19. nuove conoscenze

70 10 90
                                    

Pov Thinuviel

Mi sento male, la mia testa stava per scoppiare, le orecchie fischiano e l'aria fatica ad entrare. Lord Serpeverde ha visto ogni cosa, rideva di mio padre e ho percepito un sadico piacere nel rivivere il mio incubo.

Cerco di concentrarmi sul ritmo del cuore di Charlie, lui è la mia ancora in questo momento, i suoi baci riescono a calmare l'ansia e il dolore che provo.

Il calore del caminetto che scoppietta, sommato a quello del mio ragazzo riescono a tranquillizzare definitivamente il mio animo violato.

Sentiamo bussare e non riconosco la voce dell'ospite, ma deve essere qualcuno che è venuto in aiuto perché Charlie ringrazia e mi porta una fialetta.

"Era lady Tassorosso, ti ha portato un ricostituente. Pare che Lord Serpeverde abbia passato un brutto quarto d'ora per merito di Lady Corvonero e il nostro Grande Capostipite dei capocasa." Ridacchia passandomi l'intruglio sperando di passarmi un po' di serenità.

"Vomito a parte so cosa hai provato. È tremendo" continua carezzandomi con delicatezza la schiena.

"Ne dubito sai, io... non mi sono mai sentita tanto piccola e umiliata! Ha persino gioito della morte di papà. Ha detto così impari viscido verme senza magia a mischiarti con una strega. Come se meritasse di morire, come se amare la mamma fosse una colpa. Poco importava che fosse mio padre, poco importavo io che giacevo inerme a terra" Riesco a dire piena di rabbia, una rabbia che non sono riuscita a tirare fuori quando era nella mia mente.

"Viel, non pensarci ora. Libera la mente e il cuore, non lasciare che il pensiero di Salazar Serpeverde ti condizioni, non lasciare che il suo inutile pregiudizio ti condizioni. Sappiamo bene come finirà il suo erede" mi consola con amore e forza, senza interrompere il dolce passaggio delle sue mani sulla mia pelle.

Cullata dalle sue parole e dalle sue braccia mi addormento stremata dalla serata.

Mi risveglio a letto con il braccio di Charlie che mi cinge la vita, sorrido più serena anche se non mi sono del tutto ripresa dall'esperienza con Salazar Serpeverde, ma devo andare avanti inutile indugiare su ciò che è stato.

Poso dei piccoli baci sulla tempia del mio ragazzo per svegliarlo, ho bisogno dei suoi occhi rassicuranti e profondi.

"Viel come ti senti?" mi domanda con la bocca impastata dal sonno ma pronto a svegliarsi se mi dovesse servire.

"Meglio grazie a te." Mi avvicino e con dolcezza lo bacio.

Un attimo di pace e mi alzo veloce, "Forza dobbiamo andare a lavorare per fermare Berry e tornare indietro." Comando sicura, mentre i suoi occhi mi scrutano come se volessero capire se sto per spezzarmi.

In effetti spero di non incontrare nessuno, Kira a parte, e lavorare sodo ma so che sarà difficile, nonostante io stia, di nuovo, amando vivere in questo periodo della nostra storia.

La colazione non ci occupa tempo e decido di andare in serra per concentrarmi sul lavoro per cui siamo qui. Non conosco posto migliore per iniziare la giornata se non tra piante e odore di terra.

Con mia grande sorpresa, però, trovo un enorme acquario con un grosso masso dentro stracolmo di spugne gialle attaccate. Resto incantata ad ammirare, il mio cervello cerca di elaborare una spiegazione, ma il flusso di pensieri viene interrotto.

"Cosa sono per te?" mi chiede Charlie dubbioso, alzo lo sguardo e con sincerità ammetto di non saperlo.

"Sono Lisedia. Le sto studiando da qualche anno. Piante acquatiche vivono negli oceani, le ho barattate con un babbano che non sapeva cosa potessero fare" mi spiega un ragazzone dalla faccia simpatica.

L'altro verso delle LancetteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora