Un piacevole incontro

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Francesca andava a trovare Andrea sempre più spesso, era quello di cui aveva bisogno oltre al virtuale, mettere in pratica tutte le sue fantasie e lui era quello più indicato, non aveva tabù e la ascoltava con attenzione senza mai giudicarla, anzi aiutandola a realizzare i suoi desideri, per il momento Francesca aveva rinunciato a portare Sonia da lui, ci aveva provato ad invitarla un paio di volte, ma lei era titubante, quindi aveva deciso di lasciarle un po' di tempo per pensarci, le sue avventure reali stavano prendendo il posto di quelle virtuali, aveva sviluppato una spiccata sensualità e ogni incontro casuale poteva sfociare in una bellissima avventura da vivere in piena libertà.

Il giorno prima, per esempio, si era divertita moltissimo a conquistare in un bar in centro a Milano, seduta al tuo tavolino a bere un caffè, aveva lanciato degli sguardi ad un giovane uomo seduto qualche metro più in là. Da principio lui non si era accorto di essere stato "puntato" da questa bella donna seduta con le gambe accavallate, che lasciavano vedere il bordo di un autoreggente, poi appena si era reso conto di essere stato preso di mira, aveva iniziato a guardarla anche lui e questi sguardi erano sfociati in sorrisi, l'uomo ci aveva messo pochissimo ad alzarsi e ad andare verso di lei, presentandosi, "piacere Giacomo" le disse "ciao Giacomo io sono Francesca, piacere" posso sedermi al tuo tavolo tesoro? Le chiese lui? Aspettandosi una risposta affermativa, ma Francesca spiazzandolo gli aveva detto, "perché non mi porti in un posto più tranquillo?"

Esterrefatto, non si era fatto prendere dal panico, si era alzato immediatamente dalla sedia che stava per occupare e porgendo la mano alla misteriosa donna, le aveva risposto "certo cara, abito proprio qui sopra"

Francesca alzandosi dalla sedia si tirò giù un po' la minigonna che mostrava le sue splendide cosce, e si sistemò la borsetta sulla spalla, slacciando volontariamente un bottone della sua camicetta guardandolo fisso negli occhi. Lui la prese per mano, un tocco che diede ad entrambi una leggera scossa, sì, pensò Francesca, funziona.

Giacomo la fece entrare nella hall del suo condominio in Via Vittorio Emanuele, passando davanti al custode, che ammirato guardava la meraviglia che il signor Giacomo era riuscito a conquistare.

L'appartamento di Giacomo era elegante, la fece accomodare sul suo divano bianco chiedendole se volesse un goccio di Champagne, "certo" rispose lei, "in un momento così non può mancare", lei sentiva l'adrenalina della conquista, capiva di avere il potere, lui avrebbe fatto qualsiasi cosa per averla.

Giacomo in effetti era davvero eccitato e le gambe accavallate di Francesca sul suo divano gli procuravano spasmi di piacere al basso ventre.

E così, iniziò Francesca, mi sembra di capire che ti piaccio?" Si tesoro", rispose prontamente lui, "mi piaci e moltissimo" Quindi saresti disposto a fare qualunque cosa per me? Se ti chiedessi di spogliarti come se fossi un toy boy? Hai un bel fisico, mi piacerebbe vederti in uno spogliarello eccitante.

Senza dire più nulla, lui mise una bella musica sensuale e si mise davanti a lei, muovendosi proprio come uno stripper, sapeva muoversi benissimo e a Francesca per un momento venne il dubbio che lo facesse davvero per lavoro, "sei bravissimo tesoro, continua" Giacomo si tolse la giacca lentamente e iniziò a slacciarsi qualche bottone della camicia, lasciando intravedere un petto glabro e muscoloso come piaceva a lei, poi iniziò a slacciarsi la cintura dei pantaloni, facendola sfilare piano dalle fibbie, la prese in mano e a Francesca balenò nella mente che volesse frustarla, invece colpi il divano vicino a lei " dicendole, amore stai scatenando la belva". Continua gli disse lei, mi stai eccitando e così dicendo iniziò ad accarezzarsi i seni da sopra la camicetta, Giacomo a quella vista si massaggio il suo membro facendole capire che si stava ingrossando, si finì di slacciare la camicia e la lanciò su una poltrona, era davvero un bel vedere, pensò lei pregustando la continuazione dello show. Francesca iniziò ad accarezzarsi in mezzo alle gambe, poiché sentiva davvero una crescente eccitazione, intanto lui si stava slacciando la cerniera dei pantaloni e li stava facendo scivolare lentamente verso il pavimento, mostrando un paio di boxer neri molto sexy con la scritta baciami, che fece sorridere Francesca che gli disse "tra poco tesoro, continua" Giacomo era rimasto in boxer, mentre Francesca aveva aperto leggermente le gambe e si stava massaggiando lentamente attraverso i vestiti.

"Devo togliermi anche gli slip tesoro? "le chiese. "togli tutto" rispose lei.

Giacomo si girò di schiena e come un perfetto spogliarellista si iniziò ad abbassare i boxer, scoprendo due natiche sode e allenate, decisamente molto piacevoli alla vista, si chino insieme ai boxer, mostrandole pienamente il suo deretano, bellissimo e perfetto, come un bronzo di Riace, a questo punto se li sfilò completamente e girandosi mostrò a Francesca un pene nodoso, grosso e durissimo, già in piena erezione, e le disse, "sono pronto cara"

Francesca lo inizio a chiamare col dito indice, in silenzio e con l'altra mano si scopri l'inguine mostrando un perizoma rosso fuoco di pizzo trasparente che con la mano stava spostando delicatamente, lo spettacolo che si mostrò a Giacomo fece vibrare il suo pene e avvicinandosi si mise a quattro zampe iniziando a leccarle le autoreggenti di rete nera dalla caviglia, poi sfilò il piedino dalla decolté di vernice nera tacco dieci e se lo mise in bocca, la rete permetteva di sentire per entrambi il calore della bocca e della lingua e Francesca si sdraiò un po' di più su quel bianco divano che stava per regalarle un infinito godimento. Giacomo stava salendo, polpaccio, coscia, che sapore meraviglioso aveva questa donna, che regalo divino, Giacomo sentiva il profumo di Francesca tanto le era vicino, vedeva attraverso il pizzo rosso una vulva rosa in attesa di essere leccata, cosa che fece immediatamente, lecco il suo perizoma da sopra il pizzo, Francesca sentendo il caldo iniziò a mugolare e lui si fece più audace e spostò col dito il perizoma infilandoci la lingua, senti sotto la lingua il sapore di una donna in calore, sentì la sua clitoride gonfia, il suo pene pulsava, desiderava infilarsi in quel paradiso di donna, ma il suo cervello voleva farla godere, sentirla gridare in un orgasmo prorompente. Ci stava riuscendo benissimo, lei sempre più persa nei fumi del piacere aveva deciso di sfilarsi il perizoma ma restare vestita, la gonnellina corta e larga le permetteva di allargare le gambe lasciando entrare quel piacere meraviglioso che era la lingua di quell'uomo sconosciuto, si uno sconosciuto stava per possederla e lei era molto eccitata.

Lui le alzò le gambe al petto e inizio a succhiarla alacremente, dal buchino alla vagina, leccava e succhiava, piano, lei si teneva le gambe al petto regalandogli la sua intimità in maniera completa, felice di farsi possedere dalla bocca di quel magnifico uomo.

La fece venire urlando, ma subito dopo il primo orgasmo la prese con forza e infilò il suo membro dentro la sua vagina umida e vogliosa, adesso la stava possedendo, era sua quella splendida donna, il suo pene entrava e usciva da quella magica apertura si era donata a lui con passione e lui l'aveva presa con ardore, la stava prendendo, forte e deciso e lei urlava, urlava come piaceva a lui, eccitata stava godendo ancora, evidentemente essere presa cosi le piaceva moltissimo e quando lui la giro di schiena fu ancora più felice di essere presa da dietro sentendo sbattere contro le sue natiche il ventre di quello splendido uomo.

"prendimi, fammi godere" gli disse "volentieri tesoro sei mia adesso" rispose lui.

"Mattinata interessante" pensò Francesca mentre tornava a casa, "lo devo fare più spesso, per secoli sono stati gli uomini a prendere l'iniziativa, era ora che noi donne prendessimo in mano la situazione, mi piace, mi piace conquistare, possedere, rubare la mente di un uomo che non si aspetta di essere "catturato" 

Francesca e...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora