Resa dei conti

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- È vestita d'argento... - fece Ginny indicando la ragazza dagli occhi blu elettrico che li aveva raggiunti.

Harry ed Hermione la guardarono ricordando le parole che Tiger e Goyle avevano detto sui rapitori di Malfoy.

- Tu! - fece Hermione - Tu hai preso Draco! -

- Si - disse lei, per poi guardare i semidei e i ragazzi della Casa della Vita - Allora, mi spiegate che sta succedendo? Dall'inizio possibilmente-

Percy sospirò e scosse il capo. Sembrava essersi calmato all'improvviso e senza un motivo apparente.

- Dov'è il ragazzo Tals? - chiese poi guardandola.

Lei sbuffò.

- Non provarci...non seguo i tuoi ordini -

- Non te li sto dando infatti -

- È in un posto sicuro...non voglio guai. E ho come la sensazione che finirà male se lo porto qui, soprattutto con quelli lì - rispose la ragazza guardando i maghi.

Percy si mosse fino ad arrivare a fronteggiare la ragazza mora. Si chinò su di lei e gli sussurrò qualcosa all'orecchio, che ne i maghi, ne i ragazzi della Casa della Vita, ne Annabeth sentirono.

- Che ha in mente il tuo ragazzo? - chiese Anubi guardando la figlia di Atena.

- Se lo sapessi...non sarei qui a preoccuparmi - rispose lei.

- Dicevo sul serio qualche giorno fa- disse il dio - Da lui sento provenire una pazzia omicida -

Annabeth scosse il capo.

- Non farà del male a nessuno che non ritiene una minaccia-

I maghi li guardarono allarmati e poi si lanciarono un'occhiata.

- Avete detto di non volere la guerra...ma hai appena detto che il tuo ragazzo... - iniziò Hermione ma la figlia di Atena la fermò.

- Non vi ritiene una minaccia, punto- disse la bionda - Se fosse stato diverso non ci sarebbe stata gara tra voi e lui, te lo assicuro-

Videro Talia annuire scocciata e battere i piedi a terra come una bambina. Percy alzò le mani al cielo e lei gli puntò un dito sul petto, costringendolo ad indietreggiare. Lui le prese quella stessa mano tra le sue e la guardò negli occhi.

- Ti odio! - sbottò alla fine liberandosi dalla sua presa - Sul serio! -

Poi gli diede le spalle e se ne andò.

- Che cosa è appena successo? - chiese Carter esasperato quando l'amico tornò da loro - Che hai fatto? -

- Talia non lo consegnerà ad Ecate ma a noi e se la dea avrà qualcosa da ridire sarò ben felice di ascoltarla - rispose - Dubito che lo farà perché lo terremo in territorio egizio e non farà azzardi da far scoppiare una guerra tra dei. Potrebbe mandarci i ragazzi del Campo ad attaccarci ma loro non lo faranno mai, non si metterebbero contro di noi. Non vi restituiremo il vostro amico perché non mi fido di voi e mi serve come garanzia che non vi venga la brillante idea di prendervela di nuovo con i miei amici. Solo quando capiremo che cosa sta succedendo e chi sta muovendo i fili proveremo a trovare una soluzione e andare tutti d'accordo-

Hermione lo guardò scioccata.

- Ma così...terrai tutti in una situazione di stallo! - esclamò.

- Esatto -

- Avrai tu tutto il potere - disse Harry cercando i suoi occhi.

- Si e no - fece - Le decisioni ultime saranno di Carter e Sadie visto che ve la siete presa con loro -

- Ma non è giusto... - fece Ginny.

- Perché qualcosa lo è a questo mondo? - rispose Percy - In questo momento voi siete in netto svantaggio, vi conviene accettare la situazione così come ve la propongo -

La rossa fece per replicare ma Hermione sussultò facendola fermare.

Talia era tornata e non era da sola: c'erano altre due cacciatrice con lei che tenevano Malfoy per le braccia.

- Voi due: quattrocchi e rossa indietro. Tu...hai due minuti - disse guardando Hermione.

- Ma... -

- Hai detto che è il tuo ragazzo no!? -

Lei annuii, lo ringraziò con lo sguardo e corse da Malfoy.
Non la fermarono, ne i suoi amici, ne i semidei, ne la ragazze d'argento. Anzi lasciarono le braccia del ragazzo e indietreggiarono mentre Hermione lo abbracciava, stringendogli le braccia la collo. Draco sospirò, affondando il viso nei ricci della ragazza. Non poteva ricambiare perché gli avevano di nuovo legato le braccia dietro la schiena ma tanto gli bastava.

- Dovevi continuare a far credere a tutti di odiarmi - disse lui.

Hermione scosse il capo.

- L'unico ad esserne convinto eri tu - rispose lei - Lo sai che non ti odio-

- E io che ero convinto che mi usassi solo per toglierti degli sfizi -

- Ma smettila! -

La ragazza si staccò e gli prese il viso tra le mani per assicurasi che stesse bene.

Aveva il volto stanco, le occhiaie e i capelli scompigliati ma non sembrava ferito.

- Non mi hanno fatto nulla, solo sbattuto a destra e sinistra - rispose lui cercando di liberarsi dalla sua presa.

Alzò lo sguardo e vide Harry Potter e Ginny Weasley, per poi tornare con gli occhi su Hermione.

- Perché siete qui? - chiese poi.

- Che razza di domande fai? Ti hanno preso è normale che... -

- No - la fermò - Da te potevo anche aspettarmelo ma loro? Che c'entrano? -

- Sono con me e poi il Ministero e i professori ci hanno spinto a cercarti! Sei uno di noi ed è stato un affronto a noi! Era normale che ci saremmo mossi -

- Da quanto in qua al Ministero in porta di un ragazzo scomparso! Da quanto a qualcuno importa quello che succede a me? - fece lui - Il Ministero dovrebbe essere contento di avermi tolto di mezzo senza mandarmi ad Azkaban... -

- Oddio! - fece Hermione - Il Ministero! -

- Cosa? -

La ragazza si voltò verso gli amici e...i nemici?

- Sono stati quelli del Ministero! - esclamò - Come ho fatto a non pensarci? Hanno inscenato loro tutto questo! Perché non esporsi in prima persona e mandare gli Auror a cercare Draco? Perché lasciar fare a noi? -

- Ma non ha senso! - disse Ginny.

- Invece si - disse Harry - Volevano liberarsi dei problemi e lasciare che qualcun'altro se ne occupasse. Draco Malfoy è l'unico tra i Mangiamorte ad essere rimasto in libertà perché troppo giovane e soggiogabile e poi ci siamo noi! L'ex esercito di Silente che potremmo spodestarli facilmente sopratutto visto l'equilibrio precario che c'è da dopo la guerra. E speravano che loro ci fermassero o peggio -

- Ma avrebbero dovuto conoscere la nostra esistenza! Ma voi non ne sapevate nulla o sbaglio? - disse Carter.

- A meno che lo sapevano e non tanto di voi ma... - disse Annabeth.

- Dei Semidei - finì Hermione - E avrebbe senso perché noi discendiamo... -

- Da Ecate - finì la bionda.

- Si ma che cosa c'entra la dea della Magia in tutto questo? - disse Percy - Talia ha detto che è stata lei a chiederle di rapire il biondo-

- Il biondo ha un nome - ribattè Draco.

- Già- fece Annabeth- Questo è il pezzo mancante...e poi che c'entrano Carter e Sadie? -

Proprio in quel momento una nebbia si alzò all'improvviso tra i due gruppi e una donna vestita con una tunica nera e viola fece la sua comparsa.

- Ecate - disse Percy fissandola malevolo.

- Perseus Jackson- lo salutò la dea - E io che speravo che non ci fossi in mezzo anche tu. Con te, le cose si complicano, decisamente -


Exousía TheïkósDove le storie prendono vita. Scoprilo ora