V. Le vie della Forza sono infinite

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Ahsoka conosce Yavin 4 meglio di me, sa evitare abilmente i punti critici, ed è per questo che non si è ancora fatta beccare.

Nessuna delle due ha più detto nulla, entrambe prese dai propri pensieri, finché Ahsoka mi chiede se ho saputo altro su Jedi scampati alla Purga, scuote il capo.

Gli unici di cui posso parlare sono Yoda e Obi Wan, anche se non so esattamente dove siano, non che la cosa mi interessa davvero.

Per quanto io sia arrabbiata con Obi Wan, l'unica persona che in colpo di tutto è Yoda.

È Yoda che ha deciso di separarmi dai miei figli, è colpa sua se sono l'ombra della persona che ero.

Se avessi avuto Luke e Leia, ora non sarei in questo stato, avrei avuto i miei bambini, sono sicura che tutto questo sarebbe diverso.

Una parte di me, non è d'accordo, se avessi i gemelli, non avrei tempo per ottenere la mia Vendetta, sarei una mamma a tempo pieno che finirebbe per provare del risentimento verso i suoi stessi figli.

Sarebbe peggio del lasciarsi soli per raggiungere Anakin, perché sarei viva e vegeta, ma con la testa da un altra parte.

-Com'è?- domanda Ahsoka ad un tratto, riportandomi alla realtà.

Inarco un sopracciglio, voltando il capo verso la Togruta, non capendo il senso di quella domanda.

-Essere innamorati, avere qualcuno che ci tiene così tanto da andare contro tutto e tutti...-

Come faccio? Ci sono delle volte che nemmeno io so spiegarmelo, quindi spiegarlo a qualcun'altro diventa un pò difficile.

-Ti prende allo stomaco, come se avessi le farfalle, amare Anakin è stato naturale come respirare, era impossibile non amarlo-

Ho avuto diversi amori durante la mia adolescenza e dopo, ma nessuno mi è entrato dentro l'anima come ha fatto Anakin.

Mi ricordo come se fosse ieri quella sensazione che mi dava stare con lui, quando ero con Anakin sembrava quasi di stare in una bolla.

Eravamo soltanto noi due, il resto scompariva, come quando eravamo su Naboo, gli unici problemi al quale dovevamo pensare erano la cena e cosa fare il giorno dopo.

Niente politica, niente Jedi, niente ansia nel doverci nascondere, sollevati dal non dover evitare l'occhio vigile dell'opinione pubblica.

Pensando a Naboo, mi è venuto in mente quando ho convinto Anakin ad andare dalla mia famiglia prima di Varykino, mi ricordo ancora adesso quello che mi ha detto mia sorella "Anakin ti guarda in un modo, Padmè, credo che ti ami" all'epoca negavo il tutto usando come scusa, sia con lei che con me stessa, che non avrebbe mai mandato a monte il suo addestramento da Jedi per me.*

Persa nei miei pensieri, vado quasi a sbattere contro Ahsoka, la quale si è bloccata di colpo.

In quel momento noto una pattuglia di Stormtrooper che ispeziona i resti di una capsula di salvataggio, dallo scempio che ha fatto nell'andare a schiantarsi nell'atterraggio, dubito ci siano superstiti.

Vorrei poter dire che sia meglio cambiare strada, ma è l'unica da prendere per tornare alla mia navetta.

Ahsoka è già pronta a mettere mano alla spadalaser, ma le faccio segno di non farlo, deciso di fare una mossa che potrebbe essere potenzialmente suicida.

Mi avvicino ad uno degli Stormtrooper più lontani, intento ad ispezionare la zona circostante, al minimo rumore di passi si volta verso di me.

Imbraccia il Blaster, ma io sono più rapida dello Stormtrooper ad agire.

Padmè - Storia di una vita nell'ombraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora