Pamela

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Pamela viveva in un piccolo monolocale alla periferia nord di Milano, arrivata dalla Sicilia da piccola con i genitori ed il fratello, ora per trovare la sua indipendenza era andata ad abitare da sola, riusciva a malapena facendo la baby-sitter a pagare l'affitto e andare a mangiare dai genitori più che un piacere, era una necessità.

Suo padre troppo possessivo non l'aveva lasciata vivere liberamente e lei si era vista costretta ad andarsene, non ce la faceva a stare alle regole dei suoi e li aveva convinti che andare a vivere da sola fosse la scelta giusta per tutti.

Bella ed intelligente, un corpo mediterraneo, non troppo alta con un bel seno prosperoso e dei fianchi piacevoli da maneggiare, avrebbe trovato presto il modo di guadagnare qualcosa extra lavoro, infatti, l'occasione si presento quasi subito, una sua amica le aveva proposto di andare in locale notturno la sera a far bere i clienti, un lavoro che poteva essere un arrotondamento se ti fermavi alla bevuta, ma che poteva diventare davvero remunerativo se decidevi di andare oltre.

Carla, quello era il nome della sua amica, le aveva proposto di provare, raccontandole che lei si divertiva molto a provocare i clienti e a farli bere e che prendeva una provigione sugli incassi dal proprietario per tutto quello che riusciva a far ordinare al bar, i camerieri conoscendo il trucchetto versavano solo acqua nei bicchieri delle ragazze così da non rischiare che si ubriacassero anche loro, un sistema poco pulito ma tollerato e conosciuto da molti, se volevi una bella ragazza al tuo fianco per la serata dovevi ordinare da bere per te e per lei e se lo facevi era solo una tua scelta.

Pamela decise di accettare e disse a Carla di passarla a prendere che sarebbero andate insieme quella sera.

Carla arrivò puntuale e arrivarono al locale, in centro a Milano, gente elegante piena di soldi, propensi a buttarli generosamente in cambio di compagnia femminile.

Carla la presento al proprietario, Francesco, lui apprezzo molto Pamela ma le ribadì che doveva far bere il più possibile il cliente se voleva continuare a lavorare lì e che invece quello che ci avrebbe fatto dopo non gli interessava, dopo questa raccomandazione le lascio per andarsene nel suo ufficio.

Le ragazze erano vestite in modo elegante e non volgare, Pamela un tubino nero attillato al ginocchio e Carla un tubino blu, si sedettero al bancone del bar a chiacchierare con i due camerieri, due ragazzi gay bellissimi e simpaticissimi, si vedeva benissimo che stavano insieme ma le donne del locale, comunque, gli giravano intorno sperando inutilmente di attirare la loro attenzione.

Carla presentò loro Pamela e loro furono entusiasti del nuovo acquisto, "Brava tesoro, vedrai quanti ti gireranno intorno sei bellissima e con quel davanzale li attirerai come le mosche sul miele" dissero a Pamela, regalandole un sorriso sincero.

Pamela era agitata ed eccitata allo stesso tempo, il fatto di dover flirtare con degli sconosciuti la eccitava ma dovevano piacerle, quello era il suo limite, sarebbe stata lei a scegliere.

Di lì a poco arrivò un uomo che si portò Carla al suo tavolo e Pamela li vide iniziare a parlare fitto fitto, sorridendo e Carla ammiccava un sorriso davvero intrigante, lui era già caduto nella sua trappola e infatti ordinò subito Champagne al cameriere. "Brava Carla, una bottiglia di Champagne! Sei già a posto con la serata", pensò Pamela.

Guardandosi intorno seduta sullo sgabello del bancone, con le gambe accavallate ed un calice in mano, Pamela si guardava in giro, cercava un tipo interessante, elegante e anche belloccio, non avrebbe flirtato con un vecchio di sicuro.

Non ci volle troppo, incrociò lo sguardo di un uomo seduto al tavolo pochi metri più in là, moro, occhi chiari, da seduto pareva anche alto come piaceva a lei, con calice in mano, la stava osservando e quando i loro sguardi si incrociarono le sorrise, Pamela ricambiò il suo sorriso.

Era decisamente belloccio, piacevole ed accattivante e Pamela accavallò nuovamente le gambe così da far notare le sue splendide estremità all'affascinante sconosciuto.

L'uomo sempre fissandola negli occhi si alzo dalla sedia e si avvicinò a lei, "Buona sera signorina, tutta sola? mi permette di offrirle qualcosa da bere e fare due chiacchiere?" le chiese educatamente. "Si grazie, perché no, piacere, Pamela" rispose lei, "piacere, Giovanni" rispose lui "posso invitarla a sedersi al mio tavolo? E possiamo darci del tu?" "Ma certo Giovanni, diamoci pure del tu!" rispose Pamela.

Al tavolo di Giovanni Pamela si sedette con grazia sempre accavallando le gambe e lancio uno sguardo di intesa alla sua amica Carla che ricambiò con occhiata di approvazione.

Pamela scoprì che Giovanni era a Milano per lavoro, ma che in realtà era pugliese, di Bari, la sua azienda lo aveva mandato a Milano per una settimana per una fiera inerente al loro campo, aveva cinquant'anni e aveva una moglie barese vecchio stampo, casa figli nipoti, faceva solo la nonna e non aveva più tempo per lui.

Pamela ascoltava Giovanni con interesse, capendo che la cosa importante era soprattutto ascoltare questi uomini che chiaramente frequentavano i locali notturni per dare una sferzata di energia alla loro vita monotona ed avere un po' di compagnia.

In effetti Giovanni era proprio solo in quella grande città e a Pamela venne voglia di conoscerlo meglio davvero, "sei sposato da tanto Giovanni?" gli chiese, "Si Pamela, ma la passione è finita da tanto, io invece mi sento ancora vivo e tu ne sei la prova" "Giovanni sei un monello allora!" gli disse Pamela e così dicendo gli sfiorò il braccio quasi casualmente e regalandogli una risata cristallina, Giovanni a quel contatto reagì con un ampio sorriso e si avvicinò alla sedia di Pamela per sussurrarle qualcosa all'orecchio." Pamela non sei una prostituta vero? Sai non vorrei affezionarmi a te" "Ma che sempliciotto aveva trovato" penso Pamela e rispose sinceramente, "no non sono una prostituta, volevi offrirmi qualcosa da bere?" "certo rispose Giovanni dobbiamo festeggiare al nostro incontro, ordiniamo una bottiglia di Champagne" "Bingo" pensò Pamela.

Francesca e...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora