21(Repentances)

133 5 3
                                    

STEVE

Mi alzo di fretta anche se ho le vertigini e mi sento debole, raggiungo Lib e la avvolgo tra le mie braccia.

"Steve va tutto bene tran-"

Si blocca e solleva una mano, si sta sgretolando tra le mie braccia, le bacio le labbra dolcemente mentre lei scompare.

"Ti ho sempre amato"

Mi dice prima di sparire del tutto.

"Steve?"

Sento la voce di Bucky richiamarmi alla mia destra, giro la testa e vedo il mio amico sparire e il suo fucile cadere a terra, dentro mi sento vuoto, ho fallito una missione, la donna che più amo al mondo è scomparsa nel nulla e così anche il mio migliore amico, raccolgo delle ceneri di Lib e un paio di Bucky e le metto in tanche diverse della tuta così celi avrò con me sempre.
Lib la metto nella tasca dove tengo l'anello con cui le volevo fare la proposta di matrimonio e Bucky invece nella tasca dove tango una foto di me lui è lib da piccoli.
Mi alzo da terra a fatica per via che non voglio abbandonare la le ceneri di nessuno dei due, entro nel palazzo ed entro nella stanza dove io e Lib avevamo passato la serata a dirci dei ti amo e a fare l'amore più dolce e bello del mondo e soprattutto dove le ho confessato che vorrei dei figli con lei.
Le lacrime mi rigano le guance mentre prendo le mie robe e anche le sue per portarle via con me.

"Steve?"

Appena sento la voce di Nat alle mie spalle mi asciugo le lacrime con una mano e mi volto verso di lei.

"Serve qualcosa Nat?"

"Steve, per favore ragiona, un modo ci sarà ma di sicuro la scelta migliore non è quella di ritornarci a nascondere"

"Io non mi nasconderò, tornerò alla torre e aspetterò il suo ritorno, sono sicuro che prima o poi un ritorno ci sarà e io sarò la quando accadrà"

Esco dalla stanza con le borse di me e Lib e mi faccio dare un mini jet solo per me da Okoye.

"Grazie mille Okoye"

"Di nulla Capitano, sono sicura che troverà il modo per riportarli a casa"

Ci facciamo un sorriso di comprensione a vicenda prima che io parta con la navicella verso la base degli Avengers.
Appena arrivo alla base non riesco neanche a metterci piede dentro che subito dei ricordi su Lib invadono la mia testa, tiro via la mano dalla maniglia della porta e vado verso il posto in cui ho lasciato un paio d'anni fa la mia moto.
Ci salgo sopra e vado verso il piccolo appartamento che avevo preso un anno fa per me e Lib e dove il gatto che aveva salvato un giorno sotto la pioggia Lib attende il mio ritorno.
Si chiama Mango come aveva deciso Lib per via che i suoi occhi le ricordavano il mango.
Quando siamo dovuti scappare abbiamo chiesto in tutta la casa chi sarebbe riuscito per un po' di tempo a dare da mangiare a Mango così che stia bene fino al nostro ritorno.

"Mango, sono a casa"

Dico aprendo la porta d'entrata, appena entro il gatto mi viene in contro strusciandosi sulle mie gambe facendo le fusa, ad un tratto di blocca e guarda dietro alle mie gambe come se si aspettasse di vedere qualcuno, lo prendo in braccio e chiudo la porta.
Salta giù dalle mie spalle e si mette davanti alla porta.

"La mamma non c'è"

Dico con voce un po' triste.

"Però vedrai che ritornerà"

Mi tiro via la tuta, tiro fuori l'anello dalla taschina e prendo fuori anche le ceneri di Lib, appoggio l'anello nella sua custodia e appoggio le ceneri di Lib dentro un piattino su cui con l'indelebile scrivo il suo nome e così faccio anche con le ceneri di Bucky.
Metto a lavare la tuta, mi tiro via la maglia mettendo in vista i lividi procurati in battaglia e decido di andarmi a fare la doccia.

Metto a lavare la tuta, mi tiro via la maglia mettendo in vista i lividi procurati in battaglia e decido di andarmi a fare la doccia

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


"Mango, non farlo mai più rischiavi di farti malissimo"

Lo sfrido dolcemente appena lo riesco a prendere a buttare fuori dalla doccia in maniera delicata, chissà cosa mi farebbe Lib se scoprisse che Mango si è fatto male o è morto, gli occhi mi iniziano a bruciare, provo a smettere di pensare com'è scomparsa tra le mie braccia ma nulla più prova a non pensarci e più mi vengono in mente le immagini di ciò che è accaduto.
Esco dalla doccia, mi guardo attentamente allo specchio e decido di tirarmi via la barba e mi vado a vestire mettendomi una maglietta bianca e dei jeans neri.
Afferrò un album con dentro delle foto di me e Lib assieme, mi butto sul divano e Mango mi si mette sulle spalle mentre sfoglio le pagine mentre le lacrime iniziano a rigare le mie guance.

"Mango, che fai?!"

Gli domando mentre si infila nella mia maglia e mi lecca le guance tirandomi via il sale da esse.
Chiudo l'album e lo appoggio sul divano affianco alla mia gamba.

"Sai Mango manca tanto anche a me"

Dico con un groppo in gola, scoppio in un pianto liberatorio e lo abbraccio facendo attenzione a non fargli male mentre lui continua a leccarmi via le lacrime dalle guance.

"L'ho vista sparire tra le mie braccia, le avevo appena confessato che volevo avere dei figli con lei..."

Do un bacio delicato sulla sua testina.

"Volevo proporle di diventare mia moglie Mango, io la amo davvero e so che anche tu le vuoi tanto bene"

Mango mi dà una leccata sul naso mentre continuo a singhiozzare e a pentirmi dining averla protetta bene.

"Giuro piccolo Mango che prima o poi troverò un modo e la riporterò da noi, dai adesso proviamo a non disperarci, abbiamo ancora un paio di giorni per farlo finché non troverò una soluzione per farla ritornare"

Lo tiro fuori dalla maglietta e lo appoggio sul divano accanto a me, mi alzo per andare a preparare qualcosa da mangiare per tutti e due mentre continuo a pensare alla mia Lib.

L'inizio della Fine Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora