CAPITOLO 8

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Seguirono ore interminabili, piene di angoscia, insicurezza... Ad un certo punto, nell'attico arrivò lo chef personale di Alexis per potarle il pranzo, ma lei lo rifiutò con gentilezza... Mangiare era l'ultimo dei suoi pensieri a questo punto.

Tutto quello che voleva sapere era se Alexis aveva risolto qualcosa... Se poteva tornare a casa da Anna e Marcus e tranquillizzarli, assicurandoli che non avrebbero perso la loro casa.

Ad un certo punto, sentì l'ascensore salire e la tensione aumentò così tanto che Star smise completamente di respirare. Balzò in piedi dal divano su cui si era seduta, lasciando cadere sul pavimento la rivista che stava sfogliando da ore senza prestare attenzione alle immagini.

Si chinò a raccoglierla, per poi ritrovarsi Alexis a pochi centimetri di distanza, con i suoi occhi nocciola puntati su di sé.

"Hai... Ehm... Hai notizie per me?" gli chiese balbettando, più per arginare la soverchiante forza della sua presenza che per un immediato bisogno di una risposta.

Ad ogni modo, non vedeva la necessità di ricorrere ai convenevoli. Non erano amici e nemmeno amanti... Erano due sconosciuti che avevano ceduto ad un momento di follia che gli si era ritorto contro con spietata crudeltà.

"È così che accoglievi tuo marito quando tornava dal lavoro?" commentò Alexis.

Poi, suo sussultò rumoroso bloccò Alexis e Star vide una smorfia di dispiacere attraversare il suo viso.

"Ti chiedo scusa... Non meritavi questa battuta infelice," si affrettò Alexis ad aggiungere.

"Per non aggiungere irriverente... Non farlo più, visto che non sai niente della mia vita insieme a Jack."

E così avrebbe dovuto rimanere. Lui si passò nervosamente una mano tra i capelli.

"Hai ragione. Ti chiedo scusa..." disse mentre si allentava il nodo della cravatta, per poi buttarla sul divano dov'era stata seduta lei fino a qualche secondo prima.

"Scuse accettate," mormorò Star un po' perplessa, visto che non se le era aspettate.

All'improvviso, si trovò a domandarsi come sarebbe stato ad avere un vero marito che tornava da lei. Felice di tornare da lei... Desideroso di tornare da lei... Un marito che le parlasse della sua giornata, che le chiedesse della sua giornata... Sedersi tavola, cenare insieme... Amarsi...

Un marito come... Alexis?

No, impossibile!

Nel giro di poche settimane, due come loro si sarebbero ammazzati avvicenda.

Però fino a quel giorno, avrebbero sicuramente fatto del sesso da capogiro.

Il calore che l'avvolse la fece indietreggiare leggermente e si schiaffeggiò mentalmente per quella mancanza. Non si trovava lì per indugiare in sogni che non si sarebbero mai avverati. No, lei era lì per salvare la casa di , la sua casa, prima che la banca gliela portasse via.

Concentrati, dannazione!

Ma come poteva concentrarsi dal momento che Alexis, dopo essersi tolto la cravatta, si stava sbottonando la camicia rivelando un torace muscoloso che aveva accarezzato senza vergogna o inibizioni soltanto qualche settimana prima?

Lui la sorprese mentre lo fissava e Star vide un'ombra attraversare lo sguardo di Alexis. Un'ombra che non riuscì ad interpretare. Una che la spinse subito a parlare.

"Mi dispiace se ho dato l'impressione di metterti fretta, ma spero di poter prendere l'ultimo treno per Bath stasera."

Alexis andò verso il bar e si versò un bicchiere di whisky. Le chiese se volesse bere qualcosa, ma lei scosse la testa con decisione. Doveva mantenersi lucida, soprattutto ricordando cos'era successo l'ultima volta che loro due avevano bevuto un cocktail insieme.

PASSIONE AL PRIMO BACIO (2 LIBRO - I FRATELLI KRALIDIS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora