X. Le scelte sono conseguenze dirette delle nostre azioni

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Dagobah è cupo, tetro e gli alberi sembrano degli esseri usciti da una storia del terrore, pronti a rapirti con i loro rami contorti.

Io abituata al verde della Regione dei Laghi e al sole, tutto questo unito al mio umore degli ultimi anni, è quasi devastante.

Le Sorelle della Notte se le prendi per il verso giusto, possonono anche non essere così male, forse per via del fatto che siamo tutte qui con un obiettivo simile.

Ho conosciuto una Sorella della Notte che ha avuto, una storia molto simile alla mia solo che a lei è andata molto peggio: suo marito è morto, ucciso dal loro stesso figlio, il quale ha dovuto scegliere se salvare tra la madre e il padre.

Si chiama Nada, ed è una Gun Gan, mi sono sorpresa di trovarla qui su Dagobah, salvo poi ricordare che il pianeta è quasi totalmente una palude.

Nada mi spiega che i Gun Gan sono sensibili alla Forza, ma che i più non possono o non riescono a sbloccarla, essendo creature troppo pacifiche.

Per la prima volta in vita sua, Nada ha odiato qualcuno così tanto che è scattato qualcosa, ha usato la Forza spingendo via tutti, incluso il figlio.

È scappata da Naboo, ritrovandosi su Dagobah, ha sentito che si trovava nel posto giusto, ha pensato che avrebbero potuto aiutarla.

Vorrei chiedere di più, ma non ne ho il tempo, vedo Cadma che si avvicina per avvisarmi che la Somma Madre è pronta a ricevermi.

Quando arrivo alla tenda la Somma Madre, è davanti allo stesso altare in Grafite in cui ho avuto quel sogno, la prima volta che ho messo piede qui.

Cerco di pensarci il meno possibile, se ci penso mi viene da ridere, allo stesso tempo è disturbante solo pensarci.

Quando mi hanno visto tornare, un pò ammaccata ma ancora viva, ho visto le Sorelle della Notte tutt'altro che contente, lanciano occhiate di puro odio a Cadma, oltre che darle i loro crediti.

Nessuno ha mai creduto che io potessi davvero farcela, tutte eccetto Cadma, la quale è l'unica ad averci guadagnato da questa situazione.

Ho l'impulso di toccare l'altare come se mi stesse chiamando, io cerco di resistere alla tentazione, anche se sono costretta a confiiccare le unghie nel palmo della mano, mentre la Somma Madre prega di concedermi la forza per realizzare la mia Vendetta.

Rimango a capo chino, mentre la Somma Madre rovescia sulla mia testa una ciotola che contiene del sangue che sia umano o meno, preferisco non saperlo.

-Abbandona le tue vecchie spoglie per rinascere come una di noi, come una Sorella della Notte- urla rivolta verso il cielo la Somma Madre.

All'inizio non succede nulla, sto per farlo notare alla Somma Madre, fino a quando sento la Forza intorno a me che si accende come una fiammata.

Vedo tutto sfocato all'inizio, poi vedo tutto verde, come se avessero acceso una luce, ma di colore verdognolo.

Sbatto un paio di volte gli occhi, ma la vista ancora non torna, vedo solo per attimo, la Somma Madre che disegna il simbolo delle Sorelle della Notte, sulla schiena all'altezza del cuore.

Il simbolo brucia come se fosse stato impresso a fuoco sulla carne, stringo i denti per non urlare cercando di trattenere il dolore che sto sentendo.

Ti trapassa il cuore, pensi che morirai, ma sei tanto fortunato da restare vivo.

Non so se è colpa del dolore, oppure del fatto che mi sento ancora più incasinata di quanto io non sia già.

Due figure sfocate mj appaiono davanti, una mi ricorda una versione giovane di me stessa che aveva appena mosso i primi passi come Regina di Naboo, l'altra invece assomiglia ad una me Senatrice.

Padmè - Storia di una vita nell'ombraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora