Sono stanco
Da solo in camera piango
Già "da solo" perché scappo
Ma non mi servirebbe, strappoOgni ricordo che mi sfonda col contrappasso
Ma non è facile, per questo passo
E lascio
Chiunque possa capirmi e per questo taccioAllontano tutti per salvarli da me stesso
So che il mio cervello spacca tutti, alcuni l'hanno ammesso
Tra queste cose non ci trovo il nesso
Sto morendo io, è un compromessoMa almeno tu starai bene, te l'ho promesso
Ma è annesso
Che non riesco a salvare tutti da esso
Forse voglio essere aiutato, ma è diversoUn conto è supportarmi, un altro è sopportarmi
Credo di non sapere più portarmi
Avanti, continua ad odiarmi
Almeno così saprai amartiDopo che vedi la merda cominci ad apprezzare chi sei
Ma nessuno quando ti guarda viene e ti dice " ehi "
Alcuni lo fanno e una volta chiesi
Come si va avanti senza chiedersiCome girano tutti senza problemi
Tutti sorrisi, pochi veri
Due giorni fa stavi lì ed eri
L'immagine di chi non ha tenuto i chiasmiLa disposizione contrapposta del sorriso sulla tristezza
E non ne parli perché la fiducia è mancata, certezza
Che poi parlo io che non ho mai fatto chiarezza
Scusatemi, ma sono senza una coerenzaMa ne ho viste abbastanza da dirvi con assolutezza
Che non si va avanti soli e con la risolutezza
Perché qualcuno serve a tutti, lo dico senza esperienza
Perché tutto parte da te, non ci puoi stare senzaQuella persona a cui parli di tutto, diventa una droga
Perché non ci puoi stare senza quella foga
Con la quale parli di tutto, a volte con voce roca
Che potrebbe venirti anche la pelle d'ocaLacrime che scendono a fiumi, senza le speranze
Le hai perse tutte, insieme alle aspettative
Tanto ti hanno tolto tutto, non le persone false
Sei lì, senza condizioni aggiuntiveQuelle te le trovi sempre intorno
Tutto funziona male, tipo orologio rotto
Ho quasi raggiunto il mio orlo
Che da uno ho sempre lottato per otto"Chi te lo fa fare?", so di essere socialmente in torto
Lo faccio perché so come è quando ti hanno tolto
Tutto ciò che sei e che hai fino a diventare vuoto
Parto per un percorso ma non so se tornoPerché aiutare ti lascia qualcosa dentro
Nel loro dolore entro
Vi porto pace e poi esco
Resto solo spentoPerché convivo con la solitudine ed è un lamento
Quando credi anche solo per un momento
Che tutto ciò sia falso... È un tormento
Perché poi ti svegli e vorresti morire senza un rientroE mi chiedono come sto, vorrei rispondere la verità
Ma la verità è che sono preso in giro da sta società
Dalle persone che chiedono a me che cosa verrà
Ma che cazzo ne so, so solo che arriveràIl giorno in cui me stesso mollerà
E se ne andrà
Quello che ho in testa tanto nessuno lo sa
Dovrei parlare ma non ci riesco e nessuno ci arriveràNon è orgoglio o paura, ma un blocco che non so buttare
Di cui non mi riesco a liberare
Ci ho provato, ora non ho più la forza per lottare
vorrei qualcuno accanto, non ci sto a sperarePerché se vieni tagliato fuori non puoi fare altro
E certe volte vorrei stare in alto
Ma non per guardarti dal basso
capirai, già lo faccioMa perché scomparirei dalla vista, dallo sguardo
E avrei soltanto il calore di forse un abbraccio
C'è chi dice " questo è quanto"
Io ho questo, e pure il "quant'altro"Ma "non puoi pretendere nulla se non da te stesso"
Vivo una merda, pazienza, lo accetto
Anche perché sono costretto
A combattere con qualunque mezzo io ritengo degnoMa alla fine indovina a chi rimane il segno?
Ti rivelo un segreto, è piccolo, e pure spento
Parlo del vero me, quello che fa morire tutto intorno
Che certe volte dice "torno"Ma alla fine è quasi sempre un sogno
Per quelle rare volte in cui dormo
Un tempo ci riuscivo
Ero un automa con la testa sul cuscinoOra sono vivo
O almeno così mi dicono
Un tempo chiarivo
Ora litigo e sento di essere come diconoPerché nemmeno tu hai la certezza di come convivi
Con te stesso e per questo condividi
Lo spazio, ma senti i lividi
Chi sta accanto a te non nota i tuoi brividiSono di paura, chiedi il perché delle ferite
Capirai tante cose, tra cui il perché zero aspettative
È passata qualcuna prima di te e le ha uccise
Un amico si prese la fiducia e la rese in piccoleParti che non vedo, è indistinguibile
Il mio corpo da un cadavere, è imprescindibile
Ma poi penso che è incontrovertibile
Tutto ciò appare quasi inverosimileSi lo so, mi vedi sempre sorridere
Perché è l'unico obbiettivo che non mi porta al limite
Si perché portare a ridere
È difficile, ma ti rende sensibilePerché vedi che tutto è riuscito
Ciò che ho dentro di me più o meno è uscito
Non parla di chissà che e non da nemmeno un brivido
Mi spiace se ti aspettavi il caos e un Inferno miticoMa sono solo un empatico forse troppo inibito
Da me stesso mentre faccio il disinibito
Perciò mi isolo
Vorrei esserlo ma sono un asintotoNon ci arrivo mai, tocco l'infinito
Non mi basta mai, rimango schernito
Perché rischio troppo e ci arrivo vicino
Ma rimango spesso deluso e allibitoper una volta ho chiarito
Ho parlato davvero di me, cosa ne hai capito?
Probabilmente nulla l'avevo intuito
Pochi capiranno a chi mi sono riferitoA parte che io considero tutto una pazzia
Del fatto che io sappia davvero chi io sia
Tu dici "te stesso", è anche colpa mia
Ma tutto ciò mi porta spesso alla follia.
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life
Randomquesta storia è semplicemente una mia riflessione continua su ciò che spesso mi accade, e su alcuni miei pensieri e emozioni che spesso riporto qui, buona lettura