Capitolo 11

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Anne era arrivata a Londra quel pomeriggio, con i suoi capelli pettinati perfettamente ed un tailleur verde bottiglia. Mostrava sempre più anni di quelli che aveva in realtà, ma da buon avvocato il quale era, preferiva indossare completi sobri ed ingessati, forse era anche per questo che non riusciva a trovare un uomo da almeno tre anni. Qualcuno le girava attorno, ma aveva riconosciuto che questi lo facevano più per i suoi soldi o per approfittarsi della fama del figlio che per vero piacere. A quasi cinquantacinque anni aveva iniziato a capire quali persone facevano a caso suo e quali no e questo lo aveva capito a sue spese, dopo un matrimonio finito rovinosamente. Questo l'aveva resa leggermente più fredda e distaccata, ma non con i suoi figli. Gemma ed Harry erano sempre stati le gioie della sua vita e l'avevano resa una persona davvero orgogliosa della sua famiglia. Li mancavano terribilmente tanto, in ogni momento, per questo motivo cercava di essere sempre presente per loro due, soprattutto per Harry che tra i suoi due figli era quello più insicuro e bisognoso nonostante le apparenze. Appena scese dal taxi vide i suoi due figli aspettarla fuori dal ristorante, li aveva dato un'ottima educazione e per questo era ancora più fiera di se stessa e dei suoi due bambini. Non più tanto bambini ma ai suoi occhi, Harry e Gemma erano ancora i suoi piccoli che avevano bisogno di lei in ogni istante.

Harry baciò la guancia della madre mentre Gemma ripeteva quanto fosse brutto quel vestito, ma Anne le sorrise e l'abbracciò scompigliandole leggermente i capelli.

«Avete una prenotazione?» - chiese il ragazzo alla porta, capendo solo in un secondo momento chi avesse di fronte a sé.

«Un tavolo per tre a nome Cox» - fece Harry con la sua voce bassa e rauca. Il cameriere annuì e li scortò fino al loro tavolo decorato con rose bianche, in una sala appartata con altri due tavoli di cui uno vuoto, fu grato di non esser stato riconosciuto, o almeno interrotto, da nessuno, anche se aveva notato qualche sguardo loquace da più di una cameriera e forse anche un cameriere. Harry nonostante fossero passati molti anni, a quel tipo di sguardi non si era ancora abituato.

«Questa sera mi parlerai finalmente di questo dottore? Ho dovuto sapere di lui tramite 'People'» - chiese la donna non appena si accomodò sulla sedia. Aveva sempre avuto un rapporto aperto con entrambi i figli, forse anche troppo aperto su certi versi, voleva essere un po' come la loro migliore amica ma non sempre questo accadeva - «Quando me lo farai incontrare?»

«Fallo incontrare prima a lui!» - disse ridendo Gemma, beccandosi un calcio dal fratello minore, certe cose nonostante l'età e la fama non erano cambiate per nulla, Anne sorrise alla scena - "I miei bambini" - si ritrovò a pensare mentre i due ragazzi continuavano a battibeccare come adolescenti.

«Ti sei proprio rincoglionito da quando ti sei innamorato!» - Gemma stuzzicò nuovamente il fratello minore non appena Harry glielo concesse. Il ragazzo divenne rosso in viso, quella parola lo faceva sentire così strano, non era mai stato innamorato in vita sua. Gli era piaciuto qualche ragazzo, ma non era mi stato davvero sentito in quel modo e le parole ti amo le aveva al massimo cantate.

«Raccontami di lui» - disse Anne alzando gli occhi al cielo non appena vide Harry buttare delle molliche di pane addosso a sua sorella.

«Si chiama Louis, ha quasi venticinque anni ed è un dottore»

«Oh no ragazzino, non mi accontento di così poco» - insistette la donna, Harry sbuffò prima di iniziare a raccontare di Louis, omettendo la parte fondamentale del discorso dove diceva che non si erano mai incontrati.

«È lunatico come ben pochi, un momento vorresti amarlo ed il momento dopo ammazzarlo, è peggio di Gems quando ha le sue cose - Harry si beccò uno schiaffo sulla spalla da parte della sorella ma continuò - È ambizioso, voleva fare il neurologo fino a qualche settimana fa, ma qualche giorno fa ha cambiato idea, vuole specializzarsi in traumatologia. Ha dovuto dire ad un bambino di nove anni che non avrebbe più camminato dopo un trauma alla spina dorsale e lui vuole combattere questa cosa, vuole risolvere tutti i problemi del mondo, è forse la persona più altruista e coraggiosa che conosca. È buono e non pretende nulla in cambio, nemmeno da me, non vuol far parte solo dei miei casini, vuole anche aggiustarmi. Mi fa sentire così bene che neanch'io ci credo davvero. Il suo colore preferito è il rosso, è insicuro di se stesso e non è mai uscito fuori dal paese anche se il suo sogno è quello di visitare la Spagna ma finché non andrà lì si accontenta del parco sotto casa sua oppure del Richmond Park, che è anche il suo luogo preferito» - disse velocemente Harry senza prendere nemmeno il respiro, fece un piccolo sorriso che somigliava più ad una smorfia di compiacimento quando capì tutto ciò che aveva appena detto. Lo conosceva bene, più di quanto sua sorella, Ed e se stesso immaginavano. Conosceva Louis da più di tre settimane e di cose su di lui ne aveva imparate molte senza nemmeno accorgersene. Ricordava anche i più piccoli dettagli ma in fin dei conti si trattava di Louis e tutto era importante.

Birthday's Presents || Larry Stylinson AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora