Il ritorno del dott.

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Uno dei più intimi amici virtuali di Francesca, il dottore, la sera prima l'aveva contattata, nonostante avesse una vita sessuale appagante nella vita reale, il dottore per lei era sempre un'attrattiva troppo invitante, era capace di svegliare in lei immediatamente i desideri più reconditi e lei sapeva che era la sua sessualità segreta che le dava la forza di essere la donna emancipata e prorompente che era nella vita.

Quella sera il dottore aveva voglia di raccontarle la sua serata e Francesca si stese sul suo letto e iniziò ad ascoltare con attenzione il racconto che stava per avvivare, già convinta che le avrebbe procurato delle forti sensazioni, e gli disse quindi, "racconta dottore!"

Il dottore le racconto di essere andato, in un locale fuori città, dove era già stato altre volte, ma andandoci, in macchina al buio, attraversando stradine in mezzo la campagna, le raccontò di essersi immaginato di avere lei al suo fianco, "Sai Francesca avrei davvero voluto, guidando in mezzo la notte, poter allungare una mano ed accarezzarti la gamba, sentendo che anche tu mi volevi, avrei guidato piano e ti avrei accarezzato piano, salendo e scendendo sulle tue bellissime cosce, fino ad arrivare al tuo inguine e avrei voluto iniziare a sentirti ansimare, per poi insinuarmi nei tuoi slip di pizzo per scoprire che la tua clitoride era già in un lago, accarezzarla piano e sentire i tuoi gemiti più forti, e mentre la macchina viaggiava nel buio sentire l'urlo del tuo orgasmo nelle mie orecchie e solo a quel punto, fermarmi e andandoci a sedere dietro farti salire sulle mie gambe e possederti fino a godere anche io, baciandoti e intrecciando le nostre lingue con passione, tu ti saresti mossa su di me, insieme a me, le tue labbra nella mia bocca, sarei stato avido dei tuoi respiri e ansimi, sono sicuro che sarei riuscito a farti godere ancora tra le mie braccia, in un abbraccio vero, sai, tu sei la mia amante virtuale perfetta, sei intelligente e delicata, avrei voglia di farti provare davvero le sensazioni meravigliose che proviamo parlandoci al telefono, sono sicuro che sarebbe bellissimo, ma siccome, c'è una possibilità su mille che vedendoci non proviamo le stesse sensazioni, preferisco non rischiare e tenermi questo bel sogno solo per noi."

"Dottore, mi emozioni" gli disse Francesca, è la verità disse il dottore, sei angelo e diavolo, ci sono sere che sei dolcissima e vuoi solo le mie coccole ed altre che mi stuzzichi da vera maestra fino a fare uscire in me la mia vera indole passionale, questo mi appaga da impazzire, sei la donna perfetta dei miei sogni erotici più reconditi, ti saprei portare anche più in alto dei tuoi desideri e so che mi seguiresti, mi desideri come ti desidero io, sei nella mia mente come io sono nella tua, lo sento.

"Dottore anche io con te volo in un mondo segreto, dove la tua sessualità è uguale alla mia, dove posso essere me stessa, esternare i miei desideri sapendo che verranno soddisfatti nel migliore dei modi, non vorrò mai rinunciare a te", "Nemmeno io tesoro, per niente al mondo, anzi quando saremo vecchi mi piacerebbe che ci incontrassimo, probabilmente ci daremmo dei cretini per non esserci incontrati prima, ma vorrei davvero conoscerti, anche se credo di conoscerti meglio di chiunque altro" e sai la cosa che mi piace di più qual è? Che tu riesci a possedermi, tu giochi col mio cervello e mi fai impazzire e sono sicuro che anche nella realtà mi vorresti possedere e io mi donerei a te nella totale sicurezza che faresti di me un uomo felice."

"Però è bello pensare "disse Francesca" che un giorno cederò al desiderio di incontrarti e ti darò appuntamento in un Motel, ti aspetterei, sdraiata sul letto in intimo di pizzo nero, autoreggenti e decolté di vernice tacco dieci. "Che bell'immagine Francesca" disse il dottore." Però," disse lei, " sarò io ad aprirti la porta e a buttarti sul letto, a cavalcioni bacerei tutto il tuo viso, labbra, collo, slaccerei bottone dopo bottone la tua camicia, baciando ogni centimetro di pelle, i miei seni saranno sul tuo viso, ti farò annusare la mia pelle, hai desiderato tanto il mio odore, le tue mani saranno sui mie fianchi, le tue mani che mi slacciano il reggiseno, tu che mi prendi i seni in mano e li baci, li strizzi delicatamente, io butterei la testa indietro dal desiderio e sedendomi su di te sentirei quanto mi desideri, "Sai dottore, non resisterei troppo, lo vorrei sentire, tra le mie labbra, sotto la mia lingua, così da sentirti ansimare, da sentirti mio, per poi possederti, mi siederei sopra di te, e inizierei a prenderti e tu risponderesti con forza, al limite dell'eccitazione mi grideresti "fammi tuo" ma dopo averti fatto godere so' che vorresti possedermi tu, nella tua posizione preferita, mi prenderesti da dietro, senza perderti però il nettare, raccogliendolo tutto con passione, per poi infilarlo fino in fondo e a colpi ben assestati godere di nuovo insieme.

"Francesca, sai che sto per godere vero? Accarezzarmi mentre mi racconti cosa mi faresti, è la cosa più bella e naturale del mondo e io adesso ti farò sentire quanto ti desidero. Godiamo insieme dottore anche io sono vicinissima.

E fu così che anche quella volta arrivarono all'unisono esternando tutto il loro piacere che, anche se virtuale, li appagava completamente.

Francesca e...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora