Matteo sogna

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Matteo corse a casa e si fece una doccia lunghissima, era troppo eccitato, rischiava di rovinare tutto, l'acqua fredda lo avrebbe aiutato a contenere i suoi istinti, scelse con cure gli abiti da indossare e si mise il suo profumo preferito sia sul petto che sul collo e strategicamente sotto l'ombelico, aveva nutrite speranze che Francesca avrebbe annusato anche quel punto del suo corpo. Alle 18.30 era già pronto e impaziente ma doveva aspettare ancora un'oretta prima di uscire di casa, si mise sul suo divano e decise di bersi una birra, forse l'avrebbe aiutato ad affrontare quella situazione intrigante.

Francesca, la sua collega, quella donna fantastica, che vedere camminare da dietro sui suoi tacchi, faceva venire i pensieri più impuri, che tipo di desideri nascondeva? Come l'avrebbe trovata a casa sua in intimo da subito, no, non era da lei, l'avrebbe fatto impazzire ed eccitare parecchio prima di concedersi, sicuramente sarebbe stata elegante, gli avrebbe preparato un calice di vino e lo avrebbe fatto accomodare sul suo divano prima della cena, lei si sarebbe seduta davanti a lui, accavallando le gambe come faceva di solito, ma questa volta gli avrebbe permesso di vedere un po' di più, mamma mia che immagine fantastica.

Finalmente arrivò l'ora di uscire, si avviò verso casa di Francesca e con passo spedito accorciava la distanza tra lui e la sua serata speciale.

Francesca gli aprì sorridente, era bellissima, in quel tubino nero che risaltava la sua figura, la collana di perle poi, da sempre gli faceva "sesso" ma forse lei lo sapeva perché aveva già iniziato a giocherellarci, appoggiandola sulle labbra. Gli piaceva come rideva, una risata cristallina e coinvolgente che dava preludio ad una serata allegra e scoppiettante. Lo invitò a sedersi sul suo divano e gli offrì un calice di vino.

"Allora Matteo, raccontami cosa ti piace fare nella vita dopo il lavoro?" gli chiese educatamente lei. "Sinceramente Francesca vuoi saperlo?" disse lui, le sorrise maliziosamente e facendo toccare i loro calici disse "A questa serata, che possa essere piacevole ed appagante per entrambi" e così dicendo bevve anche quel calice di spumante d'un fiato, la birra e il vino avevano alleggerito le sue inibizioni ulteriormente e il profumo che Francesca emanava gli dava alla testa, senza pensarci due volte si avvicinò alla sua bocca e le sfiorò le labbra con un bacio dolcissimo e capendo che Francesca non si spostava lo trasformò in un bacio appassionato con un intreccio di lingue fantastico. Piaceva a tutti e due, era palese la chimica che esisteva tra di loro, lei rispondeva ai suoi baci, le fece posare il calice e iniziò a scendere con la bocca, collo, orecchio, piccoli baci e le labbra che accarezzavano la pelle. Francesca era rilassata e si lasciava trascinare dalla sua passionalità, ci sapeva fare il ragazzo.

Francesca infilava le mani tra i capelli di Matteo, gli accarezzava il collo, lui, estasiato dalla dolcezza di lei la riiniziò a baciare, e lei rispondendo ancora ai suoi baci iniziò ad accarezzare il suo viso e in un momento di pausa a passargli le dita sulle labbra, dolcemente, adorava sentire le labbra sotto le sue dita, la eccitava moltissimo, lui sentendo il dito scorrere tra le sue labbra, iniziò a succhiarlo, avidamente.

Francesca si alzò da quel divano, lo prese per mano e lo condusse nella sua camera da letto, lui le tolse il vestito, facendolo scivolare piano sul suo corpo, era stupenda, lo eccitava moltissimo e mentre il vestito scivolava lui seguiva il percorso con la bocca, collo, seno, dove si fermò a baciare quei seni tanto anelati, e poi ancora più giù, fino alle caviglie. In ginocchio davanti a lei, ammirava la sua statuaria bellezza, il suo ombelico perfetto, il ventre piatto e il perizoma di pizzo nero che lasciava intravedere il suo fiore meraviglioso, sempre in ginocchio davanti a lei inizio a leccarla, assaggiando quel corpo stupendo che gli veniva donato, era rimasta con la collana e le scarpe e la visione era celestiale, lei si lasciò cadere sul letto di traverso e guardandolo gli disse "SPOGLIATI" , lui obbedì immediatamente al meraviglioso ordine rivoltogli e slacciando bottoncino dopo bottoncino lentamente si sfilò la camicia, i pantaloni, lasciando vedere un boxer decisamente pieno.

Francesca guardava lo spettacolo entusiasta, quel rigonfiamento lasciava presagire un membro di tutto rispetto e la sua voglia era già al limite massimo.

"Muoviti Matteo, non vedo l'ora di assaggiarti" gli disse.

Matteo si sfilò anche i boxer e mostrando un accessorio di tutto rispetto lo avvicinò alla bocca di Francesca, che iniziò a leccarlo avidamente, aveva un buon sapore di pulito, sentiva forte e chiaro anche un buon profumo, forse aveva messo qualche goccia anche sul ventre, si, le piaceva moltissimo e lui approfittando di quella posizione si sdraiò al contrario e inizio a leccarle le grandi labbra spostando il perizoma, finalmente poteva sentire il suo sapore, era dolce e buona come aveva sospettato, sempre senza lasciare la posizione nella sua bocca, che stava sfogando tutta la sua passionalità ormai non più nascosta, le sfilò il perizoma le allargò un po' le gambe e continuando a leccare quel fiore delizioso, inizio a massaggiarle la clitoride con il pollice, delicatamente, mentre il medio si insinuava nella sua vagina, già copiosamente bagnata, tanto da permettere al dito medio di aggiungersi all'esplorazione e al mignolo di solleticare il suo buchino.

Francesca mugolava di piacere sul pene di Matteo, agitando il ventre in un movimento che ricordava la penetrazione, i mugolii si fecero sempre più forti fino a farla urlare di piacere, stava godendo, Matteo la stava facendo meravigliosamente godere.

Matteo uscì dalla sua bocca, la prese dai fianchi, la girò come una bambola e le infilò il suo pene in profondità, la visione del suo deretano alla sua portata lo faceva impazzire, era una visione celestiale, il suo membro entrava e usciva dalla vagina di Francesca, la stava possedendo e a lei sembrava piacere molto, ormai le urla di Francesca riempivano la stanza, ebbe un altro orgasmo e un altro ancora, Matteo era instancabile, un uomo giovane, la differenza ora la capiva, la stava facendo venire ancora, l'ennesimo urlo fece capire a Matteo che forse poteva godere anche lui, fece uscire il suo pene gocciolante e le chiese "Posso finire nella tua bocca mia Dea?" Francesca non se lo fece chiedere due volte, quel membro le aveva regalato orgasmi meravigliosi e meritava di godere nella sua bocca, lo succhiò talmente bene che bastarono due minuti a farlo godere e anche le urla di Matteo riempirono le mura di casa di Francesca.

Si, era stata una buona idea portarsi a casa Matteo, era contenta della sua scelta, Matteo era un amante eccezionale e meritava sicuramente altri inviti a cena.

Francesca e...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora