1. 1 Settembre 1990

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Pov Thinuviel

Mi guardo allo specchio e mi sistemo la divisa, con piacere noto che mi calza a pennello e sono felice di stare per partire per Hogwarts ancora una volta, "Thinuviel sei pronta?" la voce di mia mamma arriva chiara dal salotto segnando l'orario di partenza. Appena mi vede, mi abbraccia con amore "sei perfetta, sono sicura che noteranno in molti il tuo cambiamento." Mi sussurra con dolcezza. La guardo e scuoto la testa, ma, effettivamente, senza occhiali e un filo di trucco mi piaccio di più anche io.

"Sei certa di volerti materializzare? Hai fatto diciassette anni solo ieri e hai passato l'esame da poche ore" mi chiede, ora un pochino più preoccupata del dovuto. "Mamma certo che voglio, o non mi sarei vestita già così, non credi? Poi hai sentito la tua collega del ministero. Nessun dubbio, sei stata perfetta!" Rispondo facendo il verso alla mia esaminatrice e facendo ridere di gusto mia madre.

"Se Marcus dovesse chiedere di te?" mi interroga per non sbagliare versione, sa che l'uscita di ieri non è andata come previsto. "Sono in collegio svizzero al nord, fatti lasciare eventuali lettere e poi userò te per mandare risposte come sempre. Ma non credo scriverà, non più almeno. Non dopo ieri sera" la guardo con occhi tristi e lei mi abbraccia "ogni cosa a suo tempo, le cose belle si aspettano, quindi ora non crucciarti e vai. Chi ci perde è Marcus, non certo tu. Ci vediamo a Natale, bimba bella" le sorrido e, prima di girare tre volte su me stessa, prendo il baule e lo riduco ad un mini-borsetta, "a Natale, mamma. Ti voglio bene" rispondo con tranquillità.

Con un pop, arrivo davanti alla locomotiva rossa fumante e ricordo perfettamente le emozioni della prima volta in cui l'ho vista sette anni fa. La mamma era con me allora e io non volevo partire, quanto sono cambiata da allora. Sospiro e mi guardo in giro per cogliere altre emozioni, subito la mia attenzione viene attirata dalla famiglia Weasley che sembra essere particolarmente rumorosa oggi, affiancata da un altrettanto pittoresca famiglia Dalton. "Voi due fate i bravi quest'anno e mi raccomando Charlie niente quidditch per loro. Troppo pericoloso, Intesi?" comanda la madre ad un annoiato Charlie, mentre i gemelli ridacchiano con il giovane Dalton. Percy, l'unico che mi sembra normale della famiglia, sta sistemando la divisa per apparire più elegante, sotto gli occhi attenti dei due più piccoli che sono solo venuti a salutare i fratelli.

Con fare serio passo davanti alla pittoresca combriccola, cercando di non farmi notare. Compito che avrei portato a termine quando Ginger, poco lontano, mi chiama attirando l'attenzione di tutti su di me "Scott, cosa ti è successo, sei super figa senza occhiali!" possibile che debba sempre avere un tono di voce così alto. "Grazie mille Ginger! Ora però preferirei non dare spettacolo" rispondo facendo cenno con la testa in direzione dei nostri compagni Grifondoro.

"Quindi, per favore, Puoi non gridare?" Continuo più piccata, prima di essere raggiunta da Michelle che sorride camminando mano nella mano con il suo ultimo trofeo: un tassorosso e l'amico per me. Odio sapere che ha organizzato tutto lei, come se io avessi bisogno di aiuto per trovare qualcuno, o forse semplicemente, mi usa per non stare sola con il ragazzo del momento, fregandosene di sapere se a me faccia piacere o meno. "Saliamo sul treno prima che le gemelle, con la fida amica, si uniscano all'allegra compagnia" dico indicando le teste rosse e notando che Weasley sta sghignazzando mentre sussurra alla Dalton qualcosa all'orecchio entrambi guardando nella mia direzione.

Arrivata nel corridoio della carrozza, capisco subito il motivo di tanto divertimento: attaccato allo scompartimento, dove sono solita sedermi, c'è un cartello "scomparto occupato da Scott Thinuviel, lasciare libero, non ci sarà posto! Il prefetto Grifondoro CSW" Stacco il foglio e mi affaccio al finestrino stracciandolo "molto divertente Weasley, davvero molto divertente, stiamo ridendo tutti". Attirando la sua attenzione e quella della famiglia, spero la mamma gli dia una strigliata. Sbuffo e torno a sedermi composta vicino al finestrino fingendo interesse per le chiacchiere di Michelle e Manuel, la sua preda, mentre Andrew cerca di essere gentile con me.

L'altro verso delle LancetteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora