III. I ricordi sono come sabbia

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Mustafar, la palla di lava, la cui sagoma si fa sempre più vicina, non è in cima alla mia lista di pianeti sul quale metterci piede, è all'ultimo posto insieme a Coruscant.

Si dice che Darth Vader abbia la sua base, dove porta i Jedi quando vuole estorcere loro delle informazioni.

Le emozioni negative che prepotenti emergonono dal pianeta, le sento come se fossero mie, ed è qualcosa che mi spinge al non volere rimanere.

Odio, dolore, sofferenza, rabbia, ma soprattutto sento una forte voglia di vendetta.

Tutte sensazioni le conosco fin troppo bene, tanto che viene da chiedermi se il pianeta non stia semplicemente amplificando ciò che sento.

È come se qualcuno stesse cercando di soffocarmi, razionalmente so che non è cosi eppure sembra così vivido, così reale, che mi porto una mano al collo.

Ho questa sensazione da quando ho messo piede sulla passerella della banchina.

Un ricordo. Un deja vu. Un eco.

Un cuore pieno di dolore e di rabbia.

Un cuore spezzato.

Cosa non riesco a ricordare? Cosa non voglio ricordare? È come se il mio cervello si rifiutasse di far venire a galla quel ricordo in particolare.

Ora non posso pensare a questo, devo pensare alla spadalaser, se la trovo ha ragione Obi Wan e devo mettermi l'anima in pace, se non la trovo ho un motivo in più per avere un pò di speranza.

Ma se fosse davvero vivo, perché non si è fatto vedere? Perché nascondersi? Perché non venire da me? È qualcosa che non ha il minimo senso.

Mille teorie iniziano a farsi strada per la testa, una meno probabile dell'altra, però in quel momento l'unica cosa che posso fare sono le teorie.

Razionalmente so che non ci sono molte probabilità a riguardo, non mi avrebbe mai lasciato da sola ad affrontare tutto questo, non in modo volontario.

Uno luccichio attira la mia attenzione dall'altro lato del lago di magma, pur cercando di distinguere cosa sia da quella distanza non riesco a farlo.

Sono costretta a tornare alla navetta, sorvolare il lago di magma, una valanga di emozioni più opprimenti, mi arrivano fin troppo chiaramente.

Raggiungo il punto dove ho visto quel luccichio, se avevo dei dubbi che fosse una spadalaser, i dubbi sono spazzati via.

Una protesi che ha visto giorni migliori, stringe tra le cui dita la spadalaser, ed è quella di Anakin.

Il magone che mi si forma in gola, è paragonabile alla nausea che sento per quella vista.

Al tempo stesso mi sento una stupida, per avere avuto un pò di speranza che è stata disillusa e distrutta in pochi secondi.

Ecco che succede a sperare in qualcosa, si finisce irrimediabilmente scottati, si sta peggio di prima perché la verità ti viene sbattuta in maniera brutale in faccia.

Vorrei crollare sulle ginocchia, mettermi ad urlare, piangere, come fanno tutte le persone che sono in lutto, ma non me lo posso permettere.

Sono stata così stupida da sperare che fosse vivo, invece è davvero morto, la consapevolezza di tutto ciò porta a galla la rabbia.

Il fatto che io non abbia fatto caso che dopo tutti questi anni la protesi, sia rimasta ancora lì a galla, dimostra quanto Anakin continua a distrarmi.

Quando noto che la protesi inizia ad affondare portando con sé la spadalaser, sono presa dal panico.

Faccio l'unica cosa che posso fare: allungare il braccio sperando che possa volarmi tra le dita.

Non so cosa mi aspettassi di preciso, mi lascio scappare un sospiro, quando non succede nulla, mi domando a cosa stessi pensando, era ovvio che sarebbe finita così.

Ciò che succede dopo però mi lascia incredula, oltre che molto sconvolta, vedo la spadalaser che si muove verso la mia direzione.

Si ferma sopra il magma, rimane così per diversi minuti, mentre la protesi continua ad affondare nel lago.

Prima prende fuoco, poi inizia a sparire nel magma, a quel punto la spadalaser mi schizza tra le dita.

Come se la Forza stessa, l'abbia tenuta a galla sopra quel mare di magma solo per me, appena le mie dita si chiudono sul metallo freddo dell'elsa, sono sommersa dai ricordi di Anakin.

Un duello sospeso sulla lava, sento delle voci nella mia testa, una è sconvolta, l'altra è così carica di odio che faccio fatica a riconoscere chi sia.

L'istinto mi dice che si tratta di qualcun'altro, dopotutto mi ricordo che sono nella tana di Darth Vader, sono più che certa che la voce sia sua.

Vorrei avere un addestramento da Jedi, i ricordi legati alla spadalaser sono tutti così sfocati, indistinti e confusi, eccetto le voci, l'unica cosa che capisco è che Anakin sta morendo su Mustafar.

Sentire le sue urla, il suo dolore, mi sta uccidendo, sapere che è morto qui da solo palla merce di quel pazzo di Darth Vader, è devastante.

Anakin è uno dei Jedi più potenti che siano esistiti, se non è riuscito lui a tenere testa a Darth Vader, quante possibilità ho io di riuscire, dove persino Anakin ha fallito?

Quando la spadalaser mi è arrivata tra le dita con facilità, il primo pensiero è stato che forse sono sensibile alla Forza.

Devo esserlo o forse è stato il pianeta stesso a farlo? Tante domande e zero risposte.

Stringo le dita intorno all'elsa della spadalaser, osservo per un attimo l'unica cosa che mi rimane di Anakin, prima di agganciarla alla vita.

Osservo per un attimo il mare di lava sotto di me, mi porto una mano sulle labbra, soffiando un bacio nel vento.

-Riposa in pace, amore mio, spero che tu possa trovare la pace e la serenità che non hai trovato in vita-

Non ho mai potuto dargli un vero addio o un vero e proprio funerale, non finché sono stata costretta a nascondermi in esilio su Naboo.

Il fatto che non ci sia stato un corpo da seppellire, ha acceso la speranza, per quanto piccola possa essere stata all'inizio.

Testa e cuore, hanno iniziato ad andare in due strade diverse per questo fatto.

Alla fine hanno avuto la meglio su entrambi soltanto due cose: il mio dolore e la mia angoscia.

Che la Forza sia con te.

Ahsoka è l'unica che può aiutarmi in questo momento, ed è con questo pensiero che chiudo il portellone della Navetta.

L'ultima volta che ci siamo sentite ha detto che stava andando verso Yavin 4, ha detto che seguiva una pista, ma non ha voluto dirmi altro.

Ahsoka non risponde al comlink, ed alla fine decido di lasciar perdere, vorrà dire che le farò una sorpresa.

Sempre se riesco a trovarla, quando vuole sa essere un vero e proprio fantasma, non che la cosa mi sorprende, non se vuole rimanere viva.

Per quanto ne so, su Yavin 4 non c'è nulla, a meno che non ci sia qualcosa che soltanto i Jedi sanno dove cercare.

Imposto la rotta per Yavin 4, mentre lo faccio, il mio sguardo cade sulla mappa, notando che Alderaan è a solo a pochi parsec da qui, potrei andare a trovare Leia se solo volessi.

Pensare ai gemelli è doloroso, tanto quanto pensare ad Anakin, la sola differenza è che i gemelli sono vivi.

Indugio per un attimo con un dito sopra alla olo-mappa, per poi fare rotta per Yavin 4, andrò a trovare Leia ma non quando sono in questo stato.

Senza la minima esitazione, lancio la navetta nell'iperspazio verso Yavin 4, consapevole almeno in parte di ciò che potrei scatenare con la mia sola presenza.

Padmè - Storia di una vita nell'ombraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora