La matita solca lieve il foglio
E lo adorna delle sue rune.
Un flusso, uno sciame
M'affollano la mente.
Una nube di idee e di pensieri
Favillano e balenano
S'illuminano e si spengono
Come lampi in tempesta, ora
Come lucciole al buio
D'un'estate serena
Graffiata dolcemente
Dal canto di cicale.
Non so come, succede che
In momenti questi spettri
Si manifestano, incarnano
E per un momento di sconcerto
Come volta stellata quelle luci
Perpetuano nella testa.
Inquietudine, desiderio
E' poi questo che mi anima.
Non importa ciò che è stato
Una volta incanalato
Questo rivolo d'emozioni
Cresce evade e prende vita.
E d'un tratto divento pittore
Un automa che fa del foglio
La sua tela e d'una matita
Il pennello. Un musicista
Che scrive e suona il suo
Spartito nel silenzio.
Così mi trovo a dipingere
Le notti che ho sognato
E le stelle che mi sono
Mostrate. Eppure non la posso
Chiamare arte: sono solo
La bestia che traina il tratto.
Ma vedete, è così
Così che nasce
Un'idea.
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Scrittura Libera
RandomRaccolta di vecchi scritti, recuperati da chissà dove, provenienti da un me più giovane. Mantenete le aspettative basse e gli occhi incollati allo schermo. descrizione originale del mio blog: "Gli autori più originali non lo sono perché promuovono...