Capitolo 20

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Pov Kira dopo cena prima di andare in camera mia passo dalle figlie di Ipno, inutile che busso, dormono, apro la porta piano piano la loro stanza infonde un grande senso di calma, le pareti sono insonorizzate e ricoperte di un viola scuro, accanto alla porta c'è un armadio pieno di coperte, cuscini e qualche vestito; loro non hanno la scrivania perché condividono la stanza e quindi serve lo spazio per due letti, questi hanno delle lenzuola morbide e calde, tra i letti i comodini e poco sopra uno dei rami dal quale sgorgano le gocce del Lete. La luce che pendeva dal tetto era di un viola cupo e diffondeva piccoli raggi di luce giallina. Mi scappa uno sbadiglio 'concentrati'
"ragazze" dico in un sussurro... Come se non avessi parlato
"Ragazze" dico alzandola leggermente... Nulla
"RAGAZZE!" le figlie di Ipno si svegliano precedute da un lamento "che vuoi"
"Dovete aiutarmi"
"NO" mi dicono in coro, che pazienza che ci vuole, ma dopo Chiara...
"SE NON MI AIUTATE VI MANDO A DORMIRE NELLA SALA MOTORI CON IL FIGLIO DI APOLLO CHE SUONA"
"per tutti i materassi no"
"Ti aiutiamo"
"Ho bisogno di sapere cos'è successo a Lavinia"
"Interessante, molto, molto..." Guardo Paola incuriosita... Si è addormentata "Paolaaa"
"Ci sono! Dicevo che c'è stata una litigata tra lei e..."
"PAOLA"
"ANTONINO... cosa c'è?"
Non rispondo, non è la prima volta che lei e Antonino litigano, devo saperne di più ma nessuno può dirmi cosa è successo devo vederlo con i miei occhi "ragazze io... Ragazze?" Dormono dinuovo non ci credo "RAGAZZE"
"CHE CAZZO C'È"
"KIRA SEI UNA ROTTURA DI PALLE"
"Devo vedere cosa è successo" dico ignorando completamente le loro lamentele "e va bene... Bevi questo, vai a letto e dormi" obbedisco.
Mi addormento appena tocco il cuscino

_Lavinia esce dalla stanza di corsa, e quando è fuori si scontra con Antonino "non riesci a stare lontana da me figlia di Afrodite?"_
_"figuriamoci figlio di Efesto" mentre parlano noto che si tengono per mano, forse non se ne sono accorti "sei insopportabile quando fai così... la classica figlia di Afrodite" se c'è una cosa che Lavinia odia dopo le ingiustizie, è essere definita classica figlia di Afrodite "azzardati dinuovo a chiamarmi così e ti ritroverai al posto di uno dei tuoi cari motori" non sono più per mano ma Lavinia, avanzando lo ha messo spalle al muro "ok ho capito... ma ammettilo che sei in imbarazzo adesso" Lavinia lo sembra davvero, con una mossa fulminea Antonino si scambia con lei, sono vicinissimi, Lavinia è arrossata "meglio che vada dai miei cari motori" la libera e si allontana, lei sfreccia in camera sua, la seguo,_
_"Eros sei crudele" mi volto e vedo Eros "cara cuginetta Lavinia... io non sono crudele io sono l' amore" scompare, Lavinia si butta sul letto con la faccia contro il cuscino_

Mi sveglio di soprassalto, corro sul ponte come un diavolo, non mi importa che ore sono "ZEFIRO!" Urlo come una matta "Kira sei impazzita?"
"Non ora Christian"
"Sono le due di notte"
"ZEFIRO, TI CONVIENE VENIRE E ANCHE DI CORSA"
lui si allontana e mi lascia sola "ti hanno sentito pure in Cina che vuoi?"
"Materializzati... ADESSO" esegue "dimmi sorella cara"
"Tu... Vedi di fare poco lo stronzo qui, hai capito?!"
"Cosa succede?" La rabbia è troppa, lo afferro per la maglietta verde "sai cosa penso di Eros... Se pensa pure di giocare contro di me ha capito proprio male, è chiaro?"
"Certo... Kira Pinwheel" scompare  in un vortice più piccolo e io mi tranquillizzo "che cosa è successo?"
"Odio Eros"
"Cosa ha fatto stavolta?"
"Ha fatto soffrire un' amica"
"Chiara?"
"No... Lavinia"
"Posso sapere o..."
"Se vuoi che richiamo Zefiro ti racconto"
"Ok lasciamo perdere... Sembri stanca... Vai a riposare" improvvisamente avverto la stanchezza, lo saluto e torno a dormire, domani dovrò tentare di fare volare la nave... Speriamo bene.
Pov Lavinia mi alzo con la testa indolenzita e vado in cucina "buongiorno" dico ancora addormentata "ciao" mi risponde Chiara con una voce che sembrava provenire dagli inferi "che ore sono?" Chiedo "le cinque" dice la figlia di Ecate lamentandosi "perché così mattinieri?" Dico mentre mi siedo a tavola con una tazza e un piattino "chiedilo a quella pazza" mi indica Kira che schizzava da una parte all'altra della stanza "ci ha trascinato dal letto dieci minuti fa" si lamenta Giorgia "ecco cos'erano quelle urla"
"È sveglia dalle due" dice il figlio di Poseidone
"Non sa che il sonno rende più belli?" Dice Gioia "siete già belle così, ora abbiamo cose più importanti da fare" ci trascina sul divano nell' altra stanza e ci mostra la lavagna alla quale era affissa una cartina gigante della Terra, poi corre dalla parte opposta a prendere un astuccio con dei pennarelli per poi tornare davanti a noi "allora! Noi siamo partiti da qui" e segna con un cerchio rosso la spiaggia bianca "e dobbiamo arrivare qua" fa un altro cerchio identico a quello di prima, su Atene in Grecia "però... SVEGLIATEVI... Dicevo, però siamo bloccati più o meno qui" prende un pennarello grigio e fa un puntino a qualche kilometro dalla spiaggia "appena ci liberiamo però dobbiamo andare a cercare queste armi particolari che però non sappiamo dove si trovano"
"Vuoi restare nella foschia fino a quando non capiamo dove sono le armi?"
"No... Però dobbiamo capirlo e...Letizia Paola non dormite"
"Rottura di palle" dice Paola "vedi che abbiamo visto dove sono le armi" alle parole di Letizia ci voltiamo tutti verso di loro "dove?" In tutta risposta iniziano a russare; se non fosse che la situazione è seria ci sarebbe da ridere "aspetta le tengo sveglie io" Francisco inizia a suonare uno strano piffero, il suono quasi non lo sento ma le gemelle si svegliano infastidite "sai dove te lo metto quel piffero maledetto?"
"PAOLA! Più tosto diteci dove sono le armi"
"Non ricordo molto... Solo un grande palazzo dorato e tanto caldo. In un altra zona ricordo una specie di statua anche se sembrava umana era più un umano ricoperto di pietra" Kira a quelle parole sembra strana, ma sarà un effetto del sonno "aspetta Paola, non ricordi?"
"Cosa?"
"Il ghiaccio. Ricordo un grande castello con diversi colori e poi freddo" Paola annuisce come se un pensiero le stesse riaffiorando "ok Francisco puoi lasciarle dormire" lui smette di suonare e le ragazze dopo un po' si riaddormentano "qualche idea?" Chiede Antonino
"Un palazzo dorato..." Riflette Chiara. Dopo qualche secondo di silenzio Kira strilla
"So io dove si trova... Francisco suona ancora" corre dalle gemelle
"CHE CAZZO C'È ANCORA"
"Ricordate altro del palazzo dorato?"
"No... Anzi si, possibile che ci sia un vulcano in un palazzo?"
Noi ci guardiamo confusi ma Kira è più convinta di prima
"Ok grazie mille... Buona notte"
"Non scassare più"
"Kira... Spieghi anche a noi?"
"È semplice David, vi porterò a conoscere mio fratello Noto"
Qualche minuto di silenzio per lo stupore segue le parole di Kira, poi "vuoi dire che la prima arma si trova in..." Chiede Davide lasciando la domanda in sospeso, Kira afferra un pennarello e circonda l' Africa "vuoi scherzare? Dobbiamo andare lì?!" Gioia non ostante il trucco mi sembra un po' pallida
"Esatto il palazzo di Noto è da queste parti"
"Allora non ci resta che superare la Foschia..."
"E andare alla ricerca delle armi" Kira e Chiara battono il cinque e corrono via "ma dove la trovano quest'energia alle cinque e mezza del mattino?" Bruno ieri ha esagerato con le barrette mi sa
Pov Kira io e Christian siamo sul ponte, pronti per uscire dalla Foschia, gli altri sono aggrappati al bordo del ponte con tanto di giubbotti di salvataggio, poi andranno sotto per sicurezza  "pensi che anche se non vanno d'accordo riusciremo a superarla?" Mi chiede Christian all'orecchio "sì" dico così convinta che intuisco che cerco di autoconvincermi che ci riuscirò "3....2....1..."

Tra doveri e segretiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora