Bussarono nel cuore della notte e il ragazzo di turno scattò allarmato a svegliare Carter e Sadie.
Tutti il frastuono che aveva provocato fece svegliare anche Percy e i suoi amici che uscirono dalle stanze mezzi addormentati ma pronti ad entrare in azione.
Il ragazzo passò davanti a loro borbottanto.- Non ho visto niente...non ho visto niente...-
Sadie e Anubi uscirono dalla stanza di lei completamente rossi in volto e con i vestiti messi male.
Percy inarcò un sopracciglio divertito e scosse il capo lanciando un'occhiata eloquente a Nico che allungò la mano verso Will. Il figlio di Apollo sbuffò ma piazzò un mucchietto di dracme d'oro nella mano del fidanzato e in quelle del figlio del mare e Annabeth gli tirò uno schiaffo dietro al collo.
- Sei il solito idiota - disse lei scuotendo il capo.
I battenti della porta cigolarono per l'ennesimo colpo e Carter si decise a scendere, seguito da Percy, sua sorella, Annabeth e gli altri subito dietro.
Il Faraone aprì la porta e si preparò comunque ad un possibile attacco, anche se un nemico non avrebbe di certo bussato per farsi aprire e davanti si trovarono Hermione Granger, trafelata, sconvolta e totalmente in disordine.
- Che succede? - chiese Annabeth facendosi avanti ma la strega non rispose.
Si guardò intorno, cercando qualcosa nei volti dei presenti.
- Granger? Che succede? - chiese Draco avvicinandosi all'entrata.
Lei lo guardò e sembrò rilassarsi all'improvviso.
- Io...stai bene? - chiese lei, anche se era palese che quella a stare peggio lì era proprio la ragazza.
- Si...tu piuttosto... -
Non finì la frase che Hermione girò gli occhi e cadde a faccia avanti, Percy e Draco scattarono avanti per prenderla e il figlio di Poseidone fu più veloce, prendendola tra le braccia.
- Will! Muoviti! - esclamò.
***
Draco si limitava a vegliare su di lei, non poteva e non aveva potuto fare nulla per aiutarla.
Will aveva fatto il possibile e gli aveva solo detto che aveva avuto un forte shock emotivo che l'aveva sfinita. Non sapevano che cosa era successo e il fatto che gli altri maghi non erano venuti a cercarla preoccupava ancora di più.
Hermione dormiva un sonno agitato, ogni tanto scattava, chiamava i suoi amici nel sonno e più di una volta aveva cercato Draco, allungando poi la mano nella sua direzione, come se in qualche modo riuscisse a percepirlo e l'unica cosa che lui poteva fare era tenergli la mano in quei momenti.
Il ragazzo sospirò guardandola. Da un paio di minuti sembrava dormire tranquilla e Draco potè tirare un sospiro di sollievo.
- Come sta? - chiese la voce di Percy dalla porta facendolo sussultare.
- Dorme -
- Non è nulla di grave o Will l'avrebbe capito - disse il figlio di Poseidone - È qui per un motivo, è il nostro medico e non a caso -
Draco annuì e la guardò ancora.
- Cosa può essere successo da averla ridotta in questo stato? Hermione ne ha passate tante sai? È stata pietrificata dal Basilisco...è stata torturata da mia zia e ha sempre tirato fuori dai guai quegli idioti dei suoi amici...cosa può averla spinta ha reagire così? -
Percy si sedette su una sedia al suo fianco e sospirò.
- Gli dei - rispose - Ne fanno di tutti i colori per spingere chi vogliono a fare ciò che vogliono. Se non sai resistere alla loro volontà o ai loro trucchi mentali sei fregato. Ti usano, ti sfruttano e poi ti gettano via -
- Quindi pensi che sia opera degli dei? - chiese il mago.
Percy strinse gli occhi e si piegò in avanti, intrecciando le dita tra di loro.
- Ecate - rispose- Sa che non può affrontarci direttamente e sfrutta voi. Come ha fatto già prima agendo però indirettamente-
- Quindi pensi che vuole costringero loro a... -
Hermione scattò a sedere sul letto con gli occhi spalancati, si guardò intorno febbricitante e Draco scattò a prenderle le mani che teneva stese davanti come se cercava di afferrare qualcosa.
- Dr...draco? - chiese guardandolo.
- Si, sono qui - rispose lui.
Hermione si diede uno slancio e l'abbracciò, stringendogli le braccia al collo e affondando il viso nel suo collo.
- Che cosa è successo, Granger? -
Lei scosse il capo e dopo un pò e qualche sospiro si decise a staccarsi dal biondo. Si guardò intorno e incrociò gli occhi di Percy, chinando poi il capo.
Mai e poi mai Hermione Granger aveva fatto una cosa del genere, nemmeno davanti alla professoressa McGranitt che stimava come nessun altro.- Quella donna...la dea che vuole Malfoy...è arrivata nel cuore della notte e ci ha...ordinato di attaccarvi, di farvi la guerra. Ha detto di fare qualsiasi cosa per vendicarsi degli Egizi e che se non fossimo riusciti a riprenderti...ha detto...o l'avrò io o nessuno, ha detto che se non fossimo riusciti a prenderti avremmo dovuto ucciderti - raccontò - Io...ho sentito la necessità di obbedire ma poi...non lo so, qualcosa è scattato e sono riuscita a correre qui da voi e qui...non so, ma non sento più quell'energia di oppressione che sentivo prima. Gli altri però...si preparano ad attaccarvi -
Draco scosse il capo, scioccato e le prese la mano, per tranquillizzarla, mentre Percy si alzava.
- Dico agli altri di prepararsi - disse - Ecate comunque è pazza. La vostra gente potrebbe affrontare pure Carter e i suoi ma contro di noi non hanno speranze -
- Ti prego - disse Hermione - Non ucciderli, non è colpa loro -
Percy scosse il capo e sorrise.
- Rilassati, li metteremo solo fuori gioco, non uccidiamo nessuno noi -
Detto questo se ne andò, lasciandoli perplessi perché il figlio del mare aveva tutto, tranne che un aria pacifica.
Angolo autrice:
Ciao a tutti!
Era da un pò che non facevo questa fatidica domanda...cosa ne pensate della storia fino ad adesso?
Aspetto con ansia la vostra opinione! 😘E domandina che non c'entra niente con la storia...vi andrebbe di leggere un'altra Percabeth/Dramione?
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Exousía Theïkós
Hayran KurguCrossover The Kane Chronicles e Percy Jackson/Eroi dell'Olimpo + Harry Potter ALLERTA SPOILER DI ENTRAMBE LE SAGHE E DEL LIBRO LE STORIE SEGRETE Percy Jackson ha incontrato Carte Kane a Long Island mentre affrontava il figlio di Sobek... Annabeth Ch...