«Oh, misericordia… Finalmente!» esclamò zia Sarah quando Grace e Jeremy le confidarono di essersi innamorati. «Credevo volevate farmi morire senza darmi questa notizia.»
I due giovani si guardarono meravigliati, finché la donna svelò loro di aver capito che non si erano indifferenti.
Attesero ancora un paio di giorni, fino all’arrivo del dottor Theodors, prima di intraprendere la loro piccola vacanza sulla costa orientale del Queensland a bordo del pick-up che Sarah aveva loro felicemente concesso di utilizzare. Dunque, una volta che Grace si fu tranquillizzata alle parole del cardiologo sulla salute di sua zia, partì con Jeremy e con il cuore che le batteva all’impazzata per quella improvvisa e romantica avventura.
Jeremy non aveva un itinerario ben preciso, ma come prima tappa gli venne in mente di raggiungere Fitzroy Island, imbarcandosi su un traghetto che li condusse su quell’isola al largo della costa di Cairns e circondata dalla grande barriera corallina. Le spiagge bianche non erano immense come sulla costa ma, in uno dei tanti punti, regalavano uno spettacolo suggestivo con le loro palme che incorniciavano un faro al tramonto, mentre Grace, seduta sulla sabbia tra le braccia di Jeremy, quasi non osava respirare davanti a quella felicità.
Quella prima notte, accoccolati sull’amaca nel terrazzo della loro stanza al resort, rimasero a contemplare il cielo stellato fino ad addormentarsi.
Proseguirono il loro viaggio verso sud, toccando altre località altrettanto suggestive da far sembrare quei giorni un vero sogno. La dolcezza di Jeremy e quell’aria spensierata, allegra, diedero conferma a Grace che non avrebbe dovuto competere con i fantasmi del passato, anche se di tanto in tanto l’assaliva il tormento che lui potesse ripensarci e rimanere legato a quel sentimento che aveva provato indubbiamente per sua moglie. Ed ogni volta che arrivavano in un nuovo posto si chiedeva se lo avessero visitato insieme, rimanendo ogni volta piacevolmente sorpresa quando lui sembrava non riconoscere le strade, brancolando nel buio se il navigatore smetteva di funzionare e Jeremy chiedeva informazioni.
Fu una di quelle sere che, però, lei non riuscì a resistere e glielo chiese. Non che la risposta avrebbe mutato i suoi sentimenti ma la curiosità la stava divorando. Erano distesi sulla spiaggia sotto le stelle, in una caletta al di sotto della camera in cui alloggiavano, e Jeremy intuì che qualcosa la turbava.
«Cosa c’è?» le chiese preoccupato, sollevandosi su un gomito ed osservando il suo viso attentamente.
Grace lo scrutò in quegli occhi così scuri e profondi che per un attimo si perse.
«Hai mai… fatto tutto questo con…» Un groppo le serrò la gola, non riuscendo a continuare ma lui capì.
«Mentirei se ti dicessi di no. Ho sempre amato starmene immobile ad osservare il cielo di notte ed anche a Melanie piaceva, anche se non resisteva più di cinque minuti; lei amava di più stare in mezzo alla gente, sedersi al tavolino di un bar ed osservare gli altri. Allora, spesso, in vacanza, quando lei si addormentava, me ne andavo da solo sulla spiaggia e restavo ore a contemplare l’immensità del cielo.»
Un sorriso affiorò sulle labbra di Grace che gli chiese se in quei luoghi che stavano visitando ci fosse già stato. Jeremy ammise che ne aveva visitati soltanto un paio, ma da solo durante qualche convegno medico. Le domande di Grace lo costrinsero a raccontarle che Melanie amava più le città che le località costiere, nonostante, in qualcuna di esse, ci fossero comunque stati.
Jeremy la osservò inarcando un sopracciglio e percependo in Grace quella che gli parve una fitta di gelosia.
«E tu, invece, dove sei stata?» la punzecchiò, sperando che anche per lei quei posti fossero una nuova scoperta.
«Non qui… Steve non amava allontanarsi, così trascorrevamo le nostre vacanze in qualche località nei pressi di Brisbane e qualche volta abbiamo raggiunto i suoi nonni che vivevano ad Adelaide; quello è stato il viaggio più lungo che abbiamo fatto.»
Anche sul volto di Jeremy affiorò un sorriso al pensiero che quei luoghi li stavano vivendo insieme per la prima volta.
«Davvero non hai mai visto le stelle di notte sulla spiaggia?» le chiese poi lui, ricordando che Grace gli aveva confessato di non averlo mai fatto.
«Anche Steve preferiva stare in mezzo alla gente, per cui mi limitavo a guardarle seduta sul muretto di un lungomare… ma non era la stessa cosa. Però, non è che non le abbia mai viste. Dal giardino della villa di zia Sarah tante volte mi perdevo a contarle, poi mi addormentavo. E quando andavo lì con mia madre, tutte e tre ce ne stavamo con gli occhi rivolti verso il cielo sdraiate sul terrazzo della villa.»
Per un attimo Grace si perse nei ricordi, per poi cercare gli occhi di Jeremy.
«C’è una cosa che non ho mai fatto, però… di notte sulla spiaggia sotto le stelle…» esclamò lui sorridendo ed accarezzandole la guancia.
Grace avvampò, intuendo il significato di quelle parole. Eppure trovò il coraggio di chiedergli cosa.
«Questo…» rispose Jeremy solleticandole i fianchi e provocando in lei piccole urla e risate.
Ma si fermò subito per poi perdersi in quei dolci occhi castani di cui ormai si era profondamente innamorato. Avvicinò le labbra a quelle di Grace e dolcemente si issò su di lei.
«Se qualcuno ci vede?» sussurrò lei mentre lui le baciava il collo lasciandole mille brividi.
Grace non oppose resistenza e lasciò che Jeremy le abbassasse le bretelline del vestito inondandole il seno col calore della sua bocca.
«Qui non può vederci nessuno, fidati di me!» Il tono sicuro e pacato della voce di Jeremy rilassò Grace, che si lasciò andare senza indugi, permettendogli di fare ciò che né lui né lei avevano mai fatto su una spiaggia di notte sotto le stelle.
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🌺 La rosa dell'inverno 🌺
RomansaDa ciò che ormai era il vuoto più assoluto per lui e una malinconica abitudine per lei rinasce la speranza di ricominciare a sorridere, travolti dalla paura dell'inaspettato come una rosa che sboccia per miracolo nel gelo dell'inverno.