Joaquín Correa

1.6K 34 1
                                    

Video games

Tutti portiamo una maschera, interpretiamo un ruolo, dato dalla società o da chi ci vuole bene o ancora da noi stessi, dettati da autostima o ego in un enorme palcoscenico chiamato 'vita'

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Tutti portiamo una maschera, interpretiamo un ruolo, dato dalla società o da chi ci vuole bene o ancora da noi stessi, dettati da autostima o ego in un enorme palcoscenico chiamato 'vita'.
L'amante è sempre quel ruolo in bilico tra il bene e il male, ovvio che non è un innocente ma davvero deve essere sempre vista come il demonio sceso in terra? Le cose si fanno in due no? Allora perché ad essere colpevolizzata è sempre la donna?

Sospiro con quei pensieri in testa mentre alzo lo sguardo osservando i lineamenti dell'uomo con cui sto dormendo, il ragazzo di cui sono solo l'amante, quella da usare e buttare.
Dorme profondamente, la bocca semi aperta gli dona un'aria alquanto buffa ma sempre meravigliosa.

Come ci sono finita qua? Come sono finita ad essere l'amante di un calciatore? Non ne ho la minima idea come non ne ho di affrontare un discorso serio e impegnativo. Sono stanca di questo ruolo, che in fondo mi sono data da sola, ma è estenuante. Vivo nell'ombra e nel dubbio, i suoi 'ti amo', i suoi regali, è tutto un punto di domanda ed io ho bisogno di pragmatismo non di cose astratte, non di parole dolci lasciate a morire come un fiore appassito ma di gesti concreti.

Eppure eccomi qua, l'ennesima notte, l'ennesima scopata, l'ennesimo ti amo sussuratomi all'orecchio prima di addormentarci l'una stretta all'altro in una morsa che più passano i giorni più stringe e fa male, perché fa male cercare di non affezionarsi a qualcuno e finire per farlo ugualmente, fa male vedere tutte quelle foto con lei, ed essere consapevoli che alla sera verrà da voi con qualche scusa senza sapere se è lì perchè vi voglia lasciare.

"Hey buongiorno"- mugola con voce roca, la quale mi provoca un brivido lungo la schiena - "Non sapevo fossi già sveglia"- si stropiccia gli occhi mentre si mette a sedere

Sorrido forzatamente e mi metto a sedere, lasciandogli un bacio sulla guancia - "Stavi dormendo così bene, mi dispiaceva svegliarti"- ed è la verità, io sono solo sveglia per le mie paranoie e pensieri non adatti alla mattina presto

"Non è così, cosa ti passa per la testa?"- domanda accarezzandomi dolcemente i capelli, odio come per lui io sia un libro aperto

"Non è nulla"- rispondo tornando a guardare il vuoto, di certo non è il momento per parlargli di ciò che provo, siamo ancora mezzi nudi per la notte precedente e potrei addirittura scoppiare a piangere se cominciassimo a litigare non perché non sappia sostenere un litigio, ma perché il nervosismo mi provoca questo, sono come una bimba ad orologeria

Lo sento sospirare - "Allora posso domandarti io una cosa visto che non hai voglia di parlare di ciò che ti passa per quella testolina?"-

Alzo di nuovo lo sguardo verso di lui e noto come un sorriso si sia dipinto sul suo volto, donandogli l'aria da assonnato ma con quel tocco in più che non saprei spiegare, insomma è Joaquín Correa, credo di non dover spiegare come sia bello anche se è sveglio da poco

"Spero non sia nulla di brutto"- eppure anche se mi sta sorridendo in modo rassicurante la paura che sia qualcosa di catastrofico mi devasta lo stomaco, provocandomi quella morsa soffocante anche alla gola e quel batticuore segno dell'ansia

"No, non credo lo sia, almeno, per me non lo è non so per te, insomma non è facile capire se ti farà piacere o meno..."- inizia a parlare come una mitraglietta, segno che è nervoso nell'annunciare qualcosa perciò lo blocco, gli prendo il viso tra le mani e lo bacio a stampo

"Hey puoi dirmi tutto dai su, spara"- gli dico sorridendo spontaneamente, adoro vederlo così nervoso, ricordo la prima volta che ci siamo incontrati, anche in quel caso era nervoso e parlava a vanvera cose senza un collegamento logico ed io gli ero praticamente scoppiata a ridere in faccia

"Ho lasciato la mia ragazza,ormai ex, sai che le cose andavano male già da un po', da prima che ti incontrassi" - spiega e io lo guardo confusa anche se trattenere un sorriso è difficile

"Ha capito di me? Di noi?"- domando d'istinto e anche con un briciolo di curiosità, perché fino a qualche settimana fa non mi sembrava intenzionato a lasciarla nonostante mi avesse già dedicato più di qualche 'ti amo' e qualche regalo

"No, sono io che ho voluto troncare, avevo un'altra per la testa già da tempo e penso tu la conosca"- so che si riferisce a me ma sono curiosa di sapere come continuerebbe la conversazione

"Oh... fortunata, chi sarebbe?"- domando con finta innocenza

"Beh lei è testarda, molto testarda, però ha una forza di volontà ammirevole, se vuole qualcosa la ottiene senza problemi e dal primo momento in cui l'ho vista me ne sono innamorato, era una festa a cui non pensavo neanche di andare ma è stata la scelta migliore della mia vita, ricordo che lei indossava un abito nero e lungo con uno spacco, quella sera Dio se era stupenda"- comincia a parlare guardandomi dritto negli occhi con chiarezza e sincerità - "Mi spiace solo che si sia sentita seconda, dietro a quella che era la mia fidanzata, nascosta, quando in realtà si meriterebbe un'intera platea per quanto è bella e intelligente"-

"Mhhh ancora non capisco chi potrebbe essere"- continuo a fare la finta tonta ma quella sera ero io vestita così e sta descrivendo ciò che ho provato per questo tempo con accuratezza, l'ho già detto, per lui sono un libro aperto

"Sei tu scema"- risponde ormai stanco dei miei finti giochetti, mi afferra per i fianchi e mi porta a cavalcioni su di lui - "Vuoi diventare la mia ragazza?"-

Annuisco - "Ovvio che si"- dico prima di baciarlo più volte a stampo - "E per la cronaca, avevo capito che ti riferivi a me"-

"Non ne avevo il dubbio"- risponde prima di baciarmi approfondendo subito il bacio portando le mani sui miei glutei - "Sei meravigliosa"- sussurra sulle mie labbra, sorrido e annullo nuovamente le distanze sentendomi al settimo cielo.

𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 || calciatoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora