Paulo Dybala || rosso

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Take my breath away

Cosa c'è di più emozionante di volare su un jet privato? Farlo in un jet privato a centinaia e centinaia di metri da terra

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Cosa c'è di più emozionante di volare su un jet privato? Farlo in un jet privato a centinaia e centinaia di metri da terra.

Le sue mani stringono i miei fianchi mentre il nostro bacio innocente si è trasformato in qualcosa di lussurioso, tanto da costringerci ad alzarci e andare in quel bagno da cui si percepisce ogni variazione d'aria ma poco ci importa.

"Vuoi davvero farlo qui?"- sussurro con la voce pregna di eccitazione, ogni fibra del mio corpo mi incita a levarmi questi dannati vestiti e sentirlo più vicino a me

"Assolutamente niña"- risponde con voce roca premendo il mio basso ventre verso il suo bacino facendomi sentire che aspettare ulteriore tempo sarebbe stato un'enorme spreco di esso

Successivamente mi afferra per i glutei con mia espressione sorpresa annessa e mi solleva fino al lavandino dove mi posa delicatamente, ringrazio mentalmente la mia idea di mettermi una gonna e torno a baciarlo stringendolo a me abbastanza da sfilargli quell'odiosa t-shirt, la quale non mi permetteva di ammirare il suo fisico, a mio parere, perfetto.

Le sue dita scorrono da sotto la mia gonna fino all'elastici degli slip, e, con un gesto veloce me li abbassa, cerco di mantenere il respiro regolare ma la sua vicinanza, il suo fiato corto che ora posso percepire sul mio collo poco prima che inizi a baciarmelo con foga, si stacca solo per sfilarmi il mio top, lasciandogli in bella vista il mio seno tenuto su da una bralette a balconcino.

"Sei perfetta"- si sofferma qualche secondo a guardarmi da poco più distante in tutta la mia interezza

"Sei troppo distante"- gli sussurro e lui sorride prima di avvicinarsi nuovamente a me permettendomi di tirargli giù la zip e sbottonargli i jeans, se li abbassa senza il mio aiuto assieme ai boxer - "Mi farai impazzire Paulo"-

"Ti ho già fatta impazzire niña"- mi sussurra a fior di labbra prima di baciarmi e passare le dita lentamente sulla mia intimità provocandomi un leggero sospiro, cancellato subito dal suo entrare in me senza delicatezza, sento il fiato mancare all'improvviso e sussulto prima di abituarmi alla sua presenza dentro di me

Mi tappa la bocca con la mano non appena sente che non riesco più a trattenere i gemiti dovuti alle sue spinte sempre più veloci e vigorose, continuiamo così fino a quando entrambi raggiungiamo l'apice, io lasciandogli qualche segno sulla schiena e lui stringendo un mio gluteo con una mano e continuando, con l'altra, a farmi stare zitta

"Ti amo"- gli sussurro senza fiato

"Ti amo anche io"- mi risponde con il fiato corto uscendo da me, lasciandomi quella sensazione spiacevole di vuoto che provo ogni volta nel nostro post scopata

Ci rivestiamo con tutta la calma del mondo e poi, com'è solito fare, mi abbraccia, anche se siamo ancora in quel bagno a centinaia di metri d'altezza, mi stringo a lui sperando che tutto ciò non sia un sogno o una stupida illusione.

"Quando dico che ti amo, è la verità"- la sua voce è dolce come quando cerca di svegliarmi al mattino per qualche mia lezione all'università

"Io.. Lo so"- rispondo con incertezza

"No che non lo sai, lo vedo che hai una paura fottuta che io ti lasci, ma non succederà, ti amo e se servirà te lo ripeterò altre mille volte"- mi accarezza i capelli sapendo perfettamente quanto io ami quel gesto - "E poi ti sto portando a conoscere la mia famiglia, se non fossi importante non lo farei"-

Sorrido spontaneamente a quelle sue parole e lo bacio più volte a stampo - "Grazie Paulo"-

"Oi T/n ti vuoi svegliare dal mondo dei sogni?!"- un mio compagno di facoltà e amico mi scuote, troppo stanca dal viaggio di ritorno dall'Argentina

"Si ci sono"- dico tornando seduta con due occhiaie da far paura, una tuta e una felpona addosso come se mi fossi alzata dal letto e fossi venuta direttamente a lezione

"Ho capito che Paulito Dybala ti stanca ma piuttosto rimani a casa a riposare"- mi guarda divertito, solo lui sa quanto ama stuzzicarmi così su ciò che riguarda ormai il mio ragazzo

"Simpatico"- borbotto tornando a tentare di seguire quello che il professore, appena entrato, sta dicendo

"Scherzi a parte, com'è andata?"- domanda cercando di non farsi sentire da altri

A quella domanda sorrido - "Tutto bene"- ma in realtà è sorto un'enorme problema, sull'aereo non abbiamo usato nessun preservativo, e lì per lì, tra una cosa e l'altra non ci ho pensato, ma ora quel pensiero è fisso nella mia testa, se qualcosa fosse andato storto? Anche perché ho un ritardo di qualche giorno.

Sospiro cercando di scacciare quel pensiero e me ne ritorno nel mondo dei sogni, con la speranza di non aver combinato guai.

𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 || calciatoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora