Desideri hot di Francesca

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La mattina dopo appena sveglia Sonia chiamò Francesca e le raccontò la sua nuova esperienza, le descrisse per filo e per segno ogni cosa che si erano scritti e che si erano promessi di ritrovarsi quella sera.

Francesca fu molto felice che Sonia si fosse un po' disinibita e le disse che presto avrebbe capito quanto fosse davvero eccitante ed appagante, ogni sera conoscere un uomo diverso, con il suo carattere, con i suoi pregi ed i suoi difetti, quello timido che dovevi essere tu a spronare, quello sfacciato che subito iniziava a parlare di sesso come se ti conoscesse da anni, quello romantico che ti trascinava in un mondo di favole dove principi e principesse esistevano ancora e il trasgressivo, con racconti hard di cose che mai avresti immaginato potessero eccitare un uomo, ricordava una sera di aver incontrato Max, che l'aveva implorata di diventare il suo schiavo, di lasciarsi leccare i piedi e che si sarebbe fatto calpestare con le scarpe volentieri, a questo tipo di richieste Francesca non era abituata ed onestamente preferiva trasgressioni un po' meno hard, aveva però scoperto che le piaceva giocare con ogni tipo di sextoy e Andrea il suo amante reale, quando la portava nella sua stanza rossa le faceva provare ogni tipo di piacere, anche quello anale era diventato piacevole e adesso era lei che chiedeva di essere sodomizzata.

Fausto ed Andrea erano i suoi amanti abituali, ma ultimamente Fausto aveva mostrato disagio a possederla con Andrea e le aveva chiesto un paio di volte di averla da solo, Francesca aveva rifiutato, non voleva un rapporto esclusivo tra loro, lui allora si era allontanato e Francesca aveva iniziato a vedere solo Andrea, lui le aveva aperto un mondo, un piacevole mondo di piacere. Andrea si dedicava completamente al piacere di Francesca a volte non godeva nemmeno, per lui l'importante era che godesse lei, l'ultima volta che era stata a casa sua, Andrea l'aveva fatta godere più volte, non era mai contento e quando godeva andava avanti facendo scoprire a Francesca gli orgasmi multipli, un esperienza unica che la lasciava spossata e appagata, la faceva impazzire passandole sul corpo un cubetto di ghiaccio, per poi passare con la lingua negli stessi punti facendole venire i brividi, poi legava i suoi polsi alla testata del letto rotondo e iniziava a passarle vibratori di tutte le forme ovunque, c'erano degli attrezzi enormi che Francesca non aveva mai visto e vibratori minuscoli che si infilavano in buchi mai esplorati, le piaceva tutto quello che lui le faceva, erano serate dedicate a lei, e lei lo apprezzava moltissimo e accettava sempre volentieri i suoi inviti.

Andrea era un uomo vigoroso ed era capace di fare sesso per ore, godendo più volte anche lui, il suo membro grande e nerboruto, le regalava sensazioni intense, era lei che ad un certo punto della serata gli abbassava la cerniera lo tirava fuori e se lo leccava con passione, adorava sentire Andrea gemere, adorava sentirlo nelle sue mani, nella sua bocca, amava girare la lingua sulla punta, lentamente e sentire i suoi mugolii di piacere per poi farselo dare, con forza era un amante eccezionale e non avrebbe rinunciato a lui facilmente. Dopo aver fatto sesso con Andrea si sentiva davvero appagata ed era persino capace di stare un paio di giorni senza sesso.

Le dispiaceva per Fausto, ma sentiva che si stava innamorando di lei e non voleva illuderlo, lei non voleva rapporti seri, era libera di corpo e di mente e non voleva nessuna costrizione, ne voleva appartenere a nessuno.

Il sesso era sempre più importante nella sua vita e il suo appagamento era diviso tra realtà e virtuale e non voleva rinunciare a nessuno delle due. Ultimamente poi le era venuta voglia di spingere Sonia a qualche altra esperienza, magari un po' meno virtuale e il suo cervello stava già escogitando nuove idee,

Sonia adesso aveva un amante reale, Sonia aveva anche un amante virtuale, le mancavano esperienze speciali, trasgressive, quelle che ti danno nuova adrenalina, Francesca aveva avuto esperienze omosessuali solo virtuali, ma adesso avendo conosciuto Sonia, le stava anche venendo voglia di provare davvero con una donna e Sonia le piaceva, il suo corpo morbido le dara sicurezza era curiosa di sentire tra le sue mani il suo seno abbondante, di leccare i suoi capezzoli, di succhiarli facendola urlare di piacere, e chissà forse Sonia le avrebbe anche concesso di scendere con la bocca, chissà che sapore aveva, ma la eccitava l'idea di entrare nella sua vulva, di cercare con la lingua la clitoride e di girarci intorno e di scendere, in vagina, bere i suoi umori, chissà se le sarebbe piaciuto.

Leccarsi poi a vicenda, fare un bel sessantanove, succhiarsi fino allo sfinimento, ci pensava sempre più spesso, l'ingenuità di Sonia la intrigava, le piaceva anche l'odore della sua pelle sudata in palestra e vedere quei seni saltellare sul tapis, l'aveva più volte eccitata, e le sue natiche belle abbondanti, si metteva a pensare come sarebbe stato affondare la faccia li in mezzo, leccarle il buchino, chissà se, se lo era mai fatto leccare e magari infilarle un dito, un dildo o anche un vibratore dei suoi, facendola urlare di piacere.

Si era proprio attirata dall'idea ma non aveva idea di come poter realizzare il suo desiderio, fino a quel momento, Andrea, Andrea era la soluzione, le avrebbe parlato di Andrea, l'avrebbe convinta a farsi possedere da lui, con lei presente, e poi sarebbe stato tutto più facile.

Francesca e...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora