Se i piedi che s'inseguivano avessero parlato, quel giorno, io non li avrei ascoltati. Li fissavo, ma i pensieri coprivano ogni suono del mondo oltre le mie orecchie. E scappavano quel giorno sull'asfalto, inseguiti da una pesante angoscia che il mio passo svelto non riusciva a seminare.
Fu durante quella strana competizione che, come in un sogno, qualcosa mi attirò verso quella vecchia panchina. Dapprima vaga sagoma familiare, si raffinò a suon di passi fino a riconoscere l'inconfondibile sfumatura chiara dei suoi capelli. Guardava per terra, quell'angelo (forse caduto dal cielo al momento giusto?).
Mi sedetti sul legno muschioso, appoggiandomi allo schienale in una posa che definirei più scomposta, che rilassata.
Donando uno sguardo al cielo grigio, colpii per primo.Da quanto tempo. (E che gradita sorpresa!)
Hai ragione. Da quanto tempo? Sei anni?
(Butto un occhio al telefono). Sono oggi 6 anni, 9 mesi, 13 giorni, 7 ore e 21 minuti, indicativamente. In quanto ai secondi...
Davvero li hai contati? (Il tono è più irritato, che sorpreso).
Ma no, ti stavo prendendo in giro! (Trattengo un risolino, non senza sorridere).
Ma che te l'ho chiesto a fare... Ammetto però che in qualche modo sarebbe sembrato romantico (E per questo era ovvio che fosse una balla, sembrò voler aggiungere).
Suvvia, sai che sono romantico, a modo mio. (Forse però, romantico non è la parola giusta...).
Tu fai tutto a modo tuo. (Segue un momento di incertezza (Ah, le donne...)) A proposito, che è successo in questi anni? (Strano che non l'abbia chiesto prima io)
Da quando sei partita intendi, o da quando...
Da quando non ho saputo più niente di te. (Colgo una tacita accusa?)
Beh, un pò le solito cose... Mi occupo dei miei affari e continuo a studiare. Si va avanti insomma. E tu?
Lo stesso, più o meno. Avevo trovato un lavoro là, ma poi. (Sospiro) E' andata come è andata. (Il volto è ancora più cupo. Tasto dolente!?)
Non era solo lavoro quello che avevi trovato nel nuovo mondo, vero?
(Non risponde, invece alza lo sguardo a cercare il nulla davanti a se, il più lontano possibile.) ... Non ha più importanza. Almeno, non come pensavo.
(Mi unisco a lei nel cercare le stelle dietro l'orizzonte.) Mi spiace... E' per questo che sei tornata?Tra le altre cose, si.
(Mi spiace davvero. Meglio cambiare argomento.) In ogni caso sono felice di vederti. (Mi abbozza un sorriso stirato.) Ti sei sentita con qualcuno degli altri?
(Scuote la testa tristemente) No, non volevo vedere nessuno. Tu sei il primo.
Allora non sai niente di cosa è successo in questi anni? (Menomale (si fa per dire), almeno qualcosa di buono c'è da raccontarle!)
Perchè cosa è successo? (Sono stato troppo deciso, adesso sembra davvero preoccupata!)
No, no, niente di brutto (Bugia), mi riferivo agli altri: non sapevi che Giovanni si è sposato?
Davvero? Mica con Giulia? (Finalmente i suoi occhi hanno ripreso a brillare un pò.)
Macchè, si sono lasciati poco dopo che sei partita. Ha conosciuto una bella ragazza mora tramite un suo amico, poi sai, una cosa tira l'altra... Hanno festeggiato un anno di matrimonio qualche mese fa.
Menomale, Giulia non l'avrei proprio sopportata! (Che piccola serpe, e pensare che a me stava più simpatica Giulia... E' proprio vero che a volte si odia più per un'idea che per altro. Mi scappa un sorriso.)
Beh, mica finisce qui! Andre e la Susi si sono lasciati, ma sono rimasti molto amici. Da quello che so si tengono in contatto, anche se sono tutt'e due fidanzati.
Detto così si può pensare male. (Giusto per non essere maliziosi vero?) E Claudia?
Ah, Lei si è trasferita a Milano, prima studiava lì ma poi ha trovato lavoro e credo oramai si sia sistemata, nessuno l'ha più risentita, credo (Anche io sono poco aggiornato, in effetti).
E il Faro? Non l'hai più rivisto?
Il Faro? No, invece lo vedo ogni tanto, è rimasto qui e lavora in una piccola ditta, ma niente di particolarmente redditizio. Anche lui porta avanti il suo capezzale, come si suol dire.
Non credo che il detto fosse proprio quello! (Ride distratta, che meraviglia...)
Ah no? Non sono molto bravo in certe cose! ((Eppure aveva anche un senso...) Rido anche io...ma come ho fatto senza di te?)
Che mi dici di Cristina?
Chi lo sa... Lei l'abbiamo persa, nel senso che aveva litigato peso con Alessia ed è andata a finire che per evitare lei ci ha scansati tutti. Frequenta altre persone, immagino.
Che peccato, non me lo sarei mai aspettato... (Eppure con certi lavori meglio perderli che trovarli, no?) Quante cose che mi sono persa... Invece ho saputo di Lore... Mi è dispiaciuto tanto.
Si, purtroppo nessuno poteva far niente. Siamo stati con lui fino alla fine. Poi sai, ognuno ha avuto i suoi lutti, qui in paese. (Tralasciando i dettagli...).
Mi dispiace non averlo saputo prima, avrei trovato il modo almeno di chiamarlo. (Ci stiamo entrambi lasciando andare alla nostalgia, purtroppo, ma è un naufragare lieto.)
Invece sai Carlo? Ha finito in tempo record ed ha coronato il suo sogno. Adesso lavora per loro, ma te lo immagini?.. Dopo tutto quello che ha passato, se lo merita proprio.
Almeno lui... Io di cinque anni di vita ne riporto a casa molti meno. In fondo vivo meglio nel passato... (Positiva come al solito, ma la capisco. Per me è lo stesso.)
Anche io, non ho mai smesso di pensarci. Continuo a figurarmi cosa sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente, ma senza risposta. (Quante notti!)
Non serve se non puoi cambiarlo, comunque.
Eppure lo sai, che in un mondo in cui non prendo decisione stupide, saremmo stati insieme io e te. (Unico vero dilemma...)
Non rimpiangere le scelte stupide. Anche loro ti hanno reso quello che sei.
(Adesso sono io che mi perdo nel vuoto dei miei pensieri.)... Forse hai ragione. E perlomeno mi hanno insegnato a non commetterne di peggiori.
Io non rimpiango niente, sai...? (La interrompo alzandomi dalla panchina) Dove vai?
Dove andiamo intendi? Dopo sei anni non hai ancora voglia di un gelato alla Cono&Balena?
(Sorride di un misto di apprensione e tenerezza.) Hai ragione. Abbiamo ancora tanto di cui parlare...
Ben detto! Anche perché non ti ho nemmeno accennato i mezzi progetti che affollano la mia scrivania!
Ora, non esageriamo, se avessi voluto saperne qualcosa avrei fatto ingegneria pure io!
Scoppiamo entrambi a ridere, perché è così che succede quando si ritrova una vecchia amica. Si ride delle piccole cose, si pensa alle belle notizie e ci mortifichiamo di quelle pessime, ma poi si torna pur sempre a scherzare. Siete curiosi di sapere come va a finire?...Neanche io. Per fortuna so godermi questi pochi attimi di vita, altrimenti sarei ridotto molto peggio!
- Dedicato ad una amica speciale, che spero di rivedere... ma non troppo presto!
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Scrittura Libera
RandomRaccolta di vecchi scritti, recuperati da chissà dove, provenienti da un me più giovane. Mantenete le aspettative basse e gli occhi incollati allo schermo. descrizione originale del mio blog: "Gli autori più originali non lo sono perché promuovono...