. Sonia e Gra... ·

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Quella sera Sonia aveva deciso di passarla a casa, da sola, era stufa di serate vuote, piene di chiacchiere inutili ed inutili discussioni, cinquantenne divorziata, aveva ormai alle spalle tante uscite inutili, amici noiosi, spasimanti assurdi, amiche isteriche, basta! aveva bisogno di sistemare le idee e quindi di stare sola, era ormai single da mesi, l'ultima esperienza era stata deleteria un egocentrico di 44 anni che non smetteva di raccontarle quanto fosse richiesto e desiderato dalle sue fans e di come era fortunata lei, ad averlo, insomma un niente cosmico aleggiava nella sua vita, quella sera non aveva proprio voglia quindi, dopo aver declinato un paio di proposte si mise il pigiama più comodo che aveva e si sdraio sul suo divano a leggere un libro che aspettava di essere letto da mesi.

La penombra del suo salotto, la musica che aveva messo di sottofondo ed il libro che sembrava un interessante storia d'amore, la rapirono ed era completamente concentrata, quando suonò il campanello, chi poteva essere a quell'ora, chi veniva a casa sua senza avvisare? "chi è? " chiese, particolarmente scocciata. "Sono Graziano il tuo vicino" Graziano? l'uomo carino che abitava al piano di sopra? "Scusa il disturbo Sonia, "sa anche il mio nome pensò, wow!"

Lei guardò dallo spioncino e vedendo proprio lui, un bel ragazzo moro dagli occhi scuri, aprì la porta.

"Ciao Graziano, che succede?" Gli disse. "scusami ancora ma sono rimasto fuori di casa e non so dove andare, mio fratello abita a 400 chilometri e non verrà prima di domattina, devo cercare un hotel per stasera ma non ho più giga, posso usare la tua connessione?"

"Certo, Accomodati siediti e cerca con calma, la password è sotto il modem." Lui ringraziò e si sedette sul suo Pc dopo aver digitato la password sul suo telefonino, lei lo guardava interessata, era proprio carino, non dimostrava più di quarantacinque anni, "che disastro che sono, sono andato a buttare la spazzatura e la porta si è chiusa dietro di me, potrei chiamare i pompieri ma mi costa di meno una notte in hotel, che rompere la mia porta"

Lei guardava questo bel uomo che si era seduto sul suo divano, mentre le rotelle del suo cervello giravano velocemente, era tentata di proporgli di fermarsi a dormire li, proprio su quel divano che ora lui occupava così comodamente, ma era opportuno? L'educazione ricevuta la obbligava a valutare bene questa opportunità.

Intanto che lui cercava, lei si sedette sul divano e iniziarono a chiacchierare, lui interruppe la  ricerca per raccontarle nei dettagli le vacanze, Grecia, mare amici e serate sulla spiaggia fino al mattino. Lei lo ascoltava affascinata, ridendo alle sue battute e per niente infastidita dalla sua presenza, anzi, il lieve contatto tra il suo braccio ed il suo le procurava un piacevole formicolio sulla pelle, anche Graziano pareva a suo agio, raccontando le sue mani graticolavano e spesso la sfioravano casualmente.

Senza rendersene conto il tempo passava e quando si resero conto dell'ora, ormai era troppo tardi per andare a dormire in hotel.

"Ascolta" gli disse lei, " ormai mancano poche ore all'arrivo di tuo fratello, ecco una copertina sistemati sul mio divano se vuoi" "sei davvero gentilissima, scusa se ti ho fatto fare così tardi, domani dovrai andare a lavorare immagino" "no" rispose lei "domani sono a casa, non sentirti troppo in colpa, ora però vado a stendermi sul mio letto un paio d'ore, e così dicendo lo salutò e si chiuse nella sua stanza. Si infilò sotto le sue coperte e cercò di prendere sonno, ma tra i pensieri e l'orario, il sonno tardava ad arrivare e lei si mise ad ascoltare un po' di musica sperando di riuscire a rilassarsi, in salotto non si sentivano rumori e lei pensò che Graziano si fosse addormentato.

In punta di piedi apri la porta per andare a farsi una tisana solitamente la aiutava a rilassarla, sul divano seduto Graziano guardava il suo cellulare. io  "Scusami, ti ho rovinato il sonno, mi farò' perdonare" vedendola prepararsi una tisana le disse" se ne fai due e ti stendi vicino a me, la beviamo insieme" lei, stordita dalla mancanza di sonno e attirata dalla proposta, senza commentare preparò le tisane e andò a sedersi vicino a lui, sorseggiarono insieme la loro bevanda, piano piano scivolarono sul divano e lei si ritrovò, finita la tisana, appoggiata al suo petto con la mano di Graziano che indugiava sul suo braccio come se fossero stati intimi da sempre, lei era a suo agio e lui pareva stare in paradiso, la mano di Graziano la accarezzava dolcemente e il suo contatto le regalava sensazioni dolci, per niente imbarazzata accetto quelle carezze, il petto di Graziano era tanto comodo e Sonia si appisolò su di lui, anche il respiro di Graziano diventò regolare e i due sprofondarono in un sonno profondo che venne interrotto dal cellulare di Sonia che si svegliò di soprassalto e vergognandosi un po' per essersi addormentata su di lui si spostò velocemente, anche lui era un po' imbarazzato, rispose velocemente a suo fratello che era fuori dal suo appartamento con le famose chiavi. "Arrivo, arrivo" gli disse, "grazie, sei stata un tesoro ci vediamo presto" e uscì di casa lasciandola un po' pensierosa sul divano, era stato bella e piacevole la serata e Graziano era stato un vero gentiluomo, non aveva approfittato della situazione per provarci con lei. Lei però non ne era felice, il ricordo della sua mano sulla pelle le dava delle sensazioni intense e in quel momento lei desiderò di passare ancora del tempo con lui e iI sabato si preannunciava noioso, nessun programma, nessun amica, si fece una doccia e si mise a fare colazione con un pantaloncino e una canottiera da casa, rilassata nella sua cucina, ma il destino era in agguato e la giornata avrebbe presto preso una piega diversa, infatti poco dopo senti il suono del campanello e guardando dallo spioncino scopri che era ancora Graziano, questa volta con in mano un sacchetto del panettiere sotto casa, "ciao Graziano, quanto tempo'" Gli disse ridendo con la sua bella risata solare, "se non ti sei stufata di me" disse lui "ho comprato i cornetti dal panettiere qui sotto e mi piacerebbe mangiarli con te" disse lui tutto d'un fiato. "Entra" gli disse lei, "fai come a casa tua, per i tuoi cornetti farei follie" ridendo entrambi andarono a sedersi in cucina. "Che serata piacevole che abbiamo passato vero? " disse Graziano, sperando che lei rispondesse di modo positivo. " Si è vero siamo stati bene" disse Sonia. Rassicurato dalle sue parole, Graziano si fece più audace e le diede un bacio sulla guancia, "grazie, mi hai salvato". A lei, quel contatto piacque molto e intenzionalmente sposto la testa per prendersi quel bacio sulle labbra, fu per entrambi piacevole e siccome nessuno aveva voglia di fermarsi, iniziarono a baciarsi con più passione, a lei piaceva essere baciata, le piaceva sia il lieve contatto delle labbra sia la passione che nasceva dal contatto sia accarezzare con l'indice le labbra di lui, le loro bocche erano unite e le mani iniziavano ad accarezzarsi scoprendosi a vicenda, le mani di lui stavano accarezzando la sua schiena, dal basso verso l'alto procurandole dei brividi intensi e dei piccoli gemiti che testimoniavano quanto le piacesse, la mano di lei era sul petto, lo accarezzava dolcemente, si spostarono sul divano continuando a baciarsi.

Francesca e...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora