Capitolo 7 /1 - In trappola

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Il buio della notte si portava con sé la paura di Stiles e Scott. Una paura che l'Alpha poteva di certo percepire. Il cielo rifletteva la confusione, la preoccupazione per Derek, o per quella di loro stessi. Gli occhi rossi brillanti dell'Alpha bucavano il cielo. Il suo folto pelo marrone creava un'ombra preoccupante sul muro della scuola. Scott e Stiles erano appena riusciti ad entrare dentro il liceo, chiudendo frettolosamente la porta. L'Alpha poteva entrare. Loro lo sapevano. Avevano paura, ma il coraggio non spense le loro speranze.

''Chiudi, CHIUDI!'' Urlò Scott, tenendo tesa la maniglia.

''Ti pare che io abbia una chiave?'' ribattè giustamente Stiles con un filo di sarcasmo.

''Usa qualcosa! Qualsiasi cosa!''

Il viso di Stiles si illuminò di colpo. Aveva un'idea, sicuramente come al solito pericolosa.

La porta era azzurra, molto grande con due ante. In alto aveva due finestre molto piccole e rettangolari, da cui si potevano osservare le due macchine parcheggiate. Stiles sbirciò fuori, dove a un metro da loro c'era l'attrezzo che avevano utilizzato per rompere la serratura. Voleva prenderlo e incastrarlo tra le due maniglie, ma questo significava uscire. Uscire e poter essere uccisi dall'Alpha che aspettava solo di avere il suo giovane beta tra gli artigli. L'espressione di Scott si fece seria. Non voleva di certo che il suo amico rischiasse la vita per lui.

''No, non farlo!''

''Sì.''

Non fece in tempo a ribattere che Stiles era già fuori. Prese in mano l'attrezzo, guardandosi intorno. Da dietro la sua Jeep spuntarono due occhi rossi che sembravano iniettati di sangue. L'Alpha iniziò a correre verso di lui ringhiando, mentre Scott batteva le mani sulla porta per avvertire l'amico. Stiles era più vicino all'entrata e per poco riuscì a rientrare bloccando la porta con l'attrezzo. Entrambi si rialzarono per sbirciare dalle piccole finestre.

''Dov'è andato?'' Chiese Scott preoccupato, Stiles controllò di nuovo con la torcia che teneva in mano, ma non c'era nessuna traccia dell'Apha.

Scott riguardò la porta e disse ''Non terrà vero?''. L'attrezzo era troppo piccolo.

''Probabilmente no.'' Rispose Stiles guardandolo attraverso i suoi curiosi occhi grandi.

Si girarono verso il lungo corridoio. Il buio totale. La torcia di Stiles era debole. Sentirono un ululato e si guardarono dritto negli occhi per poi fare uno scatto impaurito in avanti e addentrarsi nella scuola senza sapere dove andare oppure come nascondersi.

Entrarono in un'aula e presero la cattedra di corsa trascinandola verso la porta della classe per bloccarla.

''Fermo, fermo.'' Disse Stiles, ''Quella porta non basterà a tenerlo fuori.''

''Lo so.'' Rispose Scott perdendo ogni speranza.

''E' il tuo capo.'' Ammise Stiles

''Cosa?''

''Deaton, è l'alpha.''

''No. Non puo' essere lui''

''Si'. Il lupo mannaro assassino psicopatico.'' Disse Stiles sarcasticamente, '' Lui scompare e quella cosa salta fuori dieci secondi dopo e scaraventa Derek a sei metri d'altezza. Non ti sembra un tempismo perfetto?''

''Non è lui'' Scott non poteva crederci. Non voleva crederci.

''Ha ucciso Derek.''

''No, Derek non e' morto, non puo' essere morto''

''Gli e' uscito del sangue dalla bocca, ok? Non e' certo sintomo di una ferita lieve. E' morto, e noi saremo i prossimi.'' Insistette Stiles. Era terrorizzato dall'idea di poter morire.

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