Spiegazioni

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- Percy! - esclamò Annabeth seguendolo ma non fece in tempo a raggiungere la sua cabina che il semidio le sbattè la porta in faccia, lasciandola allibita.

- Eh...ok? Che ha? - chiese Carter confuso.

Sadie, suo fratello, Harry, Hermione e Talia avevano seguito la figlia di Atena mentre tutti gli altri ragazzi presenti nell'arena si guardavano intorno ancora confusi dalla notizia bomba che era venuta fuori e...soprattutto, dal fatto che il figlio di Poseidone aveva palesemente ignorato la fidanzata.

- Ma che gli è preso? - chiese Talia - E...non era morto? -

- Evidentemente no - rispose Harry - Visto che è qui...ma, vorrei sapere, a questo punto, perché ha preso Draco con sè -

Annabeth bussò alla porta.

- Percy? Vuoi aprire? Che succede? - chiese.

- Con noi...non sembrava strano - disse Sadie confusa.

- Sembrava...avercela con te - notò Hermione, confusa - Non è che ha intenzione di fare qualcosa a Draco vero? -

- Lo ha salvato e non per ucciderlo...credo - disse Talia facendo allarmare ancora di più la strega.

Quando Percy aveva fermato l'ascia e liberato Draco, la ragazza aveva tirato un sospiro di sollievo.
Non aveva potuto fare nulla, non aveva potuto opporsi ne alla decisione dei semidei ne agli amici che avevano detto che non le avrebbero permesso di rendere il sacrificio di Malfoy vano.
Ma adesso...non capiva perché all'improvviso il figlio di Poseidone aveva cambiato atteggiamento.

- Percy Jackson! Guarda che butto giù la porta! - sbottò Annabeth ma senza ottenere risposta.

Ormai era palese a tutti. La stava evitando! E senza nemmeno nasconderlo!

- Ma che gli ho fatto... - sussurrò la figlia di Atena.

Sadie le si avvicinò e l'abbraccio, poggiando la testa sulla sua spalla per confortarla.

- Deve essere successo qualcosa...non ha motivo di avercela con te - disse la più piccola.

Talia si fece avanti e tirò un calcio alla porta, forte.

- Testa d'Alghe! Esci o entriamo noi! E lascia stare quel povero ragazzo - sbottò la figlia di Zeus.

Poi prese la rincorsa per sfondare la porta ma per poco non cadde visto che Percy si era deciso ad aprire.

La guardò accigliato.

- Seriamente? - chiese - Stavate per tagliargli la testa! È più al sicuro con me che con voi -

- È per questo? Questo è il motivo per cui ce l'hai con me? Pensi davvero che potevo fare qualcosa contro tutti loro? - chiese Annabeth guardandolo.

Percy la guardò, la squadrò da capo a piedi, impassibile.

- Può essere - rispose.

- Sei serio?! -

- Potevi fermarli, ti avrebbero ascoltato -

Lei aprì di nuovo la bocca per replicare ma non ne ebbe la forza. Aveva l'impressione che avrebbero continuato all'infinito.

- Percy...persino Zeus era d'accordo... - fece Carter.

- E da quando ascoltiamo le loro stronzate? - sbottò guardando le due semidee - Non era di certo sul "Signore degli dei" che ricadeva la colpa di aver ammazzato qualcuno o sbaglio? -

Talia e Annabeth si guardarono. Percy aveva ragione, la colpa, di quella decisione era la loro...

- Ma...non può essere che te la prendi con la tua ragazza così... - disse Harry e il semidio lo guardò male.

Exousía TheïkósDove le storie prendono vita. Scoprilo ora