Capitolo 22

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«Ho bisogno di aria» - disse tra sé Harry guardandosi intorno, aveva decisamente bisogno di allontanarsi da quel posto e da tutti quegli abbracci e baci, soprattutto quest'ultimi, dati e non dati.

Louis non aveva baciato Connor.

Niall e Sam avevano abbracciato il dottore, subito dopo essersi staccati dai rispettivi fidanzati, con una scusa davvero pessima, evitando così che Louis e Connor si anche solo sfiorassero. Non si era buttato nemmeno nelle braccia di Harry, non lo aveva baciato, ma era già un passo avanti, almeno era ciò che si ripeteva il cantante e poi quel 'A noi', non era stato solo frutto della sua immaginazione, Louis lo aveva detto davvero, aveva alzato il bicchiere nella sua direzione ed aveva brindando a lui, a quel 'noi' che stava facendo uscire il cantante fuori di testa ed il cuore dal petto.

Harry afferrò la bottiglia di champagne ancora pieno e la portò con sé, fortunatamente nessuno lo aveva visto lasciare il privè, non aveva voglia di spiegare, ancora, perché odiasse stare lì, non era palese e giusto?

«Ti ho portato la giacca, stare solo con quella camicia non è il massimo. Qui fuori si gela» - disse una voce alle spalle di Harry. Questo chiuse gli occhi per qualche istante, cercando di realizzare cosa stesse succedendo, cercando di capire se quella voce appena sentita era frutto della sua simpatica immaginazione, dello champagne, oppure reale, per questo motivo si voltò, gli occhi ancora serrati per paura, per non incombere nella delusione di aprirli e non vederlo lì, ma invece c'era. Louis era lì davanti a lui a porgergli la giacca che aveva lasciato all'interno del locale.

«Non ci avevo pensato» - ammise, andandosi a sedere su uno degli scalini poco lontani dalla porta, raggiunto subito dal dottore che con sua sorpresa, si sedette proprio accanto a lui.

«Perchè sei qui, Louis?»

Il dottore alzò le spalle, Harry poteva sentire il suo corpo tremare e non per il freddo - «Non lo so, ero venuto solo a darti la giacca, come ti ho detto» - Louis si alzò di scatto ma fu fermato dalla stretta di Harry sul suo polso.

«Resta ancora un po', non andare» - Harry rimase seduto su quei gradini sporchi, mentre continuava a stringere il polso del ragazzo, a strattonarlo leggermente per farlo tornare seduto, proprio accanto a lui. Girò la testa ed alzò lo sguardo fino ad incontrare quello di Louis, che non si era mai mosso dal suo viso. Una brivido corse lungo la schiena di Harry, uno scintillio negli occhi per quanto riguardava Louis.

Blu nel verde, come non era mai successo prima.

«I tuoi occhi...»

«Cosa?» - chiese confuso il liscio, portandosi la mano libera sul volto.

«Sono più scuri del solito»

«Succede quando indosso le lenti a contatto o se sono stanco. In questo caso, entrambe...» - Louis dopo l'ennesima leggera pressione sul suo braccio, decise di tornarsi a sedere, questa volta leggermente più lontano dal corpo di Harry.

«Sono meravigliosi».

Harry avrebbe voluto chiedergli come si sentiva riguardo tutta quella situazione, la loro situazione, come stava vivendo l'amore che aveva trovato dopo di lui, ma semplicemente gli chiese solo ed un sincero - «Come stai?»

«Ho solo freddo» - rispose immediatamente e solo in quel momento Harry si accorse che il ragazzo indossava solo una maglietta a mezze maniche, il cantante allora non ci pensò due volte e senza troppe cerimonie gli porse la sua giacca.

«Se hai ancora freddo posso abbracciarti» - scherzò il riccio, cercando di stemperare, senza riuscirci, la tensione che si era venuta a creare fino a quel momento.

Birthday's Presents || Larry Stylinson AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora