Cinque

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Accarezzo la schiena nuda di mia moglie, godendomi i pochi attimi di silenzio di cui riusciamo a godere da quando Grace si è improvvisata cantante lirica e Darren ha deciso che dormire nel nostro letto è meglio che dormire nel suo.

Sul serio, non facevo l'amore con mia moglie da due settimane intere, troppo stremati dai bambini. Ricordo ancora quando non passava giorno in cui non riuscivamo a metterci le mani addosso. Ogni momento era buono e riuscivamo a farlo anche più di una volta al giorno. Bei tempi quelli, bei tempi.

«A che pensi?»

Abbasso lo sguardo. «A quanto riuscivo a scoparti anni fa, adesso dobbiamo davvero accendere un cero per farlo.»

Avery sghignazza sottovoce, non vuole farsi sentire dai bambini e fa bene. Ho in programma di sprofondare tra le sue cosce ancora una volta prima che la svegli suoni e i nostri figli inizino a diventare piccoli tornado impazziti.

«Ammetto che era mancato da matti anche a me. A volte vorrei saltarti addosso ma c'è sempre qualcosa che lo impedisce.»

«Al momento» rotolo sopra di lei, «non c'è niente che ce lo impedisca e quindi...» le allargo le gambe, sistemandomi tra di esse e con una singola spinta sprofondo dentro di lei. Chiudo gli occhi, reprimendo un gemito sonoro e poggio la fronte sulla sua.

Avery ansima sulla mia bocca e stringe le cosce attorno alla mia vita. «Guarda come ci siamo ridotti» mormora, strizzandomi le braccia.

«Non disprezzare il missionario, è l'unica posizione che non fa scricchiolare questo cazzo di letto. A proposito, dobbiamo cambiarlo. Non posso scopare mia moglie con l'ansia che i bambini si sveglino nel bel mezzo della notte perché sentono le assi fare un casino» sprofondo con più forza dentro di lei e la presso sul materasso. Dio, quanto mi era mancato.

«Sì, sì a tutto» geme, stringendo le labbra.

«E ci prendiamo un fine settimana solo per noi il mese prossimo. Grace avrà sei mesi e sarà grandicella abbastanza da poter essere lasciata con i nonni. Darren se la spasserà insieme a loro» continuo a spingere e spingere, con una certa profondità e lentezza. Sì, sto scopando mia moglie mentre facciamo piani per il prossimo fine settimana.

«Così puoi scoparmi per tutto il tempo? Scommetto che non appena arriveremo sarai il primo a chiamare per sapere come stanno i bambini» se la ride.

«Tu non vorresti saperlo?» mi fermo a guardarla.

Avery muove i fianchi e ciò mi distrae abbastanza da permetterle di scambiarci di posizione. «Sul pavimento» bisbiglia sulle mie labbra gonfie.

Faccio come mi dice e ci trasciniamo sul pavimento, poi poggio la schiena al materasso. Avery inizia a muoversi con più velocità, come se sentisse l'urgenza di venire. Io, invece, vorrei godermela, ma come si resiste a una dea che ti cavalca fino allo sfinimento? È impossibile. Dunque, mi ritrovo a sollevare i fianchi così da poterle andare in contro e sì... devo ammetterlo, mi era mancato scoparla anche così.

«Ti amo, D» sussurra sulle mie labbra.

La guardo negli occhi e lo vedo, mentre si prende tutto quello che vuole. Mi ama. Proprio come la amo io, con tutto me stesso.

«Ti amo anch'io. Sempre di più» ansimo come un dannato quando sento la pressione risalire ed esplodere tre secondi dopo.

Avery viene nello stesso istante in cui mi lascio andare ed è divino. Mi fa impazzire venire insieme a lei, è come se fossi ancora più connesso al suo corpo, alla mente, il cuore. Come se fossimo un unico essere.

«Prometti di scoparmi ogni giorno così da oggi in poi. Mettiamo la sveglia alle cinque e lo facciamo. Anche se siamo distrutti» si china su di me e mi abbraccia.

𝐃𝐄𝐕𝐎𝐍, 𝐇𝐀𝐑𝐑𝐘, 𝐌𝐈𝐂𝐇𝐀𝐄𝐋, 𝐑𝐎𝐍𝐀𝐍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora