Francesca in ufficio

1.6K 2 0
                                    


Come stava Francesca? Le sue avventure stavano scatenando ulteriormente la sua libido, era orgogliosa di quella che era diventata, non sarebbe mai più stata di un solo uomo, non era naturale, lei voleva possedere ed essere posseduta tutti quelli che scatenavano il lei la voglia, aveva passato metà della sua vita ad aspettare che gli uomini la guardassero, "che spreco di tempo" pensò, "ma forse.." si disse era stato meglio così, la sua maturità le aveva regalato la consapevolezza di quello che voleva veramente.

Anche la sua ferrea regola di non avere storie sul lavoro stava per essere cancellata, Matteo il nuovo assunto, 35 anni, moro, barba incolta e sguardo malandrino, ogni volta che si incontravano nella saletta del caffè, le lanciava sguardi accattivanti ai quali lei rispondeva con un timido sorriso, non aveva mai voluto mischiare lavoro al sesso, ma Matteo era proprio carino.

Quella mattina era arrivata in ufficio prima del solito, aveva una call prevista per le 9.00 e voleva rileggersi i dati del nuovo contratto da spiegare al cliente, con calma. Si sedette dietro la sua scrivania, aveva un piccolo, ma accogliente ufficio, conquistato con gli anni di faticoso lavoro. Erano le 8.00 di solito i primi colleghi arrivavano verso le 8.30, ma lei aveva le chiavi e poteva entrare quando voleva.

Mentre era seduta assorta nei suoi pensieri, non si accorse che Matteo era entrato nel suo ufficio con in mano due caffè e avvicinandosi le posò il suo sulla scrivania e si andò a sedere sulla poltrona di fronte a lei.

"Buongiorno Francesca bevi il caffè! Il cervello funziona meglio con un po' di caffeina" disse lui.

Francesca, che non si era nemmeno accorta che fosse entrato, trasalì e alzando la testa dal suo monitor, notò il caffè, invitante e fumante. "Buongiorno Matteo, scusa non ti avevo sentito ero troppo presa, grazie del caffè, mi ci vuole proprio"

Matteo sorseggiando il suo, le disse "sei una donna in gamba, ammiro molto come ti rivolgi ai capi, gli tieni testa ed hanno gran rispetto per le tue idee, ti osservo da un po' e mi hai davvero conquistato"

"Wow Matteo" disse lei "Che bei complimenti grazie!"

"Sai" continuò lui, "dietro a quella tua perfetta professionalità non sei riuscita a nascondermi la femminilità e se posso permettermi, scommetterei che sei anche passionale, molto passionale.

"Matteo!!" disse Francesca, sono molto indecisa se rimetterti al tuo posto, oppure accettare le tue parole che sono irrispettose, sono il tuo capo in questa azienda, ma, siccome non hai sbagliato per nulla a giudicarmi, passerò oltre, facendo finta di non aver sentito.

"Grazie" replicò lui, allora approfitto per chiederti se vuoi pranzare con me"

Francesca un po' stupita dalla sfacciataggine di quel bel ragazzo, non riuscì a rifiutare ed accettando il suo invito si diedero appuntamento alle 13.00 nel suo ufficio.

Lei sola nel suo ufficio, stava pensando a come si sarebbe comportata, Matteo era molto attraente, ma lei sul lavoro non aveva mai voluto dare l'impressione di donna facile, purtroppo la mentalità maschile sul lavoro era ancora difficile da scardinare. Avrebbe agito come al solito d' istinto.

Alle 13.00 in punto Matteo arrivò nel suo ufficio con il sacchetto del suo fast food preferito, di solito mangiava sano, ma se avesse dovuto sgarrare quel fast food sarebbe stato la sua prima scelta. Matteo si accomodò serenamente sulla sua poltrona, porgendo a Francesca il suo hamburger.

"Grazie Matteo, hai fatto una donna felice!" Mangiarono quasi in silenzio, sembrava che entrambi stessero decidendo come comportarsi, lei più di lui era indecisa sul da farsi, guardava Matteo mangiare, era sexy anche col cibo in bocca, i suoi occhi la sbirciavano e quando si incontravano era come se si lanciassero degli strali incandescenti, era sicura che insieme avrebbero fatto faville. Dopo aver finito, lui si alzo dalla poltrona e mettendosi dietro di lei, le prese dalle mani il sacchetto vuoto del suo panino sfiorando la sua mano dolcemente.

Quel tocco risvegliò in Francesca tutti i suoi sensi, c'era chimica, non poteva farsi bloccare da stupidi pregiudizi, chi se ne importa se si fosse saputo in ufficio che era uscita con lui, lo voleva e senza pensarci troppo gli disse "per ringraziarti, vorrei sdebitarmi invitandoti a cena da me" e scrivendogli il suo indirizzo su un memo, gli disse "per le 20.00", si alzo dalla sua scrivania ed uscì dall'ufficio lasciandolo a bocca aperta a digerire l'esplicito invito che aveva appena ricevuto dalla donna che aveva desiderato per giorni e giorni, Matteo l'aveva notata subito, bella, fiera emanava sessualità da ogni poro, ma sembrava non filarsi nessuno in ufficio, mentre lui sin dal primo giorno aveva notato come lo guardava, "sarebbe stata una serata interessante" si disse.

Lui adorava fare sesso, già pregustava il sapore di Francesca, era sicuro che quando l'avrebbe leccata lei avrebbe urlato dal piacere, sapeva come soddisfare una donna, sarebbe stata sua, se lo sentiva, lo aveva scelto, perché dietro quel suo viso angelico era sicuro si nascondesse una natura diabolicamente vulcanica e passionale, aveva sbirciato sotto la sua camicetta quando era andato dietro di lei e l'incavo dei suoi seni era prosperoso e florido, non vedeva l'ora di tuffarsi tra quei seni meravigliosi e le sue labbra sembravano essere state create per baciare e la sua bocca per contenerlo, non vedeva l'ora che arrivasse sera.

Francesca intanto dirigendosi verso casa pensava a quanto era stata folle, ma era felice di averlo invitato, si pregustava la serata, lo avrebbe accolto vestita elegante, il suo tubino nero scollato sulla schiena sarebbe stato perfetto, autoreggenti velate nere e decolté di vernice tacco 10, il suo intimo sarebbe stato rigorosamente di pizzo nero, reggiseno a balconcino e perizoma e per  completare il quadro avrebbe messo al collo la sua collana di perle preferita, quella che quando stava sopra il suo uomo le penzolava dal collo e accarezzava il suo petto, adorava giocarci con la bocca e lo avrebbe fatto durante la cena, guardandolo negli occhi, avrebbe fatto spuntare la sua lingua e ridendo gli avrebbe fatto capire quanto fosse eccitata

Francesca e...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora