Paulo Dybala

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Lay all your love on me

La gelosia è sempre stato un sentimento che non mi appartiene, sono di indole abbastanza pacifica quindi questioni con ex, tipe che sbavano dietro al mio uomo, modelle o cantanti in cerca di fama neanche mi toccano; sono sicura di Paulo, mi fido d...

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La gelosia è sempre stato un sentimento che non mi appartiene, sono di indole abbastanza pacifica quindi questioni con ex, tipe che sbavano dietro al mio uomo, modelle o cantanti in cerca di fama neanche mi toccano; sono sicura di Paulo, mi fido di lui ma stavolta Oriana ha varcato il limite come Cesare e il Rubicone.
Oltre a non aver mai accettato la rottura è anche tremendamente sfacciata, canzoni su di lui, post, e continua a presentarsi alle partite come nulla fosse. Sono pacifica ma non stupida, sono paziente ma non Madre Teresa di Calcutta, sono poco gelosa ma non priva completamente.
La situazione sta diventando un misto tra uno spettacolo di un circo e un drama messicano.

Tutto è iniziato da quando io e Paulo abbiamo reso pubblica la nostra relazione, nata molti mesi dopo che i due si sono lasciati, non mi si può accusare di nulla, io non avevo neanche messo in programma di finire insieme ad un calciatore, figurarsi poi durante l'università. Inutile dire che la mia vita è cambiata radicalmente, non ho mollato lo studio, anzi, ho il supporto pieno di Paulo ma il resto è diventato asfissiante quasi, andare a cena ed evitare i paparazzi, andare dai miei genitori ed evitarli pure lì, tutti alla ricerca del segreto per il quale uno del suo calibro ha scelto me. Spoiler, non lo so neanche io.
Vacanze non private, privacy quasi inesistente, cene, impegni, presenze su red carpet, stress e sensazione di non meritare nulla di tutto ciò.

La goccia che però ha fatto traboccare il vaso è proprio l'ex di Paulo. Insopportabilmente onnipresente manco fosse Babbo Natale o Gesù, pressioni per il continuo confronto e paura di non essere abbastanza.

"Ti ha invitato a cena dai suoi"- ripeto pacatamente sperando di aver capito male, deglutisco sentendomi davvero 'L'altra donna' sembra quasi che io sia in più in tutti questi giochetti

"Si Niña, ma non ci andrò neanche sotto tortura, lo sai" - mi rivolge un sorriso rassicurante, solito di Paulo, cercare di risollevarmi il morale, di farsi in parte carico dello stress che provo in questo periodo

"Lo so però capisci che sta diventando pesante? È un eterno confronto in cui mi sembra di essere molto scalini più sotto"- confesso abbassando lo sguardo verso terra, ma subito la sua mano si posa sulla mia guancia accarezzandola con il pollice

"Hey guardami"- al suo accento spagnolo come posso non alzare lo sguardo? - "Io ti amo T/n, non potrei mai metterti in paragone, se sto con te un motivo c'è no?"-

Quelle parole mi provocano un sorriso a trentadue denti e una tachicardia fuori dal comune, non ci eravamo mai detti 'ti amo' e la naturalezza con cui lo ha pronunciato, con quel suo luccichio negli occhi e quella dolcezza infinita mi rassicurano come la coperta in un gelido inverno

"Ti amo anche io"- sorrido allungandomi verso di lui e annullando quella distanza che separava le nostre labbra, quel breve contatto mi fa sperare che prima o poi mi abituerò a tutta questa vita frenetica

"Mi sono innamorato di te per la tua semplicità, nelle tue imprecazioni quando cerchi di fare una cosa che non ti riesce, quando prendi le nuove sfide con filosofia e calma perché a detta tua 'con calma è meglio, tanto ne ho di tempo' perché sei la mia fan numero uno, ogni partita sei lì a sostenermi nonostante non sia la tua squadra del cuore, nonostante il giorno dopo hai un esame, sei sempre lì per me e sono io che a volte ho paura di non essere abbastanza per tutti gli impegni che ho, ma quando torno a casa e ci sei tu, il mio mondo prende un'altra piega"- confessa con sincerità il ragazzo dagli occhi più belli che io abbia mai incrociato, così mi lascio avvolgere dal suo profumo inconfondibile, dalla sua voce e da quelle parole che pronunciate da lui, in questa maniera hanno un altro sapore, un altro aspetto

Lo abbraccio stringendomi a lui come farebbe una bambina, non so cosa rispondere, so solo che gli sono infinitamente grata perché lui non mi fa sentire sbagliata in un mondo che non è il mio, l'unico che non mi fa sentire un pesce fuor d'acqua.

"Sei il mio posto sicuro"- sussurro godendomi a pieno ogni istante di quell'insieme di emozioni e sensazioni che rendono il mio corpo un subbuglio costante ed ecco che la gelosia piano piano scompare, perché è questo che fa Paulo, mi rassicura su ogni fronte anche il più stupido.

Ed è così che dovrebbe essere una relazione, supporto reciproco, dedizione e amore fregandosene delle apparenze e di tutto ciò che la renderebbe più una farsa che altro. Privata ma non segreta.

"E tu il mio"- sussurra in risposta lasciandomi un tenero bacio fra i capelli - "Le dirò di finirla di presentarsi alle partite o di invitarmi a cene ok? Non ne voglio più sapere, l'ho lasciata e deve capirlo" -

Sorrido a contatto con la sua maglia a quelle parole, sentendomi ancora più sicura ed è l'ennesima dimostrazione che di lui mi posso fidare, contare e cercare conforto e comprensione. Guardo di sottecchi le rose dentro al vaso posto sul tavolo e sorrido stringendomi ancora di più a lui, quasi a impedire che tutto ciò possa essere un sogno e che lui possa scomparire da un momento all'altro, con il mio e il suo cuore che battono a mille l'uno per l'altra.

𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 || calciatoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora