Capitolo 16

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@Louis_Tommo23 hai disattivato il tuo profilo.

***

«Salve dottore, posso parlarle un attimo?»

«Accomodati Tomlisnon, cosa deve dirmi?» - il primario del reparto di ortopedia, un illuminare secondo le voci dell'ospedale, aveva sempre messo timore a tutti, soprattutto a Louis, per questo prima di prendere quella decisione ed andare a parlare con lui aveva davvero ben ponderato quella scelta, ma voleva, anzi, doveva farlo perchè era stanco di incontrare quello che un tempo era stato il suo migliore amico. Non parlavano da quasi un mese, il silenzio più lungo da quando si conoscevano, capitava anche a loro di litigare, di non parlarsi per un paio di giorni, ma sempre uno dei due tornava con la coda in mezzo alle gambe ed un sorriso, perchè sapevano che non ce l'avrebbero mai fatta senza l'altro. Tranne quella volta, Louis era irremovibile dalla sua posizione. Niall ci aveva provato in tutti i modi, chiamate, messaggi, lettere, l'aveva persino chiuso in uno sgabuzzino dell'ospedale ed obbligato a sentire le sue scuse, ma niente, Louis non cedeva.

In realtà era stato quasi sul punto di perdonarlo quando una sera, senza volerlo, l'aveva sentito piangere al telefono con sua madre, dicendo quanto si sentisse pentito per quello che era successo, ma Louis aveva scrollato le spalle ed aveva continuato ad andare avanti, fingendo indifferenza ma continuando a consumarsi, poco a poco, nel suo dolore.

La decisione di lasciare il Royal London Hospital era stata ormai presa e secondo Louis quello era l'unico modo per mettere la parola fine a tutto: non gli importava se per qualche tempo fosse rimasto disoccupato e con la cinghia tirata al collo, doveva andare via da quella struttura che non solo l'aveva visto diventare un bravo dottore ed un ancora di più migliore amico, ma l'aveva visto trasformarsi in un uomo ed innamorarsi per la prima volta.

Louis continuando a camminare per quei corridoi rivedeva i momenti passati con Harry, a scriversi di cose che lui nolente, doveva dimenticare.

***

Harry: Mi rendi così felice.

***

Harry: Louis non mi importa come sei, ti vorrò in qualsiasi caso.

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Harry: Queste sensazioni le provo solo con te.

***

Harry: Non riesco a trovare la forza per stare lontano da te neanche un attimo.

Louis: Harry, hai appena citato Twilight...

Harry: Ehm, forse?

Louis: Sii più creativo.

Harry: Sto scrivendo una canzone su di noi.

Louis: E di cosa parla?

Harry: Di quanto tu mi faccia sentire vivo.

***

«Vorrei andare via...» - ammise Louis, continuando a strusciare le mani sudate sul tessuto dei jeans neri, i suoi preferiti.

«Se posso chiederle, come mai un bravo dottore come lei vorrebbe andarsene da una struttura di prestigio come la nostra?»

«Ho problemi con il personale» - Louis continuava a sentirsi fortemente a disagio sotto lo sguardo inquisitorio di quell'uomo, era comunque il suo capo.

«Vuole essere trasferito in un nuovo reparto? So che al pronto soccorso stanno cercando dei tirocinanti e potrebbe esserle d'aiuto visto la specialistica che sta per intraprendere. Anzi, volevo farle i miei più sentiti complimenti per essere rientrato nel corso di traumatologia, non è da tutti, ma sappiamo entrambi che lei è un tipo troppo in gamba»

Birthday's Presents || Larry Stylinson AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora