miracle boy | tendō satori

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Stringe le dita forte attorno alla ringhiera degli spalti

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Stringe le dita forte attorno alla ringhiera degli spalti. Preme le labbra tra di loro, riducendo la sua bocca delicata a una fessura. Le sopracciglia sono corrugate agli angoli degli occhi, le cui pupille scattano da una parte all'altra del campo.
Trattiene il fiato. Poi, il tonfo del pallone contro il pavimento rimbomba per tutto il palazzetto. Adesso non è più tesa, e l'espressione contrita di prima si trasforma in un ghigno mentre lo stadio prorompe in esultanze e cori.

"E andiamo!" esclama, più tra sé e sé.

La ragazza accanto a lei guarda di sottecchi. Il ghigno soddisfatto ancora non era scomparso dal volto dell'altra.

"Falli a pezzi" aggiunge.

"Certo che quando Tendō gioca diventi proprio cattiva, (T/N)-san" ride l'amica.

"Questo non è vero, Reiko" protesta (T/N).

"Mh, mh" replica Reiko "non ho mai visto uno sguardo più malefico di quello"

(T/N), tirandosi indietro, intreccia le dita dietro la nuca e fa finta di niente, guardando in campo. Il ragazzo che aveva appena fatto punto intercetta i suoi occhi (c/o), accorgendosi che lei lo stava osservando. A quella distanza non era molto percettibile, dunque le si avvicina, le fa un fugace occhiolino accompagnato da un sorriso sornione, e poi torna in posizione di gioco. (T/N) percepisce un po' di sangue arrivarle alle guance e le labbra si increspano in un lieve sorriso. Tendō sapeva sempre come farla sentire così, in ogni tipo di situazione. Reiko se ne accorge e adesso è lei che ghigna divertita.

"Non gongolarti troppo" le dice.

(T/N), piccata, abbassa le braccia "E dai, non mi sto gongolando"

"Ci manca solo che diventi la sua cheerleader"

"Semplicemente mi compiaccio quando il mio ragazzo riesce a far vedere alla squadra avversaria che cosa è capace di fare"

"Sì, e improvvisamente diventi la sua copia spiccicata, con lo stesso sguardo perfido" Reiko ride, soprattutto guardando l'espressione contrita di (T/N)

"Ma smettil-AH! Ha fatto un altro punto!"

Il centrale della Shiratorizawa, con le braccia spalancate, lasciava che il pubblico lo inondasse di lodi. Come se quelle lunghe braccia potessero accogliere ogni schiamazzo di incoraggiamento. Sul suo volto è dipinto un sorriso soddisfatto. (T/N) applaude insieme a Reiko, e quando Tendō le fa un cenno con la testa, l'amica la prende per le spalle e comincia a scuoterla e saltare, in preda a un entusiasmo che travolge (T/N), ora preda di una forte risata e di un evidente color rosso sulle guance.
Tendō era sempre così, le dedicava ogni punto, talvolta silenziosamente e altre volte rumorosamente. Era fatto così anche quando diceva di amarla.

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L'entusiasmo non fu destinato a durare per molto. Al termine della partita, la Shiratorizawa aveva perso.
Una squadra considerata imbattuta nella sua prefettura, e che negli ultimi anni era sempre riuscita ad assicurarsi un posto nelle nazionali di pallavolo.
Quando il punto decisivo tocca il pavimento lucente della palestra, le mani di (T/N) affondano tra i capelli mentre getta la testa all'indietro. Tendō, che si trova in quel momento in panchina, dice addio al suo paradiso.
La Karasuno ha vinto.
Dopo i ringraziamenti al pubblico e il defaticamento, (T/N) scende di corsa insieme a Reiko verso il centro del campo. Mentre Reiko esprime il suo dispiacere con gli occhi un po' velati di lacrime agli altri della squadra, (T/N) si avvicina al suo ragazzo. Satori, girato a parlare con Reon, si gira.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 06, 2022 ⏰

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