Nicola Zalewski

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Partire da te

Città d'arte o metà balneare?L'eterna lotta tra ciò che amo io e ciò che ama Nicola, il quale non molla l'osso neanche a pagarlo, già l'anno scorso ho lasciato che decidesse lui e siamo finiti a Dubai

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Città d'arte o metà balneare?
L'eterna lotta tra ciò che amo io e ciò che ama Nicola, il quale non molla l'osso neanche a pagarlo, già l'anno scorso ho lasciato che decidesse lui e siamo finiti a Dubai.

Nulla da togliere ma è piena di gente ricca fino al midollo che tratta male camerieri e inservienti, i quali vengono pagati uno schifo, è l'emblema di come i ricchi riescano ad essere degli esseri minuscoli nonostante il loro ego smisurato come Patriota in The Boys.

"No."- ribatto incrociando le braccia al petto sostenendo il suo sguardo - "Ti ho già accontentato l'anno scorso e visto che metà la pago io vorrei anche avere voce in capitolo"-

"Non ti ho mica detto che devi pagare la tua parte, ti ho sempre detto che avrei pagato al posto tuo molto volentieri, anzi sarebbe un modo per riparti di tutto il tempo che dedichi a me nonostante la stanchezza, ma per favore non puoi voler davvero andare in una città d'arte"- roteo lo sguardo, nonostante il suo pensiero sia davvero dolce, io amo la mia indipendenza e pagare la mia metà mi fa sentire bene, se mi offrisse tutto lui mi sentirei in colpa fino al giorno del giudizio

"Non mi piace stare in spiaggia a far nulla, ti ricordo che anche io lavoro e non riesco a visitare tanto durante l'anno, questa è l'occasione per conoscere posti nuovi, finalmente assieme. Grazie del pensiero ma no, rimango della mia idea."- rispondo cercando di fargli capire quanto per me è importante, ho sempre amato viaggiare ma il mio lavoro mi tiene impegnata parecchio e i giorni liberi che ho lì spendo per andare a qualche sua partita, cosa che amo però ho bisogno di guardare il mondo da un'altra prospettiva, conoscere posti nuovi, visitare qualche museo o anche parco divertimenti, perché no?

Nicola si massaggia gli occhi chiusi emettendo un sospiro - "T/n ascolta, io gioco tutto l'anno, ho allenamenti quasi ogni giorno e quando non li ho o sono infortunato o sono in nazionale, voglio solo rilassarmi ok?"-

Come se a faticare fosse solo lui, faccio una smorfia infastidita mentre mi alzo dal divano e vado verso la cucina dove mi preparo un tè caldo, ignorando completamente il mio ragazzo che continua a blaterare su come le Maldive o i Caraibi siano più auspicabili rispetto ad una città come Parigi, Londra, Praga o Valencia.

"Smettila Nico, basta facciamo come vuoi tu, tanto il mondo gira intorno a te no?"- dico tra nervosismo e stanchezza per il lavoro senza neanche voltarmi a guardarlo, so bene che non dovrei riversare lo stress in casa e nella sfera privata ma a volte è difficile e non riesco, così sfocia tutto in un litigio, il quale potrebbe benissimo essere evitato

"Non intendevo questo"- dice abbassando i toni, rilassandosi, si avvicina a me con fare cauto, avvolge la mia vita con le sue braccia delicatamente, a momenti mi sembra di trattenere il respiro, come ad aver paura che quell'istante in cui tutte le mie barriere cadono mi si possa ritorcere contro in qualche paradossale maniera

"Cosa intendevi allora?"- domando spegnendo il bollitore elettrico rimanendo tra le sue braccia così, senza muovere un muscolo se non strettamente necessario

"Non lo so, vorrei solo stare al sole a non fare nulla però sai una cosa? Per fare quello ne ho di tempo, decidi tu la meta"- appoggia la sua testa sulla mia premendomi a sè, il suo profumo inconfondibile invade il mio olfatto e mi provoca un battito più accelerato, così sorrido spontaneamente alla sua frase scordandomi tutto il resto

"Mhhh direi Londra"- propongo versando l'acqua calda nella tazza di fronte a me

"Allora andata per Londra"- mi lascia un bacio fra i capelli e poi sospira, probabilmente di sollievo per aver concluso abbastanza in fretta quella discussione, non ci capita spesso di litigare quindi ogni volta è un terno all'otto perché ogni volta tiriamo la corsa fino a che per poco non si possa spezzare e poi magicamente torna tutto come prima, però, ogni singola occasione andiamo sull'orlo della rottura e questo mi genera un senso di ansia quasi perenne

"Potremmo fare un giro anche per Birmingham e Liverpool, giusto per vedere i luoghi di Peaky Blinders no?"- chiedo sperando sia entusiasta dell'idea anche lui visto che si sta appassionando alla serie quanto me

"Non potevi farmi proposta migliore, però con annesse visite agli stadi"- aggiunge ed io mi volto e lo bacio a stampo

"Mi va benissimo"- annuncio guardandolo sorridendo come una bambina il giorno di Natale

Lui si china e mi bacia a sua volta, stavolta però lo approfondisce rendendolo nettamente meno casto e più passionale, le sue mani sono salde su i miei fianchi mentre io tento di rimanere in punta di piedi per agevolarlo - "Ti amo"- mi sussurra sulle labbra appena ci stacchiamo

"Ti amo anche io"- rispondo passando una mano fra i suoi capelli e perdendomi nello sguardo più bello con la consapevolezza che forse, la mia stupida paura di essere lasciata da un momento all'altro sia solo sciocca e senza fondamento.

𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 || calciatoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora