XVIII. Non tutto è come sembra

50 4 1
                                    

Sabè è stata costretta a darsi alla macchia per colpa mia, se fosse qui mi strozzerebbe con le sue stesse mani.

Mi aveva avvertito che a tirare troppo la corda, si sarebbe spezzata prima o poi, io ho sempre cercato di non darci peso.

Io stessa ho dovuto stare lontana da Leia per un pò, Breha è stata l'unica sollevata dalla situazione, una volta l'ho sentita dire che la mia influenza sta facendo male a Leia.

Non è un segreto che Breha ha paura che Leia decida di seguirmi se dovesse scoprire che sono la sua vera madre, i figli sono di chi li cresce.

In questi ultimi due anni e mezzo, la situazione con l'Impero è diventata particolarmente tesa, il discorso di Palpatine ha subito l'effetto contrario.

Ci sono quelli che per paura non osano ribellarsi, per paura delle rappresaglie, ma ci sono quelli che hanno visto l'opportunità di alzare la testa per opporsi.

Ed è stato allora che la Ribellione ha avuto davvero inizio, non eravamo più solo una manciata di persone, ora è tutta la Galassia che inizia ad urlare basta.

Forse sparire non sarà stata una buona idea, ma gli Inquisitori hanno stretto la presa, in tutto questo R4 è diventato la mia ombra non mi molla un attimo.

Ho ancora i piani del progetto Stella Cadente con me, non sono riuscita a portarli al contatto di Bail.

Ma la colpa è mia.

Ero su Yavin 4, nascosta ad aspettare che arrivasse, quando ho sentito che si stavano avvicinando.

Li ho visti tra gli alberi, all'inizio non ero poi così sicura di ciò che ho visto.

Una donna si è appoggiata contro un albero, le braccia conserte, tanto che per un attimo ero convinta che fosse il mio contatto.

Non ho fatto nemmeno in tempo ad uscire allo scoperto, da dietro l'albero che volta il capo verso qualcuno.

Un sorriso gli illumina il viso, ho riconosciuto quel sorriso, è il sorriso di una persona innamorata.

Nel riconoscere la figura alla quale è rivolto quel sorriso, sono costretta ad aggrapparmi al ramo, il mio cuore va in pezzi.

Il mio istinto mi urla di scappare, ma sento le gambe di piombo, non riesco proprio a muovermi.

-Certo che sei proprio masochista eh- la donna si guarda intorno, come se temesse di essere scoperta.

L'ultima volta che l'ho visto, Darth Vader indossava lo scafandro per respirare e mi stava trascinando via dopo che mi ha quasi ucciso.

Dovrei odiarlo per ciò che ha fatto, eppure il mio odio e la mia rabbia vengono incanalate verso un'altra persona.

Ora è senza casco, in questo modo riconosco i lineamenti di Anakin, questo fa ancora più male.

-Masochista è il mio secondo nome- ammicca Anakin con un sorriso, posa un bacio su una tempia della donna.

-Vorrei che non fossimo costretti a vederci così, vorrei vivere la nostra storia alla luce del sole- mormora la donna.

-Cara, è troppo rischioso, te l'ho detto- nel dirlo è cupo Anakin.

-Lo so, me lo ripeti in continuazione, se si dovesse sapere farei la fine di tua moglie, l'Imperatore mi ucciderebbe-

Anakin, perché non può essere Darth Vader quello, abbraccia quella che ho capito essere Cara Dune.

Carasynthia Dune, è la cugina di Bail, me l'ha presentata una volta che sono andata a trovarli.

Cara a differenza di suo cugino non è un'amante della Politica, si è iscritta all'Accademia, ed è diventata quello che viene definito un Incursore.

Padmè - Storia di una vita nell'ombraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora