Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Goshiki aspetta pazientemente perché (T/N) finisca di preparasi, restando seduto sul letto di camera della ragazza e guardando distrattamente il telefono.
"Okay, sono pronta" dice lei, la voce ovattata da dietro la porta della cabina armadio nella quale era chiusa da non troppo.
Non appena uscita, Goshiki non può far altro che arrossire lievemente non appena posa gli occhi su di lei. Nonostante stiano insieme da qualche tempo, non si è ancora abituato alla sua bellezza. Tsutomu aveva sempre pensato che ogni ragazza fosse carina a modo suo, ma per lui fu colpo di fulmine la prima volta che vide (T/N), perché neanche i suoi compagni non potevano negare che fosse estremamente bella, altrimenti sarebbe stata una bugia bella grossa. La bellezza di (T/N) non è abbagliante, e non è tanto meno una ragazza appariscente, ma se guardata con attenzione è difficile non accorgersi di quanto sia una spanna e anche più sopra a tutte le altre coetanee e non. Per non parlare del fatto che era anche di una bontà immensa e un'ottima compagnia. Era nel club di tennis della Shiratorizawa, al secondo anno, e aveva avuto modo di conoscere Tsutomu durante una delle annuali festicciole che l'accademia organizzava tra le varie squadre sportive dei club. Nulla di losco, le solite attività della scuola per palesare il suo prestigio e far invidia agli altri istituti a Miyagi. Tsutomu e (T/N) si erano conosciuti nei modi più semplici, i soliti, ovvero quando un amico dello schiacciatore lo aveva presentato a lei, con quella malizia di chi hai già capito che vorrà fare il cupido della situazione. Parlottarono un pochino durante la serata, nulla di che, e per le settimane successive si limitarono a salutarsi nei corridoi, ma al ragazzo era bastato per diventare cotto a puntino di lei. Si sentiva in colpa ad avere questa infatuazione solo perché era bella, perché era sicuro che avesse anche altre qualità, ma non aveva ancora avuto modo di conoscerla meglio. Inutile dire quanto Semi lo stuzzicasse sull'argomento, ogni tanto preferirebbe che i suoi sentimenti dessero meno nell'occhio, ma che ci poteva fare se era un adolescente e queste cose capitano? Come se poi Eita fosse tanto più grande! Ripresero a parlarsi dopo che la ragazza aveva assistito per caso a una partita di pallavolo del torneo inter-liceale, e, rimasta particolarmente colpita da come aveva giocato il primino, era andata a complimentarsi poco dopo, finendo entrambi per perdersi in mille altre conversazioni. Fu lei a baciarlo, a un'altra festa organizzata dall'accademia, e quello per altro era anche il primo bacio di Tsutomu che fu ben contento fosse stato con (T/N) Quando poi lo raccontò a tutta la squadra nessuno sembrò particolarmente sorpreso dall'iniziativa della ragazza, dato che a detta di tutti era abbastanza scontato visto gli sguardi che gli riservava già da molto tempo prima del bacio. Inutile dire che Goshiki se la prese a morte con tutti per non avergli mai fatto notare la cosa, ma i compagni di squadra non fecero altro che provocarlo ancora di più. Per essere la sua prima ragazza, se la cavava egregiamente come fidanzato, era premuroso e non mancava di mostrarle affetto, anche se c'erano state molte insicurezze e imbarazzi iniziali, per non parlare dell'insistente domanda che era solito porle.
"Ma perché io, (T/N)-chan?"
E ogni volta lei, sorridente come un angelo, gli rispondeva con la stessa frase.
