Capitolo 30

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Sehnsucht.

È quasi impossibile tradurlo, ognuno dà una sua definizione, ognuno vede un diverso tipo di amore, ma nessuno vede un amore felice. Sehsucht è un desiderio, è un bramare colui che si vuole, che si desidera, che si ama, fortemente. Ma è tutto collegato al dolore perchè quella persona non si può raggiungere ed allora sfocia in pena e dolore, si finisce per considerare l'amore come la morte, qualcosa che ti ingloba totalmente e mette fine alla tua vita.

Harry aveva scritto a Louis di essere il suo Sehnsucht la notte tra la vigilia e natale, poco dopo il loro primo bacio. Era un romantico di altri tempi, lo sapeva bene e trovare parole comuni per indicare ciò che aveva provato a dicembre e ciò che provava quattro mesi dopo era troppo difficile, ecco perchè era finito su quel vecchio ed inutilizzato termine tedesco, perchè ad Harry piacevano le cose vecchie, inutilizzate e difficili. Forse era per questo che continuava a pensare ogni giorno al liscio, indipendentemente dall'ora, dal momento o dall'occasione. Harry era un continuo pensiero su Louis. Si chiedeva almeno sei volte al giorno cosa stesse facendo, almeno quindici volte se tutto andasse bene nella sua vita, un paio di volte finiva a pensare a quell'odioso di Connor ed infine si ritrovava a pensare di fare l'amore con lui. Ed allora tutte quelle camere d'albergo di gran lusso diventavano solo una prigione del suo corpo, la sua anima era stata lasciata in una piccola ed anonima stanza d'ospedale di una grigia Londra, mentre il suo cuore se ne andava a passeggio insieme a Louis.

Harry si buttò a peso morto sul letto, allungò il braccio fino ad afferrare il suo telefono ed osservare la foto di un Louis dormiente che aveva scattato settimane prima. Louis era meraviglioso, lo era sempre, ma quando dormiva, quando il suo viso era completamente rilassato ed i capelli gli ricadevano confusi sulla fronte, raggiungeva una bellezza indescrivibile, una bellezza che toglieva il fiato a tutti, ma soprattutto ad Harry, che la prima e l'unica volta che gli aveva detto 'Ti amo', l'aveva fatto mentre questo dormiva, stretto tra le sue braccia.

Il ricordo di Louis, di quei giorni, non andava a consumarsi anzi, ogni giorno di più Harry sentiva il bisogno di stringerlo o anche di sentire solo il suono della sua voce, aveva paura di scordarla. Con Harry, la formula del 'Passerà ed un giorno ti sveglierai senza più pensarci' non funzionava affatto. Lui ogni mattina si svegliava e subito poggiava lo sguardo sulla parte vuota nel letto, vedendola effettivamente senza di Louis, lo cercava ancora qualche secondo nel tepore della camera da letto ma il dottore non c'era, non era lui che aveva scelto.

Allora lo immaginava ancora un'altra volta lì con lui a tenersi stretti, a baciarsi le labbra, il collo, la fronte e gli occhi chiusi, a fare l'amore con quel corpo e così finiva per darsi piacere da solo, immaginando ancora una volta il corpo nudo e perfetto di Louis, muoversi sotto di lui.

Non l'avrebbe tradito nemmeno con il pensiero.

***

Nialler: Allora ne sei sicuro? Stasera andrai da Connor...

Lou: Credo che sia il momento giusto

Nialler: Avevi promesso che la tua prima volta sarebbe stata con la persona giusta, non nel momento giusto.

Nialler: Sappiamo che Connor non è nè il momento nè la persona giusta e rimpiangerai questa scelta per molto tempo, forse per tutta la tua vita.

Lou: La tua prima volta è stata a diciassette anni in macchina, sotto un garage e con uno con cui ti frequentavi da meno di un mese.

Nialler: Sì hai ragione, forse non ho avuto le candele e lui è stato un po' rude, ma in quel momento amavo Steve ed ero pronto per fare un passo del genere.

Lou: Non si chiamava Derek?

Nialler: Oh sì è vero! Steve è stata la mia prima volta da attivo.

Lou: Ed anche l'ultima

Birthday's Presents || Larry Stylinson AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora