𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 || calciatori

Mason Mount

Call me

Mi sistemo la camicetta bianca compulsivamente allo specchio, abbottono e riabbottono ogni singolo bottone sentendo il nervosismo farsi spazio in ogni angolo del mio cervello asfissiandomi, fin quando due braccia forti mi avvolgono il ventre stringendomi a sè.

"Mason"- dico sistemandomi ora le sopracciglia che secondo me sono spettinate, disordinate e pessime per un'intervista

"Devo rilassarti, è solo un'intervista ok?"- mi dice appoggiando la sua testa sulla mia spalla - "Sei perfetta, non serve che ti sistemi così ossessivamente"-

"È che non sono abituata capisci, è l'unica intervista che ho accettato solo perché con me ci sarai anche tu e sai com'è, di solito l'intervista la faccio io, non il contrario"- dico cercando di rilassarmi con pochi risultati

"Sei tu stessa che hai pensato fosse una buona cosa no? La gente ti adora per la tua genuinità e per il duro lavoro che fai, al di fuori di me e di quello che siamo, io e te faremo un'intervista impeccabile"- mi rassicura accarezzandomi i fianchi mentre con il suo sguardo incontra il mio tramite lo specchio della nostra casa

Sospiro - "Hai ragione, non c'è nulla di cui aver paura no?"-

"Esatto"- risponde lasciandomi un bacio sulla spalla - "Basta che tu sia te stessa, e poi uscirà solo sul canale della Nazionale, non è mica una diretta TV"-

Annuisco nuovamente e mentre sto per dire altro un'assistente ci viene a chiamare, così usciamo dal nostro bagno e scendiamo in salotto dove hanno allestito il tutto per quell'intervista, non so perché ho avuto la brillante idea di accettare ma forse è semplicemente stato il fatto che sarebbe stata assieme a Mason, e con lui mi sento molto più sicura.

Dopo una breve introduzione e presentazione nostra sorrido alla prima domanda rigirandomi l'anello che il mio ragazzo mi ha regalato per il nostro anniversario

"Come vi siete conosciuti?"- la domanda era semplice e coincisa, niente preamboli così dopo uno scambio di occhiata con Mason inizio a parlare

"In un'intervista, in realtà molto diversa da questa, era il 25 giugno del 2020, Manchester City contro Chelsea e quest'ultimo aveva appena vinto, Mason era uno degli intervistati subito nel post partita nonostante fosse uno di quelli sostituiti al novantesimo, ed è stato colpo di fulmine, o almeno così è stato per me"- spiego con un sorriso dipinto in volto a quel ricordo

"Mason tu che dici?"- chiede la giornalista gentilmente

"È stata la primissima volta che qualcuno mi ha colpito a primo impatto, era una delle sue prime interviste e ricordo che prima di parlarmi continuava a sistemarsi la gonna nervosamente e a chiedere al povero cameraman se tutto andasse bene o se mille scenari improbabili potessero verificarsi"- aggiunge Mason con mia sorpresa, non sapevo avesse notato questi dettagli, di solito non ci si aspetta che un calciatore del suo calibro potesse guardare una come me, eppure eccoci qua

"E poi com'è continuata? Com'è stato il primo appuntamento?"- domanda e stavolta è il moro a parlare per primo

"Ho dovuto fare i salti mortali per avere un suo contatto, al tempo non aveva neanche Instagram quindi non è stato facile, ma in qualche modo sono riuscito ad avere il suo numero e la prima volta che le ho scritto mi ha dato del maniaco che si spacciava per Mason Mount"- racconta trattenendo una piccola risata - "Però poi alla fine sono riuscita a convincerla e siamo usciti a cena in un posto che nessun calciatore dovrebbe mai vedere, i miei allenatori se lo avessero saputo mi avrebbero ucciso, il McDonald"-

"McDonald T/n? E come mai questa scelta? Ah e altra domanda, come mai non avevi Instagram?"- domanda e io mi ci perdo un attimo riordinando i pensieri

"Ok sono veramente tante informazioni da dare, la prima risposta è perché avevo appena finito di lavorare dopo una partita delle 18.30 ed era l'unico giorno in cui lui poteva, così mi ha aspettato fuori dallo stadio con la sua Black Sedan super costosa e per comodità siamo andati ad un McDonald lì vicino così da essere meno in vista, ed ha funzionato, con mia sorpresa, ma è andato tutto liscio quella sera, tranne per il suo commento a fine serata sulla mia amata Mini Cooper, anche se devo ammettere che i giorni successivi ero un continuo 'per favore chiamavi' o 'perché non mi risponde' "- spiego con Mason che se la ride sotto i baffi - "Per Instagram invece, la risposta è semplice, lo detestavo e odiavo i troll, gli haters cosa che purtroppo ora sono all'ordine del giorno"-

"Perché se non sbaglio hai aperto il tuo account quando la vostra relazione era su tutti i tabloid"- aggiunge la giornalista ed io annuisco - "Ma la Mini Cooper è quella che usi tutt'ora?"-

"Si, ho aperto subito dopo i rumors su di noi pensando che tanto valesse rendere tutto pubblico, decisione ovviamente presa assieme e per la Mini Cooper si, la uso tutt'ora perché è stata la prima macchina che sono riuscita a prendermi nuova di zecca dopo un bel po' di sacrifici quindi ci sono particolarmente legata"- scrollo le spalle

"Nonostante io gliene abbia regalata una per il suo compleanno continua ad usare quel catorcio"- commenta Mason ed io gli tiro una spallata amichevole, quel macchinons enorme è difficile da guidare e troppo vistoso per i miei gusti

"Che macchina le hai regalato?"-

"Una Range Rover Evoque full optional"- risponde Mason con orgoglio - "Era il minimo visto che mi ha sempre supportato, specie durante gli Europei persi, e non ho un carattere facile quando sono giù di morale ma lei era lì"-

Quelle parole mi scaldano il cuore e appena dopo altre domande che ci tengono impegnati per più di mezz'ora, rivediamo tutti assieme il video senza tagli e sistemazioni da parte di coloro che lo monteranno e pubblicheranno, è solo ora noto di come Mason mi abbia guardato per tutto il tempo, gli occhi di chi è davvero innamorato così mi volto verso di lui e lo bacio a stampo, fregandomene di chi ci sta attorno.

"Ti amo"- mi sussurra sulle labbra prima ancora che glielo dicessi io

"Ti amo anche io"- rispondo sorridendo