrei presentarti lo chef che si occuperà di tutti i tuoi pasti..."

"Finché questo tour non abbia niente a che fare con la sottoscritta portata verso un altro letto e finché non sentirò altri ordini del tipo 'devi riposare' o 'devi rilassarti', per me va più che bene."

Alexis fece una smorfia, ma non disse nulla mentre si dirigevano verso la villa privata dei Kralidis, che si trovava a sud del resort. La vista delle acque turchesi fece venire a Star una nuova idea per l'inaugurazione.

"Credo che alle attività preparate per l'inaugurazione aggiungerò anche le immersioni... Che ne pensi?"

"Direi che è un'idea fantastica. Ti chiederei di prendere in considerazione anche il canottaggio."

"Il canottaggio?"

"Angel e Santana ci raggiungeranno per un paio di giorni, prima dell'arrivo degli ospiti presenti sulla lista. A volte le acque qui sono un po' mosse. Comunque intendo remare insieme a mio fratello. Poi ti farò sapere il mio parere su questo tipo d'attività qui," le annunciò lui.

"Apprezzerei moltissimo il tuo feedback su questa attività che so che ti sta molto a cuore."

Lo fissò per qualche secondo e notò che non c'era più traccia di sofferenza sul suo volto. Alexandros Kralidis era tornato ad essere il magnate degli alberghi di lusso e il padrone del mondo.

Star trattenne il respiro quando arrivarono alla villa.

"Occuperò la suite più piccola," disse Alexis quando lo staff chiese dove sistemare le valigie di ognuno di loro. "Tu prendi quella padronale. Avrai più spazio."

Non riuscì a capire perché quella decisione di Alexis, così normale, in apparenza, provocò in lei una delusione così forte. Davvero aveva pensato che avrebbe insistito per dormire insieme?

Era solo una povera illusa... Niente era cambiato dal giorno precedente ad oggi... eccetto il suo stato... Avevano scoperto che il loro ultimo incontro aveva generato un bambino che, in pochi secondi, era diventato il loro centro di gravità. A questo punto, sessualmente parlando, avevano chiuso.

PASSIONE AL PRIMO BACIO (2 LIBRO - I FRATELLI KRALIDIS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora