Pablo Gavi

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Sex money feelings die
To: storie20

Essere fidanzati per finzione, solo per dare stabilità alla carriera di lui e far smettere tutti quei rumors era la scelta più stupida che io potessi fare

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Essere fidanzati per finzione, solo per dare stabilità alla carriera di lui e far smettere tutti quei rumors era la scelta più stupida che io potessi fare. Fanculo a me e alla mia decisione di accettare.

"Pablo Gavi, centrocampista del Barcellona e della nazionale spagnola ha una ragazza, T/n T/c"

Ero al settimo cielo, era un'enorme opportunità e avevo pensato sarebbe stato divertente, insomma chi mai non vorrebbe provare l'ebrezza della fama? Sarebbe da ipocriti dire di no e mi avrebbe aiutato a diventare una giornalista sportiva.

«Tu non ami particolarmente il calcio T/n, non accettare, sogni il mondo dei motori, non del pallone»

Mia madre aveva ragione, io non volevo entrare nel mondo del calcio, ma quale migliore opportunità di quella? Insomma sarebbe stato un trampolino di slancio enorme, e lo è, ne sono sicura.

«Allora T/n, di cosa mi volevi parlare?» domanda Gavi sedendosi sul divano con la delicatezza di un elefante in un negozio di cristalli, mentre io continuo a camminare nervosamente su e giù davanti a lui, nervosa e in ansia

La verità è che mi piace veramente, è iniziato tutto come un gioco, una commedia, ma sono completamente presa da lui, il suo modo di fare gentile anche quando non siamo in pubblico, le rose che mi ha regalato, quei baci e quelle uscite, per non parlare del goal dedicato a me durante una partita e quella maledetta sera. Era una festa qualsiasi, io avevo bevuto due o tre drink, abbastanza da sciogliermi ma non da considerarmi ubriaca, e tra la musica ad alto volume, le luci, le sue mani sui miei fianchi e le sue labbra sul mio collo ho ceduto, sono andata a letto con lui quando mi ero ripromessa di non farlo mai. La mia prima volta ed il mio secondo più grande errore.

Non so cosa sia l'amore, sono troppo giovane per dare una definizione ad una cosa così grande e indescrivibile, ma se anche solo in parte provoca le sensazioni descritte dai libri come le farfalle nello stomaco, la tachicardia, il fiato che sembra mozzarsi solo per un suo sguardo o cose simili, allora sono fottuta.

«Puoi fermarti un solo istante? Stai facendo più kilometri tu ora che io in 90 minuti» Gavi si alza e si piazza di fronte a me, posando le mani ai lati delle mie spalle e guardandomi dritto negli occhi

Mi mancano le parole per dirgli quello che provo, non posso continuare a fingere e rischiare di farmi davvero male nel momento in cui troverà qualcuno che gli piaccia davvero, ma in tutto questo io ancora non riesco a parlare, mi sento bloccata completamente.

«Che succede? Se è per la festa e per quello capitato dopo, sono passate settimane, e tu non ne hai più voluto parlare, insomma capisco tu possa esserti pentita e mi dispiace, non avrei dovuto, avevamo un patto» azzarda con un punta di panico nella voce ed io scuoto la testa, è vero, non ne ho più voluto parlare perché sono terrorizzata da quello che ha scatenato

«Non è per quello» prendo un gran respiro, il cuore mi martella così forte nel petto che sembra voglia uscire dalla gabbia toracica «Oddio forse un po' sí, ma non credo sia quello l'argomento principale»

«È stata così pessima? Io ho fatto così schifo? Dio T/n mi dispiace, era la tua prima volta ed io l'ho rovinata» sembra andare quasi nel panico e stavolta tocca a me afferrargli le spalle e guardarlo dritto negli occhi

«No, non è quello il problema, quella notte è stata splendida, la più bella di tutta la mia vita finora ma me ne sono pentita» dico prendendo coraggio e non riuscendo a fare a meno di sentirmi al settimo cielo solo per la sua preoccupazione e vicinanza

«Perché te ne sei pentita?» domanda confuso balenando il suo sguardo da me al basso come farebbe un bambino che è appena stato sgridato

«Perché tutto quello che è successo, è sbagliato, fare finta di stare assieme, tutto, studiare una relazione a tavolino non è stata una buona idea» non riesco a dirgli semplicemente ciò che provo, è più forte di me, vorrei solo svignarmela, chiudermi in camera e aspettare che tutto passi

«Ma abbiamo chimica e sintonia, i media amano tutto questo, io mi sento più tranquillo e nelle partite rendo meglio, perché dici che è un errore?» posso percepire del panico tra le sue parole ma è tutto puro a scopo di carriera

«Perché...» prendo un enorme respiro«Mi piaci Gavi, non è più solo finzione per me, non è più un gioco come lo era all'inizio e come ci scherzavamo su»

Lui tira un sospiro di sollievo prima di posare le mani sulle mie guance e baciarmi istintivamente, rimango impietrita dalla sua reazione e infatti si allontana notando che non ricambio il bacio «Mi piaci anche tu, per me non era finzione già da un po'»

A quelle sue parole sorriso spontaneamente e lo bacio nuovamente a stampo più e più volte finché non si stanca e mi sofferma sulle sue labbra più a lungo.

𝐈𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 || calciatoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora