9. il compleanno di Charlie

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Pov Thinuviel 

12 Dicembre, il compleanno di Charlie Weasley, mai avrei pensato che la cosa potesse interessarmi e invece eccomi qui in serra ad aspettare che arrivi emozionata. Dalla notte della mia prova ci siamo molto avvicinati, tanto che ora faccio questo azzardo. Spero solo il mio giochino funzioni.

Sistemo il piccolo boccino d'oro, contenente l'orologio da me modificato, insieme al biglietto che per sicurezza rileggo per l'ennesima volta.

Buon compleanno Charlie,

se sei arrivato a leggere il mio scritto, vuol dire che forse non hai più bisogno di me in erbologia, un po' me ne dispiace, ma sono orgogliosa del lavoro che hai fatto.

Ora apri il boccino e prosegui nella lettura, se vorrai.

Questo piccolo orologio, che hai trovato, è strano. Come vedi le lancette girano nel verso opposto al normale. Non sono impazzita l'ho modificato apposta perché volevo rappresentare il tempo perso tra di noi. Papà diceva sempre che se le lancette avessero potuto andare nel senso opposto avremmo potuto recuperare il tempo perduto.

Noi abbiamo aspettato sette anni per parlare, scoprendo che non è così male stare insieme.

Queste lancette ci ricordano che possiamo recupere ciò che abbiamo perso.

Perché ,in fondo, il tempo non è mai perduto, lo abbiamo solo dedicato ad altro, giusta o sbagliata che fosse la scelta, ci ha portati fino a qui, a ciò che siamo ora.

Il tempo non è per tutti uguale, su pianeti diversi il tempo è diverso, persino sulla terra il tempo è diverso se sei uomo, albero, farfalla, drago o il nostro Berry, ciò nonostante, tutti viviamo in armonia perché esiste solo una forza più forte del tempo: L'amore, in tutte le sue forme.

Grazie per la tua amicizia

Con affetto Thinuviel

Ripongo il boccino nell'intreccio creato dalla piccola Cervisae, ancora arbusto ospitante, e osservo come immediatamente il piccolo oggettino venga inglobato tra i rami, per essere tenuto al sicuro.

"Thinuviel sei qui?" sento la sua voce e il mio cuore sobbalza, è arrivato, respiro e cerco di essere il più tranquilla possibile.

"Certo ti aspettavo" sorrido appena entra tutto spettinato, sicuramente ha corso per arrivare. "Troppe Fans vedo" ridacchio nel constatare come gongoli al pensiero delle ragazzine che lo stanno idolatrando e che staranno facendo a gara per fargli gli auguri. "Su su che ora hai un test da fare, concentrati. Prova di esame." Esclamo seria, posando davanti a lui il vaso con la piantina.

"Stai scherzando è il mio compleanno." Protesta con gli occhi da bambino triste.

"Non attacca con me, lo sai. Nessuna scusa. Ora dimmi che pianta è?" rispondo con risolutezza, ma il mio tono divertito lo fa sorridere.

"Allora vediamo, è alta un centinaio di centimetri, il suo tronco è nodoso e resistente. Fronde che proteggono la cima e rami intrecciati a forma di culla." Adoro vederlo pensare a voce alta, mi fa capire quanto abbia imparato in pochi mesi. Poi mi guarda sicuro "lo so, un arbusto ospitante vero?" il sorriso che si apre sul suo viso non può far altro che far allargare il mio.

"Benissimo, ora cerca di vedere cosa costudisce, io devo un attimo uscire" mi guarda e lo vedo dispiaciuto, ma non riesco a restare, ho troppa paura della reazione al regalo, perché sono certa riuscirà a trovarlo.

Appena fuori mi metto a sbirciare e lo vedo agitare la bacchetta perplesso. Sorrido al ricordo di quando gli ho insegnato questo incantesimo e lo abbiamo fatto insieme. La notte in cui abbiamo trovato Berry, la notte in cui è nata la nostra amicizia.

L'altro verso delle LancetteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora