Chiariamo, non sono uno scrittore, nemmeno uno che scrive storie, io scrivo pezzi e non mi importa se la rilegatura letteraria sembrerà stupida, perché non si tratta di quello.
C'erano un ragazzo e una ragazza.
Si amavano davvero tanto ma non riuscivano ad esprimerlo.
Avevano davvero tanti problemi: non erano bravi a esternare i propri sentimenti... Forse perché lui ha avuto un passato del cazzo e lei è abituata a sentirsi sempre sbagliata ed inetta;
La difensiva può essere pericolosa ragazzi...Quello che ho il coraggio di dirti... Da dietro una porta pt.1
Se c'è una cosa che si è capito di quei due, è che nessuno riusciva mai a discutere con l'altro senza che la discussione avesse una piega sbagliata su ciò che l'altra persona volesse davvero dire quando si spiegava, era frustrante, faceva male, ma se gli avessero chiesto con chi avrebbero immaginato la loro vita tra 2-3 anni, avrebbero risposto loro, probabilmente.
Si beh, la vita è imprevedibile, no?
Leila ha 20 anni, è ingestibile, insicura, l'unico vanto sono gli occhi e non può fare a meno di guardare il suo stesso riflesso per controllarsi e insultarsi a ogni oggetto che rifletta la sua immagine.
Met ha 21 anni, si lo so, uno in più, cliché, è un testa di cazzo che è dovuto crescere in fretta, pensa troppo ma ehi, imparerete a conoscerli leggendo."Leila, aspetta un secondo per favore"
-"NO, levati dal cazzo, non ti voglio qui ok? Vattene"*Porta che sbatte*
Met era sparito, per quasi un mese senza dire nulla, aveva avuto problemi molto importanti a cui stare dietro e preso dalla paura ha preferito fuggire piuttosto che stare lì e affrontare il fatto insieme a Lei.
Amava Leila con tutto se stesso, ma per qualche motivo nessuno dei due riusciva a fidarsi dell'altro, in 3 anni si erano ferito molto, troppo forse, per riuscire di nuovo ad abbassare la guardia, lui voleva da lei cose che lei non sapeva dargli e lo stesso dall'altra parte, provavano magari ad accettarsi ma fallivano per paura, o per sospetto, che l'altra persona non gli avrebbe dato indietro lo stesso che loro, invece, hanno dato.
Ed è davvero triste se ci pensate un secondo.
Non si trattava di parlare, non si trattava di cambiare, lo avevano fatto fin troppo dopo che avevano sofferto per tanto, hanno pensato di lasciarsi nemmeno loro sanno quante volte, vedere chi avesse ragione o guardare al di là della finzione per scoprire la verità, sapevano già tutto, ma la paura di soffrire ogni volta li portava a dimenticare, se non a cancellare, tutto quello che sapevano dubitando continuamente della veridicità delle loro stesse parole oltre che a quelle dell'altro."Leila apri per favore, voglio solo parlarti"
-"Che vuoi?"
"Davvero? Da dietro una porta? Quanti anni abbiamo? 12? Non sono tua madre, non devo aspettare che la tua rabbia passi, se hai un problema con me non sarà la porta a farli sparire, OK? Quindi parlami"
-"Ah ora vuoi parlare?! Vuoi parlare davvero Mat?"
"Senti io non ho voglia di litigare, non sono stato bene senza di te, sono stati dei giorni orribili senza di te?"
-"ALLORA PERCHÉ CAZZO TE NE SEI ANDATO!? Fai sempre così, appena spunta fuori qualcosa tu semplicemente sparisci, non ne parli, non cerchi di affrontarlo insieme a me ma te ne vai, prendi uno specchio e fidanzatici"
"Era per mia madre ok? Pensavo stesse per morire"
-"POTEVI PARLARMENE"
"E come esattamente? Ehi ciao Leila come stai? Tutto bene? Fantastico ahm, mia madre sta morendo però sono contento di sapere che trascorri il tuo tempo in vacanza A DIVERTIRTI"
-"Cosa ti aspetti che faccia per decisioni che non ho preso io? "
"Mi aspetterei della comprensione... Forse?"Pretendevano quello che avrebbe fatto piacere a loro stessi senza davvero cercare di capire quello che l'altro stava cercando di fare per loro, era solo un continuo deludere le aspettative di loro stessi senza realizzare che loro non sono loro, non possono sapere come, quando, dove e il modo in cui rendersi felici...
Facciamo tutti del nostro meglio con quello che abbiamo.
Dopo quasi 6 ore di litigata erano ancora lì, seduti ai lati opposti di una porta chiusa con i cuori scheggiati dalle parole che entrambi sanno che non pensano davvero, che sanno non avrebbero mai voluto ferirsi a vicenda ma sono comunque lì a chiedersi se l'altro ama ancora abbastanza quello che hanno e loro da restare ancora perché sono tutto ciò che hanno e tutto ciò che vogliono.
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life
Randomquesta storia è semplicemente una mia riflessione continua su ciò che spesso mi accade, e su alcuni miei pensieri e emozioni che spesso riporto qui, buona lettura