Pamela e Giovanni

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Giovanni era stato sempre fedele a sua moglie e quella ragazza giovane, siciliana di origine, Pamela, gliela ricordava, bella fiera e passionale, quando aveva conosciuta sua moglie era una bellezza da far girare la testa a tutti gli uomini che incontrava, ora invece si era trascurata e aveva messo in soffitta la loro vita sessuale, ai suoi tentativi di approccio fuggiva sempre con mille scuse, lui invece era ancora vivo, aveva voglia di accarezzare un corpo di donna, morbido e profumato lo desiderava tutte le sera e sarebbe stato in grado di soddisfarla in tutti i modi.

Pamela in fondo aveva passato una bella serata e Giovanni le aveva fatto guadagnare un bel gruzzoletto, ma la serata stava volgendo alla conclusione e lei doveva riuscire a staccarsi da lui senza fargli capire che lo aveva usato.

Lui si offri di accompagnarla a casa, ma Pamela gli spiegò che preferiva salutarlo lì al locale perché sarebbe tornata con la sua amica Carla poiché non voleva lasciarla da sola, lui capì a malincuore, ma si fece promettere di rivederla la sera dopo, sempre al locale, "fantastico" rispose Pamela, aveva trovato il suo bancomat.

La sera dopo si ritrovarono seduti allo stesso tavolo e Giovanni ordinò un'altra bottiglia di Champagne, lei lo faceva impazzire, era capace di risvegliare in lui tutti i suoi desideri sopiti dalla vita coniugale, non era uno stupido, aveva capito che il costo della sua compagnia era la bottiglia di Champagne, ma non avendo problemi economici era disposto a spendere pur di averla seduta al suo tavolo,

Pamela quella seconda sera sembrava ancora di più a suo agio della sera prima e pareva si divertisse a stuzzicarlo, a provocarlo, a lei piaceva come la guardava e a lui ancor di più il suo decolté. Come poteva fare per farla cadere nella sua rete, si domandava, le aveva detto di non essere una prostituta ma era sicuro che avesse bisogno di soldi per accettare un lavoro come quello, doveva farle capire che se fosse diventata la sua amante l'avrebbe viziata parecchio.

"Sai Pamela", iniziò Giovanni, "io da oggi, dovrò venire spesso a Milano, almeno una settimana al mese e l'azienda affitterà una casa per tutto l'anno, mi piacerebbe se mi venissi a trovare più spesso, che ne dici?

Pamela ragionò velocemente, questo voleva dire diventare la sua amante, come fargli capire che il vile denaro era per lei un problema? L'avrebbe mantenuta o pretendeva di stare solo insieme ogni tanto?

"Giovanni" che bello disse, ma io lavoro qua tutte le sere e se tu lavori di giorno ci vedremmo poco.

"Se tu accetti di stare con me non dovrai più pensare ai soldi, ti darò tutto quello di cui hai bisogno, potresti addirittura abitare nella casa che mi affittà l'azienda"

Pamela pensò, che aveva risolto i suoi problemi finanziari, ma doveva metterlo alla prova.

"Giovanni sei molto generoso, però vivo nella vita reale e non aspetto il principe azzurro, domani devo pagare l'affitto e se non gli darò i soldi sarò sulla strada.

"Ti ho detto che non devi preoccuparti" e così dicendo infilò una busta nella sua borsettina e le disse.

Non devi sentire che ti pago, siamo solo amici, voglio aiutarti a toglierti da questo lavoro umiliante, non voglio tu finisca sulla brutta strada sei una brava ragazza. Pamela era sbigottita, l'aveva conquistato in due giorni, sentiva che doveva ricambiare in qualche modo e gli chiese in che Hotel alloggiasse.

"Hilton tesoro, vieni a vedere la mia stanza?", giuro che non ti toccherò con un dito.

Pamela decise di seguirlo e salutando Carla andò via con quell'uomo che sembrava sceso dal cielo.

La stanza di Giovanni era una suite e andando in bagno aveva sbirciato dentro la busta scoprendo che conteneva 3.000 euro, sgomenta pensò che per lei, erano tre mesi del suo stipendio.

Ritornando in camera trovò Giovanni in terrazzo ad aspettarla, vedendola arrivare disse:

"Sei stupenda Pamela, dimmi che ti piaccio almeno un pochino sono disposto a fare pazzie per te, non ti nascondo che mi piaci da morire"

Pamela ubriaca da tutto quel denaro decise che se avesse dovuto farlo per soldi, quell'uomo sarebbe stato quello giusto si avvicinò a lui appoggiandogli la mano sul petto e porgendo il suo viso gli disse "baciami!" Giovanni felice della richiesta appoggiò le labbra sulle sue, aveva un sapore delizioso. La lingua di lei si stava insinuando nella sua bocca dolcemente e le loro mani si iniziavano a cercare. Lui infilò subito una mano nel suo decolté, bello il suo seno, sodo, giovane, lo adorava, abbasso il vestito e chinandosi inizio a baciarle prima un seno e poi l'altro, Pamela apprezzava la sua bocca e iniziò a mugolare e ad emettere suoni inequivocabili di piacere, pensando a quanto ci sapeva fare Giovanni.

In pochi minuti si trovarono sdraiati sul letto e Giovanni ispezionò tutto il suo corpo con la lingua fino ad arrivare al suo fiore prezioso, Pamela nel frattempo si era bagnata e la bocca di Giovanni stava facendo esattamente quello che a lei piaceva, la leccava, la succhiava ed entrava nelle grandi labbra con ardore, le sue dita poi si insinuarono sia in vagina che nella sua bocca, le dita scivolavano dentro di lei procurandole degli spasmi, le dita di lui si spostavano da dentro di lei alla bocca di lui, Giovanni era eccitatissimo e suo malgrado, quando finalmente riuscì ad entrare in lei , durò poco, era troppo eccitato, ebbe un bellissimo orgasmo, Pamela fece finta di godere insieme a lui, ma in realtà era profondamente insoddisfatta delle sue prestazioni. Giovanni, uomo di una volta, poco esperto a letto, non aveva la minima idea di come far godere una donna, Pamela decise di non svelarlo, avrebbe fatto finta di essere soddisfatta, le conveniva.

Giovanni contrariamente a lei, era appagato e si sentiva davvero bene, promise a Pamela che le avrebbe fatto sapere al più presto dove la sua azienda avrebbe preso l'appartamento e che lei si sarebbe potuta trasferire anche da subito. Pamela si mostro entusiasta e gli dimostro con un bacio appassionato di gradire la sua proposta, ma subito dopo quel bacio, lo saluto e tornò a casa sua con la scusa che l'indomani doveva lavorare. Si salutarono sulla porta della camera e Pamela fuggì velocemente in ascensore, lasciando un Giovanni soddisfatto. 

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