CAPITOLO 6

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"È colpa mia, Alexis... Sono stata io ad insistere che ci fosse pure lui," intervenne la bella Santana, la sua futura cognata. "Ho ritenuto giusto che Angel fosse presente in quanto l'ex datore di lavoro di Jack Lowell. Abbiamo cercato di contattarti per avvisarti, ma il tuo telefono era spento e il concierge di Absolute Hall ci ha riferito che avevi lasciato l'albergo già da ieri."

Alexis contrasse di nuovo la mascella. Aveva provato come un pazzo disperato a rintracciare la bella Stella che lo aveva lasciato da solo, scappando nel cuore della notte.

Per un giorno e mezzo, aveva percorso quella maledetta campagna, avanti e indietro, nel tentativo di individuare la Mini di un rosso ben più scialbo di quello dei capelli della sconosciuta che gli aveva fatto perdere la testa e dimenticare il dolore per alcune ore preziose.

Santo cielo! Come aveva fatto a non capire che era tutta una dannata illusione? Si dice che il sesso rende gli uomini dei perfetti stupidi... Be', lui lo era stato, ma, da qualche parte, dentro di lui, sapeva che c'era qualcosa di più tra lui e Stella... o Starlight...

"Ascolta, abbiamo fatto il nostro dovere... Adesso possiamo andarcene da qui?" chiese, distogliendo lo sguardo dal fratello.

Angelos annuì ad alcune persone che lo salutavano.

"Ma che cos'hai? Cos'è tutta questa fretta?"

"Domani alle sette in punto, ho una riunione e poi, devo andare a Miami."

Angelos aggrottò la fronte.

"Alexis... Sono solo le due del pomeriggio..."

Peccato che per il suo corpo stanco quell'orario on significava molto. Era stato sveglio un giorno e una notte alla ricerca di un sogno che non esisteva. Doveva allontanarsi da quel posto prima di tornare dentro la cappella e sfogare la sua furia contro quella strega dai capelli di fuoco.

"So benissimo che ore sono," controbatte lui. "Ascolta, resta pure se vuoi... Manderò l'elicottero a prendervi più tardi..."

Non vedeva l'ora di andarsene, anche se in realtà, avrebbe voluto un confronto con quella subdola vedova e dirle cosa pensava di lei.

Baciò la mano di Santana e, con un cenno della testa, salutò il fratello. Poi, si fece largo tra la folla. Con la coda dell'occhio, vide una massa di capelli rossi dirigersi verso di lui. Non dovette guardare in quella direzione per capire che si trattava di Starlight. Strinse i pugni e affrettò il passo.

"Alexis, aspetta!"

La sua voce si sentì a malapena in tutto quel circo intorno a lui... Perché era un vero circo mediatico, non un funerale. La morte per overdose del giovane comandante della Seagull avrebbe occupato la prima pagina dei giornali per mesi e mesi...

Alexis si bloccò con una mano già sulla maniglia della portiera della limousine. Si voltò lentamente, trattenendo il respiro.

La vedova in nero. La vedova nera...

Un titolo perfetto per lei.

La vedova i cui capelli rosso tiziano brillavano alla luce del giorno dando al suo viso un'espressione quasi ultraterrena... esattamente come tre notti prima, quando li ammirava perso mentre erano sparsi sul cuscino bianco del suo letto.

Contro la sua volontà, fu scosso da un lungo brivido di piacere cha ammutolì subito. Osservò il suo abito nero, così incredibilmente semplice, quasi dozzinale, ma non le permise di prenderlo di nuovo in giro. Perché adesso sapeva benissimo cosa si celava sotto quell'abito. Delle curve sensuali, delle cosce morbide... che appartenevano alla peggior specie di traditrice.

PASSIONE AL PRIMO BACIO (2 LIBRO - I FRATELLI KRALIDIS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora